La serie di Resident Evil va avanti dall’ormai lontano 1996 e continua ad essere ancora oggi tra le più amate e seguite dagli appassionati. Il franchise targato Capcom ha fatto la storia dei videogiochi ed ha regalato ai fan tantissimi momenti impossibili da dimenticare.
In particolare vi citiamo 3 momenti memorabili di Resident Evil che hanno caratterizzato la serie intera rendendola immortale agli occhi dei giocatori:
L’arrivo a Villa Spencer – Resident Evil
L‘originale Resident Evil si aprì con una scena che ha fatto subito la storia dei videogiochi: l’arrivo della Squadra Alpha della S.T.A.R.S. a Villa Spencer, una magione segreta nascosta nella foresta delle montagne Arklay presso Raccoon City (a tal proposito qual è lo scenario più iconico di Resident Evil tra la Villa e la Stazione di Polizia?). Il team di cui fanno parte i protagonisti Chris Redfield e Jill Valentine era stato inviato in una missione di salvataggio, alla ricerca dei compagni della Squadra Bravo, con i quali si erano persi i contatti nelle ore precedenti. Una volta atterrati, però, l’orrore si scatena subito agli occhi degli agenti: un branco di cani zombie uccide uno di loro costringendo i sopravvissuti alla fuga all’interno della villa, ignari del fatto che quel gigantesco edificio era dimora di altre mostruosità ancora più terribili. Pochi minuti dopo Chris e Jill fanno l’incontro con il loro primo zombie, intento a banchettare sul cadavere di un loro compagno dei Bravo che si gira poi con fare lento e sinistro mostrandosi in tutta la sua atrocità. E’ l’inizio di un gioco leggendario che scriverà importanti pagine di storia videoludica.
La distruzione di Raccoon City – Resident Evil 3: Nemesis
Dalla villa sperduta nelle montagne l’orrore si sposta in un’immaginaria cittadina del Midwest americano, Raccoon City, vittima di un’epidemia del terribile Virus-T dell’Umbrella Corporation che trasformerà tutti i suoi abitanti in non-morti. Raccoon City è stata al centro di più giochi nel corso degli anni, con Resident Evil 2 e Resident Evil 3 Nemesis i più iconici in tal senso. Il terzo capitolo in particolare ci permette di scoprire più a fondo la città esplorandone i quartieri e gli edifici più noti, ma in generale la città al centro dei primi giochi è diventata una delle location più simboliche del mondo videoludico. Difficile dunque restare impassibile davanti all’epilogo di Resident Evil 3, con Raccoon City che viene completamente rasa al suolo da un attacco nucleare deciso dal governo americano per porre fine alla tragedia ed eliminare ogni traccia del virus. Un momento che fa venire i brividi lasciando un segno profondo nei giocatori.
L’assedio al villaggio – Resident Evil 4
Resident Evil 4 stravolge tutto e dà inizio a un nuovo corso della serie, abbandonando il gameplay classico da puro Survival Horror per abbracciare maggiormente l’azione, con una giocabilità completamente rinnovata e un nuovo sistema di inquadrature più moderno. Nonostante i drastici cambiamenti, Resident Evil 4 è passato alla storia come un capolavoro significativo per l’evoluzione non solo della serie ma anche degli Action/Adventure in terza persona, e subito dai suoi primi minuti ha dimostrato di che pasta era fatto. L’arrivo di Leon S. Kennedy nello sperduto villaggio spagnolo di El Pueblo si apre con uno dei momenti più intensi dell’intera saga: un assedio in piena regola portato avanti dai suoi abitanti, pazzi assassini sotto il controllo del parassita Las Plagas pronti a massacrare qualunque straniero. Leon si ritrova accerchiato da un’ondata apparentemente interminabile di contadini e costretto a rifugiarsi nelle capanne circostanti combattendo ed al tempo stesso fuggendo dal loro assalto. Una lotta per la sopravvivenza che si fa ancora più disperata con l’entrata in scena di un folle incappucciato armato di motosega, dalla resistenza sovraumana. L’assedio termina con il rintocco della campana di una chiesa vicina, che porta gli abitanti ad abbandonare il combattimento e raggiungere il loro leader, Lord Saddler. A un confuso Leon non resta che esclamare una delle frasi più celebri e surreali della serie: “Where’s everyone going, bingo?“.
Bonus: Chris e il macigno – Resident Evil 5
C’è un momento molto particolare e assurdo di Resident Evil 5 diventato poi un vero e proprio meme tra i fan della serie: Chris Redfield che, nel pieno dello scontro finale con un mutato Albert Wesker all’interno di un vulcano attivo, prende a pugni un gigantesco macigno per creare un ponte sulla lava per la sua partner Sheva Alomar. Il quinto capitolo, molto più votato all’azione rispetto ai predecessori, fu costellato da momenti e situazioni sopra le righe che hanno sempre creato una spaccatura tra i fan, ma vedere Chris (ora caratterizzato come un soldato tutto d’un pezzo dai muscoli ipertrofici) prendere letteralmente a cazzotti un macigno almeno tre volte più grosso di lui è diventato fonte di ilarità tra gli appassionati di Resident Evil che ancora oggi citano questa situazione come una delle più folli mai proposte dalla serie. Seppur per i motivi sbagliati, questa sequenza è comunque diventata una delle più iconiche della serie, al punto da venire citata in maniera del tutto inaspettata persino da Karl Heisenberg in Resident Evil Village. E chissà se nell’eventuale remake di Resident Evil 5 troverà spazio un momento così ridicolo ma per questo così indimenticabile.
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