Caos ZTL, quale “criterio”? Aggiornamenti | Pd, prima lo schiaffo a Sisti, poi la carezza | Ac “annullare delibera” | Confcommercio “lunedì i manifesti”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


E’ il caos dopo la decisione della Giunta di Spoleto di spostare i varchi elettronici, rendendo di fatto più estesa la ZTL, che ha già fatto infuriare i commercianti della parte alta dell’acropoli e buona parte delle categorie più rappresentative (Confcommercio, Federalberghi, Fipe, Federmoda e Conspoleto) che hanno duramente condannato la scelta del municipio.

A peggiorare le cose, come chi sfila la carta che fa venire giù il castello, ci ha pensato il partito democratico con un comunicato, pardon due, in cui prima affonda il colpo sul conducente del bus (giusto per rimanere in tema di mobilità, il Sindaco Andrea Sisti), poi sfila la lama quando il danno è ormai fatto.

Pregando la stampa di non tener conto della prima stesura. Non c’è invece da pregare Zuckerberg, visto che Facebook consente di modificare i testi, potendo scrivere tutto e il suo contrario. Salvo screenshot fatti nel frattempo.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il teatro dell’assurdo va così in scena, con i dem del segretario Stefano Lisci che, dopo aver approvato la delibera (peraltro su proposta dell’ormai ex assessore, come svelato dai consiglieri Dottarelli e Profili), tentano di sfilarsi da responsabilità scaricando a mare il primo cittadino. D’altra parte Lisci, conquistato lo scranno di consigliere regionale, quale segretario di partito può fare finalmente il “controllore” dell’amministrazione: che sia stato fino a ieri anche il “controllato”, quale vice sindaco, è un dettaglio che per la verità lo tiene in buona compagnia con quasi tutti i segretari dem dell’ultimo decennio, sempre premiati con incarichi in giunte o aziende partecipate.

Caos ZTL, Pd1: “avanti con criterio”?

Ma andiamo con ordine per comprendere meglio quanto successo. Dopo l’annuncio della delibera assunta, i vertici delle categorie si sono ritrovati per decidere il da farsi. Il già grintoso Barbanera è stato quasi surclassato dal collega Paolo Martellini (in quota piddì e in predicato per la prossima sindacatura insieme all’attuale vice sindaco Danilo Chiodetti) tanto è forte la volontà di bloccare l’azione della giunta pur a trazione pd-m5s. Così, a detta dei presenti, nel discutere eventuali azioni di protesta c’è chi propone una manifestazione di protesta davanti alla abitazione dell’ex assessore Lisci, chi di stampare e affiggere dei manifesti in città già da lunedì prossimo. Passa la linea più morbida ma di maggiore visibilità con i presenti che giurano di non divulgare la notizia per far trovare impreparati gli amministratori.

Invece qualcuno potrebbe averla recapitata fino a viale Trento e Trieste, visto che il giorno dopo, giovedì, alle 17.39 viene diramato un comunicato che ancora una volta conferma la crisi in atto da tempo tra i membri della Giunta, come da almeno un anno scrive Tuttoggi. Attenzione a date e orari.

La nota, scanso equivoci, viene pubblicata all’istante su Facebook (vd screenshot a fianco inviatoci da un lettore di Tuttoggi) ricevendo i primi like del neo vicesindaco Chiodetti e della consigliera Panetti: il pd c’è ed è coeso, perdindirindina. Leggiamo, titolo compreso gentilmente confezionato: “ZTL? AVANTI CON CRITERIO: Il progetto della Mobilità Alternativa è tra i punti al centro del confronto dei rappresentanti del Pd attraverso approfondimenti e incontri con residenti, commercianti, ristoratori e albergatori. Lo spopolamento del centro storico, reso ancor più evidente dai cantieri per la ricostruzione dal terremoto, impone una riflessione completa in ogni suo aspetto. Da un lato c’è l’esigenza di ottemperare al progetto per non perdere i 600 milioni di finanziamento del Ministero, dall’altra la premura di non mortificare le attività commerciali e ricettive. Il Pd ritiene che la soluzione percorribile sia quella di mantenere il posizionamento dei varchi allo stato attuale e di ampliare gli orari e i periodi di apertura per l’accesso in centro in base alla stagionalità e agli eventi.

Attualmente il progetto è stato inviato al Ministero e si prevede che per le eventuali autorizzazioni ci vorrà almeno un anno. Tempo che sarà utilizzato per apportare quegli accorgimenti che il Pd ritiene necessari per non mortificare le attività economiche oggi più che mai in crisi con i costi dell’energia in continuo aumento che colpiscono l’intera filiera e le famiglie”.

Svarioni a parte (di incontri nessuno ha notizi, non sono solo i costi dell’energia a piegare le attività commerciali del centro), la nota è un evidente altolà a Sisti.

AC “Ruffiani, annullino la delibera”

Il post del piddì fa presto il giro della città, mandando in tilt le associazioni di categoria che vedono così “sfumata” la sorpresa che non sembra un atto solo contro il sindaco ma contro l’intera maggioranza.

Alle 10,48 di venerdì arriva alle redazioni la nota dei consiglieri Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili che svela dei retroscena imbarazzanti per la governance.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

La delibera approvata

Apprendiamo con incredulità l’ultimo comunicato del Pd, che sembra voler prendere le distanze da una decisione che essi stessi hanno contribuito ad approvare. Ricordiamo infatti che il 30 dicembre, con la deliberazione n. 475, la Giunta comunale ha deciso all’unanimità di spostare i varchi della ZTL. Questo provvedimento, proposto dall’ex vice-sindaco Lisci, oggi consigliere regionale e segretario del Pd Spoletino, è stato approvato anche dal vice sindaco Chiodetti, in quota PD. La delibera recita testualmente: Di approvare la posa in opera dei varchi elettronici ZTL di cui in premessa secondo il progetto che si allega alla presente delibera e che ne costituisce parte integrante; i suddetti varchi opereranno secondo i giorni ed orari definiti con ordinanza sindacale e saranno provvisti di PMV” scrivono da Alleanza Civica. “Alla luce di quanto sopra, appare surreale che, dopo le ferme e motivate proteste delle associazioni di categoria, il Pd cerchi ora di mascherare il proprio evidente passo falso con un tardivo e ruffiano comunicato che grida “Avanti con criterio”. I due consiglieri evidenziano anche l’errore economico (60 milioni, non 600mln) e come il primo partito di maggioranza voglia ora “mantenere il posizionamento dei varchi allo stato attuale e di ampliare gli orari e i periodi di apertura per l’accesso in centro in base alla stagionalità e agli eventi.”

Proseguono Dottarelli e Profili: “Se il Partito Democratico fosse realmente coerente con queste dichiarazioni, basterebbe proporre l’annullamento della delibera e la sua revisione. Al contrario, ci troviamo di fronte a un’inaccettabile mancanza di chiarezza e responsabilità, un comportamento che rischia di prolungare per un anno questa situazione di incertezza, in attesa di una risposta ministeriale. Alleanza Civica chiede trasparenza e azioni concrete, non proclami contraddittori e opportunistici. È tempo che si smetta di giocare con le esigenze dei cittadini e delle attività produttive del nostro centro storico, lavorando invece per trovare soluzioni condivise e sostenibili”.

Per la cronaca, la proposta di Lisci, portata in Giunta poco dopo le sue dimissioni per palazzo Cesaroni, ha ricevuto l’avallo del sindaco, del vice e degli assessori Pesci (pd), Albertella (Iv), Agnese Protasi (M5S) e Giovanni Angelini Paroli. Il 30 dicembre era invece assente l’assessora Luigina Renzi (Ora Spoleto).

ZTL, Pd2: proviamo ad ascoltare

Difficile pensare che la nota di AC non abbia messo in allerta i dem che alle 12.08 trasmettono una seconda nota, invitando a non tener conto della prima. Più facile su Fb. I toni sono totalmente diversi, non si invita più a scelte con “criterio” ma di “ascoltare la città”, il confronto è annunciato ma tra gli stessi rappresentanti del Pd, sparisce il presunto danno di 600 milioni e pure di confermare lo stato attuale del posizionamento dei varchi. Rimettendo le responsabilità al Ministero (tanto governa la Meloni) sperando sappia ben interpretare le istanze della città. Per gli amanti della precisione e dei confronti riportiamo la nuova versione (sempre con titolo confezionato): “ZTL? ASCOLTARE LA CITTÀ: Il progetto della Mobilità Alternativa è tra i punti al centro del confronto dei rappresentanti del Pd. Prima di decidere sarà imprescindibile ascoltare residenti, commercianti, ristoratori e albergatori. Lo spopolamento del centro storico, reso ancor più evidente dai cantieri per la ricostruzione dal terremoto, impone infatti una riflessione che tenga conto di ogni aspetto di una situazione profondamente cambiata negli ultimi anni. Si rende quindi necessario valutare attentamente l’ipotesi di limitare la Ztl all’area delimitata dai varchi. Se l’obiettivo dell’amministrazione comunale è far vivere il centro storico occorre calibrare i provvedimenti alla realtà. Altrimenti continueremo ad assistere alla progressiva desertificazione con importanti servizi (vedi farmacia) chiudere i battenti per recarsi altrove. Vedere la città deserta non è fare il bene della città. Il progetto, per il Pd, va quindi riconsiderato con un occhio attento al parere del Ministero che, vista la generale istanza che arriva da tutte le città storiche italiane, auspichiamo sappia ben interpretare. Il Pd ritiene che la soluzione percorribile sia quella di limitare la Ztl ai varchi e anche di ampliare gli orari e i periodi di apertura per l’accesso in centro in base alla stagionalità e agli eventi. Di certo il confronto con i cittadini e l’ascolto delle loro esigenze saranno alla base di ogni valutazione e presa di posizione del Pd”.

Un dietro-front che lascia comunque scoperti (quasi) tutti i fili di una crisi ormai evidente.

Caos Ztl, prova di forza o di sfiducia?

Quella della Ztl non potrebbe che essere la classica goccia che sta per far traboccare il vaso. E questo i dem lo sanno bene atteso che ormai da settimane, come riportato da queste colonne, si sta valutando l’ipotesi anche di staccare la spina a Sisti e andare al voto, forti della cosiddetta “onda lunga” del successo alle regionali e, soprattutto, che non ci sarebbe il tempo necessario per testare le promesse fatte in campagna elettorale. Soprattutto nella città che più ha sofferto per la chiusura dell’ospedale trasformato in ospedale covid e che tanto si aspetta da palazzo Donini.

I bene informati sostengono che la deadline è fissata per il prossimo 24 febbraio. Ultima data utile per un commissariamento che porterebbe la città al voto autunnale (a causa del covid 7 regioni, 18 città capoluogo di provincia e 1.184 comuni andarono al voto tra settembre e ottobre 2020). Anche se il Governo sta pensando di unificare tutte le date e prolungare i mandati amministrativi al maggio 2026.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Consiglio comunale il 30 gennaio

Un primo banco di prova per vedere “oltre le maschere”, sarà il prossimo Consiglio comunale, convocato stamani per il 30 gennaio prossimo e che non registra alcun aspetto di rilevanza (inclusi i temi di tariffe e bilanci). Altro aspetto che fa pensare come il piddì non sia d’accordo sul bilancio che Sisti vorrebbe portare a termine nel 2025.

Solo 2 infatti sono i punti all’ordine del giorno: la surroga di Maria Rita Palazzi, prima dei non eletti che subentrerebbe al posto del neoassessore Cesaretti, e l’approvazione del partenariato pubblico privato del Museo della scienza e del territorio (Must). Tutto qui. a parte le iniziali Comunicazioni di Sindaco, Giunta e Consiglier che potrebbero mettere in luce il vero stato d’animo delle forze di maggioranza.

Una occasione comunque propizia per la presidenza del consiglio per poter sfrondare la serie di interpellanze (4), interrogazioni (7) e mozioni (29), alcune delle quali “spinose” come quelle presentate in tema di scuole, problemi nelle frazioni e apertura del Ponte del Ponte delle Torri: sempre che la maggioranza non preferisca affrontarle, anticipando la fine dei lavori.

Aggiornamento: chieste le dimissioni del sindaco

Intanto sabato mattina arriva alle redazioni una nota firmata dalle forze politiche di centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Alleanza Civica e Obiettivo Comune – in cui si chiedono le dimissioni del sindaco. La riportiamo integralmente di seguito.

Problema ZTL, oltre il confine del ridicolo, c’è l’assurdo!!!! Una breve cronistoria. L’Amministrazione Comunale delibera lo spostamento dei varchi ZTL del Centro Storico, suscitando perplessità a destra e sinistra. L’Assessore delegato alla specifica materia, Stefano Lisci, è anche il segretario del PD locale, partito che, di riflesso, accetta e condivide simile scelta. Dopo le dimissioni del suddetto, a seguito dell’elezione in Consiglio Regionale, il ruolo viene occupato dal suo fedelissimo Federico Cesaretti mentre, un altro esponente del PD, Danilo Chiodetti, viene nominato Vice Sindaco. Per ciò che concerne i Varchi il Sindaco Sisti, con forte propensione ecologica, a nome di tutti, dichiara alla stampa che: “L’obiettivo che come amministrazione ci siamo posti fin dall’inizio, è quello di migliorare le qualità ambientali dell’area, diminuendo le emissioni di CO2”. E, fino a qui, siamo sul ridicolo, visto che il centro Storico è diventato pressochè una zona desertica dove, soprattutto in determinate ore della giornata, non solo non ci sono auto che inquinano, ma nemmeno persone a rischio inquinamento. Arriva adesso la parte dell’assurdo. Le Associazioni di categoria, soprattutto i Commercianti, protestano e minacciano manifestazioni eclatanti contro il paventato provvedimento. Che fa allora il PD di Stefano Lisci, Federico Cesaretti, Danilo Chiodetti, Letizia Pesci, Marco Trippetti? Non reggendo la pressione, cerca di mettere i piedi su più staffe ed emana un accalorato comunicato chiedendo a Stefano Lisci, Federico Cesaretti, Danilo Chiodetti, Letizia Pesci e Marco Trippetti, di ripensare al provvedimento perché le situazioni sono cambiate e “…prima di decidere sarà imprescindibile ascoltare residenti, commercianti, ristoratori e albergatori”. Cioè, chiedono a loro stessi di cambiare quello che loro stessi hanno fatto, e chiedono di ascoltare coloro che loro stessi non hanno ascoltato. E questo attraverso un comunicato stampa!!!!!!!! Ecco il paradossale e l’assurdo!!!!! Più volte abbiamo consigliato all’Amministrazione Comunale di confrontarsi con i soggetti interessati prima di adottare provvedimenti corposi come questo. Sempre inascoltati! A meno che il comunicato del PD sia stato ispirato dal fatto che il Sindaco Sisti, come spesso è accaduto in questi tre anni, abbia usato anche in questa occasione il solito parametro comportamentale, ovvero: so tutto io, faccio tutto io, ci penso solo io!!! Alla luce di tutto questo allora ci sono solo due scelte obbligate. Se il Sindaco Sisti ha adottato il provvedimento condividendolo con la sua maggioranza, compreso il PD, essendo stato sfiduciato da quest’ultimo, dovrebbe immediatamente dimettersi, per lo meno per dignità personale e non solo politica. Se invece il Sindaco Sisti ha deciso tutto da solo e persiste nella sua intenzione, allora dovrà essere il PD a sfiduciarlo, altrimenti significa che ha voluto fare il tutto per poi dire il contrario di tutto ed accontentare così tutti. Il denominatore comune ci sembra comunque evidente: Sisti e questa maggioranza devono andare a casa!!!!! Prima lo faranno e meglio sarà per la città.

© Riproduzione riservata

Conto e carta

difficile da pignorare

 

ultimo aggiornamento alle 11.30 di sabato 25 gennaio





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link