Il saluto del Presidente Meloni all’equipaggio della Nave Scuola Amerigo Vespucci

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Buon pomeriggio a tutti, 

grazie davvero. Grazie per questo spettacolo meraviglioso che mi state regalando. Sono appena arrivata ma già ora è sicuramente una delle emozioni più belle, più straordinarie, che abbia provato in questo incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, per lo spettacolo visivo certo, ma anche e soprattutto per i tanti significati che quello che vedo in qualche modo racchiude e rappresenta. 

Nave Vespucci non è mai stata solo una nave scuola, la Signora dei mari, orgoglio delle nostre forze armate, l’eccellenza nell’addestramento degli allevi ufficiali di Marina. Nave Vespucci è sempre stata molto di più. È simbolo di storia, è simbolo di sapienza, è simbolo di tradizione, è simbolo di innovazione ed è una straordinaria ambasciatrice d’Italia, come questo tour mondiale ha dimostrato molto bene ancora una volta. 

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È una scuola di mare, è una scuola di vita, è una scuola di Italia. È una nave che, solcando i mari, racconta al mondo certamente l’eccellenza delle nostre forze armate, certamente il ruolo che l’Italia ricopre nella diplomazia navale, nella cooperazione internazionale, ma anche i valori dei quali noi siamo portatori, la cultura della quale noi siamo portatori e racconta il coraggio e la dedizione dei quali siamo capaci.

Voi siete partiti da Genova – lo raccontavo adesso alla stampa, per quelli che non lo sapessero, perché voi lo sapete bene – un anno e mezzo fa. Avete già navigato per oltre 43 mila miglia nautiche, oltre due volte la lunghezza dell’Equatore, avete doppiato il leggendario Capo Horn con venti forza 7 e onde alte più di quattro metri. Voi avete compiuto un’impresa storica e questo l’Italia deve saperlo. 

E mi piace pensare che quando su questo ponte, dopo quell’impresa, avete gridato un “hip hip urrà” magari liberatorio, di orgoglio, foste consapevoli che non eravate i soli a farlo e che l’Italia, nel suo complesso, lo faceva con voi, perché questa impresa e questo tour mondiale è il tour di un’intera Nazione. E non a caso in molti porti nei quali avete gettato l’ancora è stato allestito il Villaggio Italia per raccontare l’eccellenza italiana nel suo complesso e per aprire nuove opportunità alle nostre aziende, ai nostri lavoratori e quindi alla ricchezza delle nostre famiglie. 

Io devo ringraziarvi di cuore, devo ringraziare di cuore ovviamente il Ministro Crosetto, la Marina, tutti i Ministeri che hanno collaborato alla riuscita di questo tour, la rete diplomatica che ha dato un contributo fondamentale, ma ovviamente devo ringraziare soprattutto voi, perché nulla sarebbe stato possibile senza l’equipaggio di Nave Vespucci.

Grazie al Comandante Lai, grazie ai sottufficiali, ai graduati, ai marinai, grazie alle vostre famiglie, che con i sacrifici che fanno vi aiutano a compiere queste imprese e aiutano così l’Italia a essere orgogliosa delle imprese che voi avete compiuto. Perché l’Italia alla fine è come questa nave: se ognuno non fa la propria parte al proprio posto non si può navigare, e particolarmente non si può navigare quando il mare è tempestoso. 

Allora c’è un grande insegnamento in quello che fate. E ce n’è un altro che è nel motto di Nave Vespucci, “Non chi comincia ma quel che persevera”. Significa che non è l’impresa in sé che fa la grandezza – avviarla –, è perseverare fino a che non si è arrivati a compimento. Significa che non è la meta la parte importante, la parte importante è il cammino. E se tu non fai i sacrifici che quel cammino comporta, non sei neanche in grado di gestire la meta. E questa è la ragione per la quale le scorciatoie sono sempre solo un’illusione. Le difficoltà che voi attraversate facendo quel cammino sono la parte più importante dell’impresa, molto più di quando arrivate in porto. E questo è un grandissimo insegnamento che serve non solo ai marinai, che serve non solo alle forze armate, ma che serve a qualsiasi italiano e a qualsiasi cittadino.

E allora voglio che ci ricordiamo insieme che è questa perseveranza che ha fatto dell’Italia la grande Nazione che è, e che di questa perseveranza certamente voi siete una delle espressioni più straordinarie.

E quindi ovviamente buon vento a tutti.

Viva Nave Vespucci, viva la Marina Militare italiana e viva l’Italia. 

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