IL COMUNE prevede per quest’anno introiti per 955.000 euro da proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie, contro i 630.000 ipotizzati nei dodici mesi precedenti. Il dato emerge da una delle delibere allegate al Bilancio di previsione 2025-2028 approvata dal commissario prefettizio sulla scorta delle proiezioni del Comando della Polizia locale
Dovrebbero aumentare nel 2025 rispetto all’anno scorso gli introiti nelle casse del comune di Osimo derivanti dalle multe elevate agli automobilisti che hanno violato il Codice della Strada. Il dato emerge da una delle delibere allegate al Bilancio di previsione 2025-2028 approvata dal commissario prefettizio Grazia Branca sulla scorta delle proiezioni stilate dal Comando della Polizia locale. Sulla base delle indicazioni fornite dall’Ufficio, le entrate previste da proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti alle violazioni del codice della strada sono per l’anno 2025 ammonteranno a 955.000 euro, dei quali 870.000 mila nel dettaglio per le sanzioni, e 130.000 euro dall’autovelox fisso (di cui 40.000 sanzioni con autovelox rilevate su strade non comunali il cui 50% spetta all’ente proprietario della strada). Dalla somma totale vanno detratti 197.785 euro incasellati alla voce Crediti di dubbia esigibilità, vale a dire le multe per le quali non è certa la riscossione integrale o che non sono più riscuotibili perché ormai prescritte.
Nel bilancio triennale lo stesso importo da incassare viene stimato per il 2026 e per il 2027. Un aumento di circa 325.000 euro rispetto alla cifra inserita nel bilancio di previsione approvato nel 2024 dall’Amministrazione del sindaco Simone Pugnaloni che aveva quantificato per il triennio 2024-2026 circa e per l’anno scorso in particolare una ipotesi di 630.000 euro di proventi in arrivo alla sanzioni derivanti da violazioni accertate dalla Polizia locale, delle quali 130.000 euro dalle contravvenzioni elevate dall’autovelox fisso, come costanti e quasi speculari tra il 2025 ed il 2024 sono rimaste invece le somme da sottrarre dai conti comunali perché considerate crediti di dubbia esigibilità che l’anno scorso si attestavano invece sui 192.480 euro.
In attesa di conoscere dal report annuale del comandante Daniele Buscarini quali violazioni al Codice della Strada sono andate per la maggiore nei 12 mesi passati, si evince già dagli atti che è stato un crescendo dalle rilevazioni periodiche effettuate per legge nel corso dell’anno dalla Polizia locale. Nel primo bimestre 2024, ad esempio, la Pl aveva già notificato verbali di contestazione delle violazioni al Codice della Strada, per 86.792 euro. Somma che era salita sommandosi ai 132.265 euro di sanzioni notificate nel secondo bimestre, ai 129.143 euro nel terzo e nel quarto, ad agosto 2024, di altri 130.605 euro. Nel computo non ci saranno solo multe per eccesso di velocità ma anche per contravvenzioni per mancata revisione dei veicoli o per mancata stipula della polizza assicurativa rilevate con i telelaser o con l’aiuto delle telecamere ocr di ultima generazione accese nei principali snodi viari di Osimo.
Per legge il 50% dei proventi da multe per il Codice della Strada è destinata in misura non inferiore a un quarto della quota, cioè non inferiore al 12,5%, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente. Poi in misura non inferiore a un quarto della quota, cioè non inferiore al 12,5%, gli incassi delle contravvenzioni vengono utilizzati per il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia municipale e ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale, come anche a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti,e infine allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale.
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