Corriere ortofrutticolo | AGRICAT, CHE FARE ADESSO? I RIMBORSI SU GELO E ALLUVIONE NON SONO ANCORA ADEGUATI

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AgriCat è un fondo per le sole calamità catastrofali (gelo/brina, alluvione e siccità). Le sue disponibilità ammontano a circa 110 milioni di euro, frutto di un prelievo obbligatorio del 3% della PAC degli Agricoltori italiani, a cui si aggiungono altri 250 milioni circa da un moltiplicatore comunitario. La percentuale di liquidazione è stata stabilita nel “Piano di Gestione dei Rischi 2023” in un 10% dei valori indice per la frutta e in un 15% dei valori indice per i seminativi. 

Deve rimborsare gli Agricoltori italiani per i danni causati esclusivamente da gelo/brina, alluvione e siccità in base ad un valore indice. Nel dettaglio, stiamo parlando di un rimborso netto di 1.120 euro per ettaro per le pere, di 1.480 euro per ettaro per le mele, di 115 euro per ettaro per il frumento, di 218 euro per ettaro per il mais, ecc… Queste cifre non crediamo assolutamente siano cifre adeguate. Penso che l’errore stia appunto nell’aver stabilito (8 Febbraio 2023) una percentuale di danno prima che i danni si siano verificati. Poi nel corso del 2023 si sono verificati due eventi catastrofali (gelo in aprile e alluvione in maggio) concentrati quasi tutti in Emilia-Romagna. Il fondo AgriCat ha recepito questa emergenza?  Per onestà intellettuale dobbiamo distinguere i ruoli. AgriCat deve valutare solamente se i danni superano le franchigie previste e quindi calcolare i risarcimenti Azienda per Azienda. Il Ministero indica le percentuali dei valori indice, oggetto del calcolo di liquidazione da parte del fondo.

AgriCat aveva già inviato le PEC verso la fine del 2024 e in quell’occasione, fortunatamente, era stato negato il rimborso (in parte o totale) al 90% delle Aziende sollevando una grande protesta da parte di tutti gli operatori del settore. Questo fatto aveva obbligato l’Ente a rifare i conteggi e ad elaborare lo studio di un diverso sistema di calcolo che ad oggi ha permesso che le domande accettate siano circa il 96% per il Gelo e circa il 50% per l’Alluvione.

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Rispetto ai 350 milioni di euro circa previsti per i danni del 2023 esistono due linee di rimborso. 1)La legge 100 prevede, per la sola Alluvione, 50 milioni di euro. Ne serviranno circa 79 per un rimborso totale, come promesso dal Governo e quindi ne mancano ancora 29 milioni. 2) AgriCat, invece, prevede un rimborso di 20 milioni per l’Alluvione e 36 milioni per il Gelo, per un totale di 56 milioni. È intuitivo comprendere come gli Agricoltori ravvisino questi 56 milioni di AgriCat non congrui per un fondo di 350 milioni a fronte di due calamità catastrofali così invasive come il gelo e l’alluvione.

Un’altra considerazione che rende il quadro ulteriormente negativo è che, se il fondo non rimborsa adeguatamente, perché prelevare 110 milioni ogni anno agli Agricoltori per poi restituirne solo 56 alle aziende danneggiate? Praticamente restituendo solo 56 milioni, il fondo AgriCat rimborsa la metà dei 110 milioni prelevati alle Aziende.

Cosa si può fare? Una cosa semplicissima: rimborsare alle Aziende tre volte gli importi previsti attualmente e quindi portare la spesa a circa 170 milioni valutando che, anche così, rimarrebbero oltre 180 milioni per consolidare il fondo per gli anni successivi.  Questo compito spetta alla politica e quindi al Ministero dell’Agricoltura.  Serve solo una modifica ufficiale delle percentuali, poi AgriCat deve moltiplicare per tre gli importi già calcolati (modifica peraltro già richiesta dalla Regione Emilia-Romagna). Serve una mobilitazione degli Agricoltori , di TUTTI gli agricoltori, non solo di chi è stato colpito dai danni nel 2023, e quindi creare un precedente utile per evitare sottovalutazioni sui futuri risarcimenti.

Intanto sono in arrivo alle Aziende le PEC con gli importi di rimborso di cui avevamo parlato. L’Ente pagatore sarà AGEA (che presto cambierà nome in AGESA). Dopo che avranno erogato si potrà chiedere di integrare? La risposta è sì, dipenderà dalla politica e quindi dal Ministero.

Cosa possono fare al momento gli Agricoltori? Gli Agricoltori negli ultimi mesi hanno cercato sempre di capire quando sarebbero stati risarciti, mentre sarebbe stato più performante (e continua ad esserlo) attivarsi per incidere sul quanto.

In fondo, i milioni di euro di cui stiamo parlando provengono da un prelievo sulla loro PAC.

Gianluigi Zucchi

Presidente del Consorzio di Difesa di Bologna e Ferrara

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