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Il Consiglio comunale ha approvato oggi la delibera per la ricapitalizzazione di Rap. Si tratta in sostanza di un debito fuori bilancio fino a un massimo di 9 milioni che dovrebbe servire a risanare i conti dell’azienda partecipata che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. In aula solo 18 consiglieri di maggioranza che si sono espressi favorevolmente e 8 di opposizione che si sono astenuti.
L’atto esitato da Sala Martorana è sostanzialmente un debito fuori bilancio per la ricapitalizzazione fino a un massimo di 9 milioni. Somma che andrà coperta in parte con il conferimento a Rap di una serie di immobili – dalla sede di piazzetta Cairoli ai Centri comunali di raccolta (Ccr) – e in parte con denaro contante. Una “manovra” che non ha convinto tutti in Aula tant’è che ieri era arrivato un rinvio, ma che con il via libera di oggi praticamente salva la società partecipata dal fallimento. La legge, infatti, obbligava infatti a prendere provvedimenti per appianare le perdite entro quattro mesi che sarebbero scaduti in questo mese di gennaio.
Il sindaco e l’assessore Alongi: “Confermato sostegno a Rap”
“Con la ricapitalizzazione dell’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in città, l’amministrazione conferma il concreto sostegno alla Rap e al futuro dei suoi lavoratori, il tutto nell’interesse di un servizio pubblico reso ai cittadini. Nell’ultimo anno, con l’appoggio del socio unico e degli uffici del Comune, la Rap ha avviato un processo di risanamento che mira a un maggiore efficientamento dell’attività di raccolta. Un percorso che necessita di ulteriori passi in avanti”, dichiara il sindaco Roberto Lagalla.
“Il pagamento di 19 milioni di disallineamento che Rap vantava, le assunzioni di 160 lavoratori nel 2024, i progetti attivati per l’impiantistica di Bellolampo, la programmazione e la realizzazione dei Ccr e l’ampliamento della raccolta differenziata, sono il punto di partenza e non di arrivo di una società che ha le carte in regola per ripartire con slancio in questo 2025”, aggiunge l’assessore comunale Pietro Alongi.
Le reazioni della maggioranza
“La ricapitalizzazione della Rap, votata oggi dal consiglio comunale di Palermo, mette finalmente la società partecipata nelle condizioni di ripianare le perdite e ricostituire il capitale sociale. Un atto necessario per rilanciare l’azienda e fornirle gli strumenti per rendere servizi più efficienti a beneficio dei palermitani”, dicono i consiglieri di Lavoriamo per Palermo Dario Chinnici, Antonino Abbate, Leonardo Canto e Fabrizio Ferrandelli.
“Dimostriamo concretamente la volontà di questa maggioranza di rilanciare le società partecipate del Comune per fornire servizi sempre migliori ai cittadini e dare serenità ai lavoratori”, dichiarano i consiglieri comunali della DC Domenico Bonanno, Salvo Imperiale, Salvo Di Maggio, Giovanna Rappa e Viviana Raja.
“Per l’ennesima volta alcuni consiglieri hanno votato un debito fuori bilancio, assumendosi la responsabilità personale per tutelare e garantire il futuro di Rap Una responsabilità che non tutti hanno avuto il coraggio di assumersi così come già accaduto nel precedente debito fuori bilancio che il consiglio ha votato a favore di Rap”, afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Ottavio Zacco.
“La ricapitalizzazione della Rap rappresenta un vero e proprio momento di svolta per i servizi di gestione dei rifiuti e di igiene ambientale della città”, sostiene Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega in Consiglio comunale e presidente della commissione Società partecipate.
“Il Consiglio comunale getta le basi per il rilancio del servizio di igiene ambientale in città: rendere più solida l’azienda significa consentirle di guardare con maggiore serenità al futuro e di effettuare investimenti e assunzioni. Serve però chiarire che adesso si riparte con regole chiare e responsabilità precise che non ammetteranno più errori”, dicono Giuseppe Milazzo e Antonio Rini, capogruppo e consigliere di Fratelli d’Italia.
Le reazioni dell’opposizione
“Sebbene si tratti di un passaggio cruciale per la tutela dei servizi essenziali, non vi è alcun motivo di esultanza per l’amministrazione comunale e la maggioranza. Con questa approvazione si tenta di rimediare, almeno parzialmente, ai gravi danni provocati da scelte politiche errate. Tra queste, l’approvazione di un Pef Tari 2023 sottostimato di diversi milioni di euro rispetto al budget necessario alla Rap, con una riduzione simbolica della Tari di appena un euro per utente, poi seguita da un aumento di ben 12 milioni di euro nel 2024. Le conseguenze di queste decisioni sono state tangibili: la Rap è stata costretta a rinviare le assunzioni programmate, causando gravi ripercussioni sull’igiene ambientale della città e ulteriori ritardi nell’estensione della raccolta differenziata”. Lo dichiara Massimo Giaconia, consigliere comunale del gruppo Misto e vicepresidente della commissione Società partecipate.
“L’approvazione della delibera su Rap consente certamente di mettere in sicurezza l’azienda e di garantirne la gestione pubblica, come abbiamo sempre ritenuto necessario. Tuttavia, permangono troppe incertezze e manca una reale garanzia che rappresenti un vero rilancio per l’azienda, invece di un semplice risanamento temporaneo. Per quanto riguarda il termovalorizzatore, invece, la maggioranza, pur di difendere il Governo regionale e un progetto insostenibile, si è dimenticata di essere rappresentante della città. Quest’opera va in totale controtendenza rispetto all’obiettivo, che dovrebbe essere condiviso, di aumentare la raccolta differenziata e puntare su un modello virtuoso di gestione dei rifiuti La cosa più grave è che Palermo e il Consiglio Comunale sono stati completamente esclusi da questa decisione”, dichiara la consigliera comunale Mariangela Di Gangi.
Le reazioni dei sindacati
“È il giusto riconoscimento alla serietà ed al senso di responsabilità dimostrati dalla Fit Cisl e dai lavoratori Rap”, commentano i vertici regionali del sindacato più rappresentativo nella Rap, la Fit Cisl. Dionisio Giordano, segretario generale Fit Cisl Sicilia e Vincenzo Traina, segretario regionale Fit Cisl Ambiente, aggiungono: “Il sindaco Lagalla ha mantenuto l’impegno assunto, lo ringraziamo unitamente alla Giunta, all’intero Consiglio comunale ed al direttore generale Ceglia. Adesso senza indugi e senza alchimie burocratiche si dia corso al trasferimento del nuovo capitale sociale alla società di piazzetta Cairoli e si provveda subito al completamento delle assunzioni già autorizzate dei 306 operai ed allo scorrimento della graduatoria degli autisti idonei, con la trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato così come previsto dal bando di selezione pubblica”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Badagliacca e Francesco Sinopoli di Fiadel Cisal: “Adesso chiediamo che si proceda celermente al nuovo contratto e soprattutto allo sblocco delle assunzioni per un miglioramento dei servizi”.
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