riflettori puntati sui completi formali di AMI Paris e LGN

La moda Uomo sta tornando alle sue radici, con una forte enfasi sull’abbigliamento formale. Nella seconda giornata delle passerelle parigine per l’autunno-inverno 2025/26, gli stilisti hanno proposto una serie di nuove idee per abiti, giacche, pantaloni e cappotti, con tagli sofisticati e tessuti sublimi. Ecco le proposte di AMI Paris e LGN Louis-Gabriel Nouchi.

​Alexandre Mattiussi presenta una collezione sontuosa. Niente fronzoli, né trovate originali. Solo abiti con la A maiuscola. I tagli sono puliti, la palette calibrata, i tessuti superbi. La purezza è spinta all’estremo e il risultato assomiglia molto a quello che potrebbe essere il guardaroba perfetto. Nell’armadio di AMI per il prossimo inverno, troviamo completi che non sono né troppo stretti né troppo larghi, che vestono uomini e donne con grazia, belle giacche doppiopetto a tre bottoni che emanano una sensazione di leggerezza e cappotti che cadono perfettamente. Tutto sembra essere al posto giusto.
 
Lo stilista di AMI Paris accoglie i suoi ospiti in un edificio in costruzione nel IX arrondissement, con un’atmosfera da jazz club, bicchieri di champagne e musica languida. Un’unica prima fila di sedie pieghevoli in legno si snoda attraverso l’immenso spazio, accogliendo molte star, tra cui Catherine Deneuve. Le modelle in scarpe basse sono accolte da una melodia malinconica, con note di sassofono e poi di pianoforte, che creano un’atmosfera intima e misurata, in linea con la collezione.

Dei fazzoletti sono legati intorno al collo, in stile cowboy, tono su tono con camicie e bluse infilate nei pantaloni. Si indossano anche sopra al pantalone, prolungandosi talvolta come delle tuniche per un look più rilassato. Un tessuto tartan, appena pizzicato sul lato, si trasforma in un’elegante gonna a portafoglio. Un ampio completo da uomo in gabardine di lana grigio scuro, quasi carbone, si indossa con classe sulla pelle. Un braccialetto è indossato come collana. Una giacca da smoking è tagliata in modo deciso. Un impeccabile soprabito è abbinato a una gonna in suède con una deliziosa cintura da uomo, con le mani nelle tasche e le maniche arrotolate.
 
“È un’attitudine. Un’incarnazione. Queste sono persone reali! Siamo noi. È la vita. Dal mio studio in Place des Victoires, posso vedere la gente correre, scendere in metropolitana, saltare sui taxi, pranzare da Chez Georges. C’è qualcosa di molto stimolante in quello che sto vivendo da tre anni a questa parte”, confida Alexandre Mattiussi nel backstage.
 
“Sono dei vestiti veri. Dei colori bellissimi. È parigino, è chic. È per tutti, uomini, donne. Mi piace la semplicità. Le silhouette sono più precise, più definite e allo stesso tempo molto più rilassate. È il mio universo più leggero”, conclude con un ampio sorriso, apparentemente felice e soddisfatto del risultato.

In questi tempi difficili, Louis-Gabriel Nouchi ha scelto “1984”, il romanzo distopico dello scrittore britannico George Orwell, come tema per la sua collezione autunno-inverno 2025/26. Una serie di look neri ha aperto la sfilata, giocando sul riflesso dei materiali: velluti setosi, pelli lucide, guanti da guida in lattice irti di punte affilate, stivali in vinile lucido.
 
Lo stilista eccelle nei tailleur, con completi voluminosi e confortevoli composti da pantaloni larghi e giacche oversize, indossati sia da uomini che da donne. E non mancano i maxi cappotti che scendono fino al pavimento, che sono ormai diventati il capo signature del brand.
 
Nouchi combina abilmente pezzi formali con l’intimo, una categoria che vende molto bene e che mette sempre più in mostra nelle sue sfilate, con le canotte sbottonate fino all’ombelico, con la maglieria rinforzata in vita con cinturoni da sollevatore di pesi, con dei body da lottatore stretti e trasparenti e con dei pantaloncini da ciclista. La proposta comprende anche un body in lana a coste con chiusura a zip, talmente sgambato da scoprire completamente i glutei.