Unicredit lancia Sme Lending, la piattaforma per i finanziamenti alle pmi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


Entro marzo la nuova «macchina» per la valutazione dei crediti. È la prima omnichannel integrata con banche dati.

Non solo denaro. Le imprese italiane quando entrano in banca vogliono un riferimento e capacità di leggere il contesto. UniCredit ne è convinta — tale consapevolezza deriva dalle sue sette direzioni regionali — per questo si appresta a lanciare entro il primo trimestre 2025, prima in Italia, una piattaforma di erogazione di finanziamenti omnichannel, integrata con banche dati come quelle della Camera di Commercio e centrali rischi, Sme Lending. «Il tempo per dire sì a una richiesta di affidamento è di 20 minuti nei casi più semplici e ridurrà la documentazione che i clienti dovranno firmare. Lo scopo è sfruttare in tempo reale tutte le informazioni necessarie per la valutazione creditizia», spiega Annalisa Areni, trentun anni in UniCredit, assunta nel Credito Italiano, e oggi Head of Client Strategies. «In questo modo, come consulente, ho meno rischi operativi e più tempo da dedicare a trovare la soluzione più idonea alle esigenze dell’azienda, come ad esempio cercare un partner per farla crescere. Perché piccolo sarà anche bello, ma il Covid e le crisi successive lo han dimostrato: uniti si è più forti e si vince».

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Non solo aziende

UniCredit, nel 2024 (riferimento a ottobre), ha concesso 21 miliardi di finanziamenti (+20%), di cui 4 destinati alle piccole e medie imprese cioè quelle con un giro d’affari fino a cinquanta milioni di euro. Senza contare i programmi «UniCredit per l’Italia» sinora avviati. Nel 2022 con 8 miliardi (5 a imprese per aiutarle contro il caro energia e 3 a famiglie); nel 2023 con 10 miliardi (6 per supportare lo sviluppo delle aziende del settore turistico e delle eccellenze del Made in Italy e 4 a famiglie) a cui si sono aggiunti 2 miliardi di Unicredit per l’Emilia-Romagna a supporto delle imprese dei territori danneggiati dal maltempo; e ancora nel 2024 con 10 miliardi con focus sul Mezzogiorno più 5 miliardi per il Piano Transizione 5.0. Confermato, inoltre, il sostegno a Pitti e alla filiera della moda, ove Unicredit ha stanziato un plafond di un miliardo di euro, finalizzato a sostenere gli investimenti delle imprese del settore. A ciò si aggiunge il supporto ultradecennale alle startup con UniCredit Startlab da cui sono uscite storie di successo come Unobravo, gli acceleratori ospitati all’interno delle Ogr di Torino e il Tecno Hub di Napoli E sempre a Napoli UniCredit supporta da due anni il Teatro San Carlo, sostenendo lo sviluppo delle Officine San Carlo alla periferia Est della città, all’interno degli ex stabilimenti Cirio di Vigliena.
La banca, anche attraverso la Fondazione, sostiene inoltre le comunità in cui opera. La Fondazione, in particolare, ha stanziato 30 milioni nel 2024 per progetti di contrasto all’abbandono scolastico, di miglioramento dell’occupabilità e per promuovere il sostegno allo studio e alla ricerca. Per quanto riguarda gli interventi diretti, invece, negli ultimi 5 anni, UniCredit ha sostenuto con erogazioni liberali quasi 500 progetti attraverso i Fondi di Carta Etica (circa 15 milioni).




















































La rete

«Le pmi sono e resteranno al centro della strategia del nostro gruppo — aggiunge Areni —. Già a partire dalla fine del 2023, ci siamo dotati di un modello di Servizio dedicato, tramite cui supportiamo la clientela imprese in modo continuativo a partire dall’identificazione dei loro bisogni».
La banca guidata da Andrea Orcel conta circa 1.940 filiali lungo la Penisola, una rete — ricorda Areni — costituita di acquisizione in acquisizione, da Rolo Banca 1473, Cassa di Risparmio di Torino, Bipop Carire, Banca di Roma, «che è resiliente e non ha mai abbandonato alcun cliente proveniente dalle banche integrate: le Persone della nostra rete fanno la differenza». L’avvertimento in vista dell’ops su Banco Bpm è chiaro: nessuno sarà lasciato indietro. «Siamo un istituto di credito che va bene, che genera capitale e ne ha in eccesso (13 miliardi, ndr), quindi presta denaro più facilmente e resiste meglio agli stress test. È capace di far fronte a momenti difficili e se lo scenario macroeconomico dovesse peggiorare, non chiuderà i rubinetti ».
Per la manager — così come per il suo ceo Andrea Orcel — UniCredit è dunque una banca nata in Itali, ma con un raggio d’azione paneuropeo, con fabbriche di prodotto globali, in grado di garantire soluzioni in linea con le best practice di mercato incluso l’accesso al mercato dei capitali e a nuove geografie ed è capace di fare leva sulle economie di scala del gruppo. «Dipende da cosa cerca un’impresa o un cliente: in base alla domanda e alle sue esigenze, creiamo idee e costruiamo finanziamenti».


Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

22 gennaio 2025

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati