«Si apra un confronto per costruire misure efficaci» – BariLive.it

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


La più importante emergenza mondiale è la povertà, alla quale non sfuggono l’Europa e l’Italia: lo certifica e lo conferma chiaramente l’ultimo rapporto dell’OXFAM “Diseguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata” (qui una sintesi). Come ripetutamente segnalato da Alleanza contro la Povertà in Italia, il fenomeno è in preoccupante crescita e ormai strutturale: le risposte devono dunque necessariamente affrontare le cause, intervenendo con correttivi incisivi e di lunga durata, costruendo politiche economiche, sociali e di sistema. Per la necessaria, piena presa in carico del fenomeno, occorre partire da una domanda: come si garantisce l’universalità nell’accesso alle misure che dovrebbero contrastare la crescita esponenziale della povertà?
Una povertà che, come acclarato da fonti statistiche e da approfondimenti di analisi e studio, accresce e amplifica divari sociali e territoriali e diseguaglianze, a livello internazionale, nazionale e anche regionale.

La Puglia, che per anni è stata antesignana nelle politiche di welfare e di contrasto alle povertà, segna in questa fase un momento di arresto e di sottovalutazione del fenomeno: non pone in essere politiche economiche e sociali adeguate. Secondo il Rapporto Istat sulla povertà pubblicato a ottobre 2024 (relativo al 2023) nella nostra regione la percentuale di povertà assoluta e relativa tocca il 26,7% della popolazione. Circa 500.000 i poveri assoluti e 350.000 le persone in povertà relativa. Mancano politiche adeguate e di prospettiva innovativa nell’affrontare l’emergenza: assistiamo piuttosto ad un “tirare a campare”, in una condizione di minori risorse ed investimenti, nell’incapacità di programmare e agire azioni trasversali e mirate per affrontare il fenomeno come si dovrebbe, in una fase così inedita e complessa.

Il passaggio tra una misura universale nazionale di contrasto alle povertà come il RdC ad una come l’ADI e l’SFL categoriali ha lasciato per strada circa la metà delle persone che in precedenza erano state prese in carico. Non abbiamo dati aggiornati né dal Ministero del Lavoro, né dall’Inps, sul numero effettivo di beneficiari delle nuove misure nazionali. Ma certo è un altro dato: circa 4 miliardi sono stati “risparmiati” (o sarebbe meglio dire “tagliati”) nel passaggio da RdC ad ADI. E non può essere risolutivo il correttivo posto da ultimo dal governo nell’ultima legge di bilancio, con cui si è parzialmente aumentata la soglia dell’ISEE per averne accesso.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

In Puglia il tema della povertà stenta a diventare priorità dell’agenda politica del governo regionale, nonostante i molteplici gridi di allarme che diverse organizzazioni, tra cui la nostra, hanno lanciato. Non si possono ritenere sufficienti le risorse messe a disposizione per tre annualità dalla misura regionale di contrasto alle povertà (ReD) unitamente al programma Gol. Misure che riescono a prevedere la presa in carico di non più di 4.000 persone dal 2024 al 2026.

L’Alleanza contro le Povertà pugliese, insieme all’Anci e ad altri partner, chiede da tempo di affrontare la povertà con misure adeguate ed efficaci e con determinazione politica. E non siamo soli, considerati i dati e, non di rado, i moniti di altri importanti soggetti, quali Caritas, Banca d’Italia, Università e persino Coldiretti e chi si occupa di lavoro, che denuncia la progressiva consunzione salariale e la perdita del potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati con redditi medio-bassi. Per non parlare della povertà educativa e minorile, privata anche dei finanziamenti nazionali, pur esigui ma importanti. O l’emergenza abitativa, anch’essa privata a livello nazionale del pur minimo, ma importante per i comuni, contributo agli affitti.

In tale scenario drammatico e complesso, sentiamo indispensabile e non più rinviabile una levata di attenzione e di denuncia di fronte al quadro emergenziale che ci si presenta. Non è più procrastinabile una assunzione politica e programmatica della risoluzione del problema, che deve essere dotata di risposte e di strumenti adeguati ed innovativi. Di fronte a questo quadro inedito è necessario avere coraggio e visione. I Comuni, che sono le istituzioni più vicine al cittadino, stanno pagando conseguenze inusitate: dopo essere stati privati di una serie di risorse, prima garantite dal governo nazionale, oggi si trovano ad affrontare queste emergenze con risorse e servizi ridotti e spuntati.
Servono certamente nuove risorse per il contrasto alle povertà, ma serve anche riflettere su una nuova programmazione, che non abbia timore di disegnare una ricomposizione della spesa attuale e che sottragga i servizi al meccanismo a compartimenti stagni in cui spesso si trovano.
Vogliamo per questo riaprire una riflessione e chiedere la ripresa di un confronto di qualità e di visione: ci rivolgiamo quindi alla politica regionale, che tra pochi mesi si ritroverà a rinnovare il massimo organismo di rappresentanza istituzionale. Noi da oggi lanciamo una sfida e la proponiamo a chi la voglia condividere: si riapra sulla povertà una riflessione ed una rivendicazione di qualità e di prospettiva.

sabato 25 Gennaio 2025



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link