Mazzolari e Toschi Mosca, dal doppio cantiere Pnrr nasce il polo della cultura pesarese

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PESARO Tre grandi cantieri del centro storico per altrettanti contenitori entrano nella fase cruciale e tutte e tre legati ai fondi Pnrr, ovvero un fiume di risorse ma con un cronoprogramma rigido da rispettare. Si tratta della riqualificazione di Palazzo Mazzolari Mosca, di Palazzo Toschi Mosca – che si è portato avanti con l’intervento – e delle ex lavanderie del San Benedetto, una porzione del complesso monstre di corso XI Settembre. E’ da tempo che va avanti la parte propedeutica agli interventi, soprattutto per quanto riguarda Palazzo Mazzolari Mosca, ora la cosa singolare è che c’è la possibilità che i cantieri possano procedere appaiati. Prepariamoci dunque a vedere all’opera nel cuore di via Rossini operai e mezzi al lavoro per Palazzo Mazzolari, anche se per il completo recupero dello storico edificio si dovrà attendere ancora due anni, ovvero la primavera del 2027, avendo ottenuto una proroga sulla scadenza dei tempi del Pnrr legati a marzo 2026.

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Riprogrammazione

Riprogrammazione che trova conferma nel vicesindaco e assessore alla Cultura Daniele Vimini tanto più che fino a qualche mese fa Palazzo Mazzolari ospitava gli uffici e la sede dell’assessorato alla Cultura e Turismo poi trasferiti a Palazzo Gradari per consentire l’insediamento del cantiere. Non solo, sono stati spostati da tempo anche i quadri e le opere custodite. Ora, con l’ultima determina comunale del 22 gennaio scorso il dirigente del servizio Opere Pubbliche Maurizio Severini, ha affidato l’appalto della direzione lavori rispettivamente per il restauro – risanamento conservativo e adeguamento impiantistico di Palazzo Toschi Mosca (per il primo stralcio che interesserà l’ala dell’ex falegnameria per permettere una volta ultimata la riqualificazione di ampliare lo spazio espositivo dei Musei Civici) e per il restauro, risanamento conservativo e miglioramento strutturale di Palazzo Mazzolari Mosca.

Ad aggiudicarsi l’incarico lo studio di professionisti romani Cupelloni Architettura in rete temporanea d’impresa con lo studio umbro Marcucci Associati, lo studio tecnico urbinate dell’ingegnere Lorenzo Santi e il laboratorio di restauro laser Adarte srl di Rimini. Valore complessivo dell’appalto della direzione lavori 278.300 euro aggiudicato poi a 253mila euro, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

La tempistica

Salvo imprevisti, l’avvio del cantiere di Palazzo Mazzolari Mosca conferma l’assessore Vimini è previsto per i primi di marzo. «Tempistiche dunque rimodulate rispetto alle previsioni iniziali di qualche mese fa – entra nel merito Vimini– il tempo necessario per consentire agli uffici di procedere con gli ultimi affidamenti di rito ma soprattutto per consentire ai professionisti incaricati di ultimare il lungo e certosino lavoro di svuotamento dei depositi dalle opere conservate all’interno.

La previsione che ci siamo dati con il servizio Opere Pubbliche è concludere i lavori entro la primavera del 2027. In accordo con l’impresa si inizierà a lavorare dall’ala destra al piano terra che ospiterà il Museo dedicato alle opere del Maestro Vangi, alcune delle quali sono oggi visitabili alla Fondazione Pescheria. Sempre a piano terra si è scelto di recuperare altri spazi attigui dove ospitare anche una biblioteca d’arte. Il primo piano e il secondo saranno invece spazi e luoghi della cultura e della convivialità oltre ad ospitare depositi di collezioni private che saranno resi visitabili al pubblico. Tutto, nell’ottica di costituire un vero e proprio polo su due edifici riqualificati interamente vocato all’arte, alla scultura e alla cultura». Complessivamente si tratta di un progetto che vale 8 milioni di fondi Pnrr (più un cofinanziamento comunale di 630mila euro) e per cui lavora l’impresa Lancia.

L’aggiudicazione

San Benedetto: fatta l’aggiudicazione per la direzione lavori e contabilità dell’intervento di restauro e risanamento conservativo della parte di proprietà comunale dell’ex Manicomio, nell’ultima seduta di giunta di qualche giorno fa, è stato approvato il progetto esecutivo per la trasformazione delle ex Lavanderie in nuovi alloggi per studenti. Intervento che ricordiamo è finanziato dal piano PinQua per la qualità dell’abitare finito poi all’interno del Pnrr. Fra i progettisti incaricati della società Interstudio ci sono l’ingegnere Carlo Ripanti, direttore dei lavori e l’architetto Vecchi. La progettazione degli impianti è invece stata affidata all’ingegnere Laura Fanesi e allo studio pesarese d’ingegneria Parabolika. Costo totale dell’operazione 1 milione 281 mila euro per il primo dei due interventi previsti. Il progetto approvato è quello dalla forma ad “L” delle ex lavanderie mentre l’altro riguarda l’intervento complessivo da 15 milioni. Entro febbraio sarà pronto a partire il cantiere alle ex lavanderie compreso fra corso XI Settembre, via Mammolabella, via Massimi e via Belvedere. 

Le residenze

Progetto alla mano, le residenze per studenti avranno spazi funzionali e tre ampi corridoi sui quali si affacceranno i singoli appartamenti con camere singole o doppie. Intorno ci saranno spazi verdi e su indicazione della Soprintendenza il restauro dovrà essere conservativo. Sarà rafforzata anche tutta la parte in muratura esterna, oggi fortemente ammalorata, con la tecnica dell’intonaco armato.

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