La mafia torna a minacciare il giornalista Salvo Palazzolo. Disposto servizio di tutela

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La mafia è tornata a minacciare il giornalista Salvo Palazzolo, inviato storico di ‘Repubblica‘, redazione di Palermo. La squadra mobile lo ha informato, dopo varie intercettazioni telefoniche, che sarebbero emerse “gravi ostilità nei suoi confronti”. E per questo è stato predisposto un servizio di tutela. Palazzolo si è occupato dei boss scarcerati e dei permessi premio a ergastolani condannati per stragi e omicidi. Queste misure che avrebbero consentito ad alcuni boss tra i più pericolosi di riprendere contatti con gli ambienti criminali di provenienza. In varie telefonate intercettate sarebbero state pronunciate frasi allusive e intimidazioni non molto velate. “Continuerò a svolgere il mio lavoro“, ha commentato Palazzolo all’ANSA. Altre volte il giornalista di Repubblica era stato l’obiettivo di attenzioni minacciose e intimidazioni.
Nel 2018 la polizia aveva intercettato alcuni esponenti del clan Inzerillo che, dopo articoli del giornalista sul ritorno degli “scappati” dagli Stati Uniti, parlavano del progetto di dare a Palazzolo “due colpi di mazzuolo”.
Salvo Palazzolo sta conducendo da mesi un’inchiesta sui boss scarcerati che sono tornati in città dopo lunghi periodi di detenzione, ha anche svelato i permessi premio concessi ad alcuni ergastolani condannati per omicidi e strage. Ha inoltre denunciato un fiorente giro di spaccio di droga sui canali Telegram. Adesso, sono state rafforzate le misure di vigilanza attorno al cronista che lavora alla redazione palermitana del quotidiano la Repubblica. Una situazione che allarma la categoria e l’Ordine dei giornalisti Sicilia. I giornalisti sono sentinella dell’informazione e quando fanno informazione danno fastidio” ha affermato il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli.
A esprimere vicinanza anche l’Associazione siciliana della stampa con il Gruppo cronisti siciliani. “Siamo accanto al collega Salvo Palazzolo – afferma il sindacato unitario dei giornalisti – che ogni giorno con il suo lavoro di inchiesta contribuisce attivamente e coraggiosamente alla presa di coscienza nella società facendosi testimone di scomode verità che non possono essere taciute, come quella del ritorno in città dei boss. Le nuove minacce nei confronti del collega che lavora nella sede palermitana di Repubblica confermano un clima di fastidio crescente nei confronti dei cronisti che con il lavoro sui territori costituiscono un presidio di legalità”.
Altre voci di sostegno arrivano anche dal mondo politico.
A nome del gruppo parlamentare che rappresento, esprimo la più grande solidarietà e vicinanza al giornalista, inviato di Repubblica Palermo, Salvo Palazzolo, oggetto di pesanti e inaccettabili minacce mafiose. Il suo operato e quello di tanti suoi colleghi rappresentano un argine al malaffare che, purtroppo, cerca sempre di rialzare la testa e contro il quale non va mai abbassata la guardia. Siamo certi, comunque, che quanto accaduto non fermerà la sua penna nè condizionerà la sua azione” ha affermato il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
Il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, oltre a esprimere sostegno al lavoro di Palazzolo annuncia che “martedì la commissione Antimafia lo ascolterà per manifestare la sua solidarietà rispetto alle minacce subite e per fare il punto sulle scarcerazioni dei boss mafiosi”. Sostegno a Palazzolo anche da Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera: “conoscendo il suo valore, siamo sicuri non si farà scoraggiare e continuerà a portare avanti il suo coraggioso lavoro per portare alla luce le trame criminali che inquinano la vita dei siciliani. Ci rassicura sapere che la protezione nei suoi confronti sia stata rafforzata”. “Piena solidarietà e vicinanza a Palazzolo” dalla parlamentare di Fdi Carolina Varchi, la quale ricorda che il giornalista “è noto per la sua professionalità, dedizione e integrità. Recentemente autore di una serie di approfondimenti su scarcerazioni di mafiosi che impongono attività di ulteriore controllo rispetto alle scelte della Magistratura di sorveglianza, anche in considerazione dell’orientamento di questa maggioranza di Governo, orientata per la permanenza di tutte le misure ostative a permessi e concessioni nei confronti di chi non prende le distanze dal proprio vissuto mafioso“. Per il deputato regionale Ismaele La Vardera oggi la nostra terra è piena di boss mafiosi ancora a piede libero, mentre gente come Palazzolo, per assurdo, è costretta a vivere con la vigilanza. Bisogna che le istituzioni, noi politici e le associazioni di categoria facciano una grande riflessione. Sono sicuro che Salvo Palazzolo non si farà scoraggiare e che continuerà, a testa alta, il suo lavoro come ha sempre fatto”. Il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, sottolinea che “ancora una volta la mafia torna ad alzare la testa e lo fa contro un giornalista libero. Sono certo che Palazzolo proseguirà con rinnovata costanza e perseveranza nel suo lavoro“. Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars, esprime, anche a nome dei deputati del gruppo, “piena vicinanza a Salvo Palazzolo, che da anni scrive con coraggio di fatti criminali e mafiosi”.

Alla luce delle vili minacce nei confronti dell’amico e collega Salvo Palazzolo, la redazione di ANTIMAFIADuemila esprime la propria e totale solidarietà in attesa che le autorità preposte facciano chiarezza su quanto accaduto.

Foto © Paolo Bassani

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