GUERRA RUSSIA-UCRAINA, VIA LIBERA DEL SENATO A NUOVI INVII DI ATTREZZATURE MILITARI A KIEV, OPPOSIZIONI DIVISE. KALLAS (UE): “BISOGNA INVESTIRE SULLA DIFESA ALTRIMENTI MOSCA RESTERÀ UNA MINACCIA ESISTENZIALE”. L’Alta Rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, parlando alla conferenza annuale della European Defence Agency, a Bruxelles, ha detto chiaramente che l’Europa deve sostenere Kiev e deve a sua volta armarsi perchè l’Ucraina “è il fronte della difesa dell’Europa” e Mosca “resterà una minaccia esistenziale finché continueremo a sottoinvestire nella nostra difesa”. L’ex premier estone ritiene che la Russia “non sia invincibile: i guadagni territoriali limitati in Ucraina sono stati ottenuti con costi insostenibilmente alti, con una economia che sta crollando. Il tempo non è dalla parte di Mosca, ma non è necessariamente dalla nostra parte, perché non stiamo facendo abbastanza”. Kallas ha commentato le accuse di chi la dichiara un falco della guerra: “Sono solo realista”. Nella sua famiglia, la madre e la nonna sono state deportate in Siberia dal regime sovietico, quando i Paesi baltici eano ancora sotto l’influenza del Cremlino. In Italia, oggi con 181 voti a favore, 48 contrari e 64 astenuti, la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul sostegno all’Ucraina, e il Senato ha dato via libera al decreto che autorizza un nuovo invio di attrezzature militari al governo ucraino, con 123 voti favorevoli, 25 contrari e un astenuto. Le opposizioni si sono divise: i senatori di Pd, Iv e Azione hanno votato a favore, quelli di M5s e Avs contro. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto nell’Est – il presidente Trump ha annunciato sanzioni e dazi sui prodotti russi se Putin non metterà fine alla guerra – e sul dibattito dentro la politica italiana.
I NODI DELLA GIUSTIZIA, IL SENATO APPROVA LA RELAZIONE DEL MINISTRO NORDIO, LUI ATTACCA I MAGISTRATI: “SONO SUPERPOLIZIOTTI CON POTERI IMMENSI”. “Quanto poi al timore che il pm diventi un ‘superpoliziotto’ la risposta è assai semplice: nel sistema attuale esso è già un superpoliziotto. Con l’aggravante però che godendo delle stesse garanzie del giudice egli esercita un potere immenso senza alcuna reale responsabilità”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio è tornato ad attaccare i magistrati durante la sua relazione, che è stata approvata in Senato con 90 voti favorevoli, 72 contrari (un astenuto). Nordio si è detto fiducioso sul percorso della riforma da lui firmata e “garantita dalla condivisione delle forze politiche di maggioranza che con unità di intenti hanno sottoscritto questo testo e lo sosterranno con la medesima determinazione nel corso di quest’anno, nel quale completeremo l’iter di approvazione alle Camere in prima e in seconda lettura entro l’estate”. Dall’opposizione, molto critico l’intervento del senatore Roberto Spampinato, secondo cui “il ddl Sicurezza è un provvedimento che esprime una concezione dello stato autoritaria, che militarizza la repressione del conflitto sociale con una escalation senza precedenti dei poteri repressivi delle forze di polizia e dei poteri dei servizi segreti. Neppure ai tempi del fascismo il codice Rocco si era spinto a criminalizzare la resistenza passiva dei detenuti”. Sul giornale di domani leggerete la cronaca della giornata e altre questioni poco chiare che riguardano la giustizia italiana, come il caso Almasri, l’ufficiale libico arrestato su mandato della Corte penale internazionale e liberato dopo poche ore.
MALAN AL POSTO DI SANTANCHÈ AL TURISMO? CHIGI SMENTISCE: “ABBIAMO PARLATO DI AUTOSTRADE” I 5 STELLE CONTINUANO A CHIEDERE LE DIMISSIONI DELLA MINISTRA PER IL PROCESSO VISIBILIA. L’arrivo a Palazzo Chigi di Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, assieme a Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera, oggi ha fatto circolare il nome dello stesso Malan come nuovo ministro al Turismo, al posto di Daniela Santanchè. Malan ha smorzato i toni: “Il ministro Santanchè è ministro, abbiamo votato la fiducia…”. Da Palazzo Chigi poi filtrano smentite: “I due capigruppo di Fdi, Lucio Malan e Galeazzo Bignami erano in riunione dal capo di gabinetto del presidente del Consiglio, Gaetano Caputi, per parlare di concessioni autostradali. Il resto sono solo fantasie”. Di certo, attorno a Santanchè, – che andrà a processo il 20 marzo per il caso Visibilia – si addensano nuvole nere e come scrive il Fatto, anche il presidente del Senato, La Russa, prova a convincere Santanchè a farsi da parte. La ministra stamane, incrociando i cronisti, si è detta serena: “Sto andando al ministero perché ho degli appuntamenti. Vado a lavorare come sempre e non ho nulla da annunciare”. Insomma, niente dimissioni, nonostante il rinvio a giudizio per il falso in bilancio. La senatrice Sabrina Licheri (5 Stelle) torna all’attacco: “Anche oggi Santanchè resta imbullonata alla poltrona, nonostante anche nel suo stesso partito l’imbarazzo si faccia di ora in ora più lampante…Santanchè deve dimettersi in primis perché ha mentito spudoratamente all’aula del Senato, ormai un anno e mezzo fa. In seconda battuta, perché il turismo italiano non può essere rappresentato da chi è sospettato di aver truccato ripetutamente i bilanci delle sue aziende”. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sul futuro della ministra.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Germania, attacco in un asilo in Baviera: due morti tra cui un bambino. Arrestato un afgano. La polizia tedesca ha arrestato un afgano di 28 anni, Enamullah O. Secondo gli inquirenti, il giovane, che viveva in un centro di richiedenti asilo, aveva già avuto problemi psicologici. Incerta la matrice terrorista. L’afgano si è avventato con un coltello nel parco Schontal, ad Aschaffenburg, dove giocavano i bambini di un asilo. Le vittime sono un adulto di 41 anni e un bimbo di due.
Napoli, arrestato marocchino: progettava azioni violente in nome dell’Isis. Un marocchino di 30 anni è stato arrestato dalla Digos in provincia di Napoli con l’accusa di avere aderito all’Isis e di aver programmato azioni violente contro la comunità ebraica. Il trentenne aveva manifestato anche la volontà di procurarsi un coltello per entrare in azione.
Marsala, chiesti 18 anni per il medico che firmò i certificati medici intestati alla falsa identità di Matteo Messina Denaro. Il pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Gianluca De Leo, ha chiesto la condanna a 18 anni di carcere per Alfonso Tumbarello, ex medico di base di Campobello di Mazara, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi certificati medici intestati a “Bonafede Andrea”, la falsa identità utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro, affetto da gravi patologie che poi ne hanno determinato il decesso in carcere. Il processo si svolge davanti al tribunale di Marsala. Tumbarello ha sempre sostenuto di non conoscere la vera identità dell’assistito.
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