ARTE, esposizioni e ambiente. Firenze: A Bit of Beetle

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Arriva il Maggiolino marmorizzato in tre dimensioni e interattivo: al Museo La Specola domani apertura al pubblico della mostra “A Bit of Beetle”, visitabile gratuitamente fino al 14 febbraio 2025.

A BIT OF BEATLE

Un’esperienza immersiva e interattiva creata dall’agenzia WE RAD che mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della biodiversità e della sostenibilità ambientale. Protagonista il Maggiolino marmorizzato, una specie a rischio anche sui lungarni fiorentini, tra i guardiani dei nostri ecosistemi, riprodotto in un modello 3D da poter personalizzare con video mapping. Un modello 3D in grande scala del Maggiolino marmorizzato (Polyphylla fullo), coleottero dalle caratteristiche biologiche uniche, è al centro dell’installazione “A Bit of Beetle”, una mostra temporanea ideata da WE RAD, agenzia creativa di comunicazione con sede a Firenze, in collaborazione con l’Università di Firenze, dal 23 gennaio al Museo di Storia Naturale – La Specola (in via Romana, 17). La mostra è a ingresso gratuito e visitabile fino al 14 febbraio, da martedì a domenica, dalle ore 09:00 alle ore 17:00 nella sala polifunzionale. È possibile scoprire il progetto anche sul sito ufficiale: https://beetle.we-rad.com/

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SENSIBILIZZARE SUL PATRIMONIO NATURALE

Afferma Bianca Borri, fondatrice di WE RAD, che «l’intento della mostra è sensibilizzare e proteggere il nostro patrimonio naturale, mettendo in luce la preoccupante rarefazione del maggiolino marmorizzato (Polyphylla fullo) nella città di Firenze, dovuta alla distruzione del suo habitat naturale, come avvenuto la scorsa primavera lungo le rive dell’Arno». David Caramelli, presidente del Sistema museale dell’Ateneo fiorentino, sottolinea come La Specola torni con piacere «ad aprirsi a realtà culturali del territorio, ospitando iniziative rivolte a promuovere la conoscenza del mondo naturale e a sensibilizzare il pubblico sulla necessità di tutelare la biodiversità, in linea con la mission delle nostre esposizioni». Il cuore dell’esibizione è l’installazione di un modello 3D in grande scala (alto un metro) del Maggiolino marmorizzato, coleottero dalle caratteristiche biologiche uniche che rappresenta un simbolo emblematico della perdita di biodiversità in ambiente urbano.

LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ NEGLI AMBIENTI URBANI

Tale perdita non riguarda solo le specie minacciate, ma costituisce una seria minaccia per l’equilibrio ecologico del pianeta e per il patrimonio culturale, poiché la biodiversità racconta la storia evolutiva della vita sulla Terra. All’interno dell’aula polifunzionale del museo, con la quale i visitatori potranno interagire grazie a supporti tecnologici avanzati, si potrà vivere un’esperienza di gamification che mira a sensibilizzare il pubblico in modo innovativo e coinvolgente. Sarà possibile personalizzare l’installazione ed effettuare giochi interattivi con il modello di Maggiolino marmorizzato e osservarne i dettagli grazie a video mapping e controller digitali presenti all’interno di una grande scatola entomologica interattiva. Il Maggiolino marmorizzato è uno degli abitanti più affascinanti dei nostri ecosistemi: si distingue per la sua livrea scura con screziature bianche di apparenza marmorea.

L’AFFASCINANTE COLEOTTERO

Come la maggior parte dei coleotteri, il Maggiolino ha una fase larvale molto lunga, anche di anni e una fase adulta di pochi mesi; ogni stadio di sviluppo è legato al mantenimento di delicati equilibri ecologici e pertanto all’integrità degli ecosistemi. Recentemente è stato distrutto uno degli habitat di maggior rilievo per il Maggiolino nella nostra regione: il Lungarno Vespucci, a Firenze. Nonostante l’importanza scientifica dell’area e le numerose segnalazioni, le normative nazionali e internazionali a tutela di questa specie sono state ignorate. “A Bit of Beetle” è un progetto nato dall’impegno di WE RAD, società benefit certificata B Corp, nel promuovere la sostenibilità ambientale e la protezione della biodiversità, attraverso design, tecnologia e la creatività. Il progetto ha ricevuto l’approvazione del Consiglio scientifico del Sistema museale di Ateneo.

CREDITI

Il progetto è stato realizzato grazie alla partecipazione di ABC tipografia; Andrea Aiello; Andrea Biagioni; Assiboni, Avuelle; B Lab Italia; Bernardo Borri; Ciapetti Lab; Colorpix; Derivative; Filippo Rossi Muller; Flasa Allestimenti; Giannini & C; Iacopo Nerozzi; K-array; Kentstrapper; Luca Chiti; Sowhat; That’s video; The Social Hub; Zetafonts.

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https://beetle.we-rad.com/

Bianca Borri, David Caramello, Matteo Chiti



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