Il 60 percento dei danni economici causati dalle catastrofi nel 2024 non era assicurato. A rivelarlo è Aon nel suo report Climate and Catastrophe Insight 2025, uno studio che individua le tendenze globali in materia di disastri naturali e climatici per quantificare il rischio e l’impatto umano in merito agli eventi meteorologici estremi nel 2024.
La ricerca rivela che nell’appena conclusosi gli eventi di calamità naturali a livello mondiale hanno causato perdite economiche per 368 miliardi di dollari, in larga parte derivanti da uragani e forti tempeste convettive avvenute negli Stati Uniti. Si tratta del 14% in più rispetto alla media del 21° secolo e del nono anno consecutivo di perdite superiori a 300 miliardi di dollari.
“Gli eventi devastanti del 2024 sottolineano il significativo tributo economico del rischio climatico – ha affermato Greg Case, Ceo di Aon – Come dimostrano i dati del nostro rapporto, e la tragica distruzione in California all’inizio del 2025, il meteo estremo rimane una forza potente che guida la complessità e la volatilità che le aziende e le comunità affrontano e sottolinea l’urgente necessità di soluzioni innovative per affrontare questa sfida crescente”.
Le ulteriori evidenze emerse
Gli eventi meteorologici stanno diventando più frequenti e costosi. Le perdite assicurate globali nel 2024 sono state superiori del 54% rispetto alla media del 21° secolo, coprendo 145 miliardi di dollari dei 368 miliardi di dollari di danni. Anche se le perdite assicurate hanno superato di gran lunga la media, il divario di protezione si è attestato al 60%, rappresentando un significativo ostacolo finanziario per comunità, aziende e governi. L’aumento della popolazione, della ricchezza e dell’esposizione complessiva ai pericoli naturali nelle aree ad alto rischio continua a essere una componente cruciale delle crescenti perdite per calamità.
Come ogni anno gli Stati Uniti sono stati il Paese più flagellato a livello mondiale da catastrofi naturali. L’uragano Helene è stato l’evento globale più costoso del 2024, causando 75 miliardi di dollari di danni e 243 vittime. L’uragano Milton avvenuto a ottobre è stato invece l’evento più costoso in termini di perdita assicurata a livello globale, causando 20 miliardi di dollari di perdite. Questi insieme ad altri evento hanno fatto sì che il 78% delle perdite assicurate globali sia stato registrato negli Stati Uniti.
Il report ha contato almeno 54 eventi globali che hanno causato perdite economiche superiori a 1 miliardo di dollari nel 2024, numero superiore alla media di 44. L’aumento del numero di eventi da miliardi di dollari è in gran parte guidato da forti tempeste connettive negli Stati Uniti. Ciò accade poiché nel Paese aumentano le aree abitative in zone interessate da questi fenomeni, come Dallas, Houston o Denver .
In termini di clima, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato. Venti paesi e territori hanno registrato le loro temperature più elevate di sempre. “Quando si tratta di rischio climatico, la posta in gioco non potrebbe essere più alta. I 223 miliardi di dollari di perdite non assicurate nel 2024 mettono alla prova la capacità di ricostruire, recuperare e creare maggiore resilienza in tutto il mondo – ha aggiunto Case – Parte della soluzione richiede investimenti in tecnologia e analisi per modellare e prezzare i rischi e attrarre pool di capitali più profondi che possano vedere un potenziale ritorno sull’investimento per assumersi questi rischi. Il capitale non andrà dove non è protetto e gli eventi del 2024 dovrebbero stimolare l’innovazione nel nostro settore per rafforzare l’economia globale”.
Cat Nat, Aon avverte: “serve maggiore resilienza”
Il rapporto di Aon mostra anche che con una maggiore resilienza e misure di mitigazione in atto, le economie globali possono ridurre i danni e la perdita di vite umane. Nel 2024, 18.100 persone hanno perso la vita a causa di calamità naturali, principalmente a causa di ondate di calore e inondazioni a livello globale. Questo numero è stato inferiore alla media del 21° secolo di 72.400 e potrebbe essere attribuito a sistemi di allerta migliorati, previsioni meteorologiche e pianificazione delle evacuazioni, sottolineando il valore di dati climatici affidabili, approfondimenti e analisi.
“Il settore assicurativo e la comunità finanziaria hanno l’opportunità di portare nuove fonti di capitale per proteggere le comunità vulnerabili e creare una maggiore resilienza economica – ha dichiarato Andy Marcell, Ceo di Risk Capital per Aon – La collaborazione tra vari stakeholder sarà fondamentale nello sviluppo di partnership pubblico-private e prodotti assicurativi innovativi che offrano un modo sostenibile per colmare il divario di protezione”.
Lo studio infine rivela che Spagna, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam hanno registrato i loro eventi assicurativi più costosi nel 2024. “La nostra comprensione dei pericoli naturali continua a evolversi, ma una tendenza è chiara: continuiamo a vedere un numero maggiore di disastri su larga scala in termini di perdite finanziarie – ha commentato Michal Lörinc, responsabile di Catastrophe Insight presso Aon – Le aziende e le comunità devono preparare piani di prevenzione utilizzando informazioni provenienti dai più recenti modelli di previsione, analisi e dati climatici affidabili”.
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