Liberainformazione I familiari delle vittime di mafie portano le loro istanze in Senato

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Sono trascorsi quasi cinque anni, da quando il 18 febbraio del 2020, a Roma in Piazza Montecitorio, davanti al Parlamento si diedero appuntamento, provenienti dalle diverse regioni italiane, i familiari delle vittime innocenti delle mafie, per chiedere verità e giustizia, per avere diritti e non benefici.

Un presidio che poi si chiuse con un incontro riservato, ben lontano dalle telecamere e dai taccuini, di una delegazione degli stessi familiari che, accompagnati dal Presidente di Libera don Luigi Ciotti, furono ricevuti presso la Camera dei Deputati dall’allora Presidente Roberto Fico.

Al Presidente Fico i familiari e don Luigi consegnarono un documento fondamentale, denominato “Diritti Vivi” contenente una serie di richieste, raccolte nel corso delle numerose iniziative promosse negli anni dalla rete di Libera e dai familiari: solo per citarne alcune di queste, il diritto al nome e il diritto alla verità, la rimozione del limite temporale per essere considerate vittime, l’equiparazione legislativa tra le diverse categorie di vittime.

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In sintesi una articolata richiesta di interventi normativi utili ad incardinare – come era stato riportato nel documento – “un percorso di civiltà, di risposta al danno subito ma anche di valorizzazione della “ricucitura” dello strappo che solo una comunità solidale può compiere”.

Dopo tutti questi anni, i familiari tornano a fare sentire la loro voce e questa volta direttamente in Senato, grazie alla profonda sensibilità di chi ha accompagnato molte e molti di loro nei tribunali, nelle prefetture e nei ministeri per avere il riconoscimento dello status di vittime per i propri cari uccisi dalla violenza criminale.

L’avvocato Enza Rando ha promosso questo momento di incontro per riprendere il percorso iniziato nel febbraio 2020 e poi interrottosi con la pandemia. Dopo una lunga militanza in Libera e prima ancora in Avviso Pubblico, diventata senatrice della Repubblica, oggi cerca di portare avanti importanti battaglie nel nome dell’antimafia direttamente dentro le aule parlamentari.

A volere e condividere questo importante appuntamento Libera che, nel trentennale della sua fondazione, rilancia l’impegno silenzioso e costante al fianco di quanti hanno traversie e difficoltà dopo l’uccisione dei propri cari per mano della violenza mafiosa. A prendere la parola in rappresentanza di Libera saranno don Luigi Ciotti e Daniela Marcone. Sono previsti inoltre ulteriori interventi di autorità e studiosi come si può evincere dalla locandina che pubblichiamo.

L’appuntamento è quindi per mercoledì prossimo 20 gennaio, quando alle ore 14.30 in Senato inizierà il convegno denominato “Diritto alla verità e vittime innocenti di mafia. Tra memoria e diritti mancati”.

Sarà possibile seguire l’evento online, in diretta streaming su webtv.senato.it e sul canale Youtube del Senato della Repubblica.

Lorenzo Frigerio

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Mercoledì in Senato i familiari delle vittime di mafia

(AGI) – Roma, 20 gen. – Mercoledì 22 gennaio 2025 alle ore 14:30 presso la Sala Zuccari del Senato avrà luogo il convegno ‘Diritto alla verità e vittime innocenti di mafia. Tra memoria e diritti mancati’, organizzato su iniziativa della senatrice Enza Rando, responsabile della lotta alla mafia nella segreteria nazionale del Partito Democratico e componente della commissione bicamerale antimafia.

Oltre alla senatrice, interverranno don Luigi Ciotti, presidente di Libera contro le Mafie, la deputata Chiara Colosimo, presidente della commissione antimafia, Giovanni Roberto Conti, magistrato della Corte di Cassazione, Franca Maria Rita Imbergamo, sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Daniela Marcone, referente nazionale memoria per Libera contro le Mafie e Ilaria Moroni, coordinatrice della Rete archivi ‘Per non dimenticare’.

Il Senato accoglierà numerose famiglie delle vittime innocenti della criminalità organizzata per ragionare insieme sui percorsi futuri per continuare a fare memoria, promulgare sempre più cultura della legalità e assicurare il diritto alla verità e alla giustizia per tutte e tutti. Lo rende noto l’ufficio stampa del gruppo Pd al Senato.

“Il diritto alla verità – ha detto la senatrice Rando – dovrebbe essere sancito dalla Costituzione: quello di mercoledì dovrà essere un primo passo in questa direzione. È ora che politica e istituzioni si assumano la responsabilità di guardare negli occhi le persone care a chi ha perso la vita per mano delle mafie, e fare propria la loro lotta per giungere a verità e giustizia”.

Fonte: AGI, Agenzia Italia






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