Alla Provincia di Treviso l’Uci Bike Region Label

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È stato un riconoscimento prestigioso quello ottenuto dalla Provincia di Treviso direttamente dalle mani del Presidente dell’UCI-Unione Ciclistica Internazionale, David Lappartient (foto in apertura). A riceverlo è stato il presidente provinciale della FCI di Treviso, Giorgio Dal Bò, in occasione dell’UCI Mobility & Bike City Forum che si è svolto ad Abu Dhabi il mese scorso. 

L’UCI Bike Region Label, questo il nome del riconoscimento, premia il lavoro svolto dal team guidato da Daniela Isetti (candidata alle recenti elezioni per la presidenza della Federciclismo) e Nicolò Valentini, insieme all’Istituto Flaminio di Vittorio Veneto. Ma soprattutto esso riconosce la Marca Trevigiana come “bike-friendly” e consente di ottenere agevolazioni e finanziamenti nazionali ed europei per sostenere manifestazioni, eventi e progetti a favore della pratica ciclistica e del turismo.

David Lappartient, a capo dell’UCI dal 2017, ha consegnato il Bike Region Label alla Provincia di Treviso
David Lappartient, a capo dell’UCI dal 2017, ha consegnato il Bike Region Label alla Provincia di Treviso

Sulla scia del mondiale Gravel

Come si è giunti a tutto ciò? Nel 2023 il Comitato Provinciale di Treviso della Federazione Ciclistica Italiana aveva candidato il territorio della Provincia per l’ottenimento della certificazione UCI Bike, presentando un dossier che raccontava le attività promosse in ambito ciclistico, gli interventi di viabilità svolti dalla Provincia e dai Comuni, attraverso i bandi di cofinanziamento, per realizzare rotatorie e piste ciclo-pedonali. Nonché la sinergia tra Amministrazioni in occasione del Giro d’Italia, che storicamente fa tappa nella Marca Trevigiana e, da generazioni, coinvolge migliaia di partecipanti da tutto il mondo. Tale candidatura è stata poi presentata lo scorso 13 aprile. 

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In Italia solo la trentina Val di Sole aveva ricevuto il riconoscimento di Bike Region Label, nel 2021. Mentre sono appena 28 i siti premiati in tutto il mondo. Logico quindi commentare la notizia con una punta d’orgoglio: «È un traguardo frutto di un grande lavoro di squadra – spiega Dal Bò – raggiunto anche grazie all’organizzazione, nel 2023, del Campionato del Mondo Gravel. Il nostro prossimo obiettivo sarà invitare il presidente David Lappartient per fargli vivere qualche giorno nei nostri luoghi incantevoli».

La delegazione veneta presente ad Abu Dhabi, guidata dal Presidente provinciale FCI, Giorgio Dal Bò (al centro)
La delegazione veneta presente ad Abu Dhabi, guidata dal Presidente provinciale FCI, Giorgio Dal Bò (al centro)

Le voci di Marcon e Zaia

Il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha invece spiegato un po’ con i numeri l’impegno che c’è stato a monte: «La promozione della mobilità sostenibile è una delle principali linee operative e strategiche dell’Ente che ha programmato, solo negli ultimi anni, interventi di messa in sicurezza e manutenzione della rete viaria del territorio per oltre 42 milioni di euro. Basti pensare che metà delle opere cofinanziate con i bandi dedicati ai Comuni per avviare opere di riqualificazione riguardano proprio le realizzazione di percorsi ciclo-pedonali. Con investimenti complessivi che su questo ambito superano i 13.800.000 euro». 

Anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’ottenimento dell’Uci Bike Region Label: «È un traguardo che onora il nostro territorio, riconoscendo la sua capacità di unire tradizione sportiva, bellezze paesaggistiche, eccellenze industriali e cultura. Ancora una volta, Treviso si conferma una terra che incanta, così come recita il motto che ho sempre sostenuto: “Provincia di Treviso: se la vedi, te ne innamori”».

L’occasione del premio è stata un’opportunità per far conoscere il territorio trevigiano agli Emirati Arabi, sempre più attratti dalle due ruote
L’occasione del premio è stata un’opportunità per far conoscere il territorio trevigiano agli Emirati Arabi, sempre più attratti dalle due ruote

Una strategia lungimirante

Del resto, la Regione Veneto ha lanciato un ambizioso piano decennale intitolato “PRT Veneto 2030: mobilità sostenibile per un Veneto connesso e competitivo”, incluso nella documentazione ufficiale inviata all’UCI. Questa strategia lungimirante, implementata dalla Provincia di Treviso, delinea obiettivi specifici, strategie chiave e 37 azioni mirate. Molte delle quali sono progettate per promuovere la bicicletta. Tra esse ci sono percorsi ciclabili strategici e collegamenti con reti vitali per il cicloturismo, che sosterranno gli sforzi di Treviso per aumentare la sua quota modale di mobilità attiva (attualmente al 19,2% per camminate e ciclismo).

La provincia di Treviso vanta ben 2.715 km di piste ciclabili, con l’obiettivo di aumentarle del 7% all’anno, puntando a 2.904 km entro il 2025. Oltre a potenziare la sua rete ciclabile urbana, Treviso sta promuovendo attivamente il ciclismo per il tempo libero con 11 percorsi dedicati al cicloturismo e 20 sentieri per fuoristradisti. E poi non si può non ricordare la presenza sul territorio di marchi che hanno fatto la storia del ciclismo come Pinarello, Campagnolo, Sidi e Selle Italia radicati nella forte tradizione manifatturiera della regione. Questa tradizione è un aspetto fondamentale della cultura locale che può vantare oltre 130 anni di storia ciclistica. L’industria stessa contribuisce in modo significativo all’economia, con quasi 130 aziende del settore, sparse nella provincia trevigiana.

E, per concludere, si attende il completamento del velodromo di Spresiano, previsto nel 2026, capace di ospitare eventi su pista di primissimo livello…

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