Ci vuole il private equity per sviluppare l’aerospazio in Italia

I nuovi indirizzi del governo in materia spaziale e aerospaziale segnano un momento di svolta per un settore strategico, spesso sottovalutato nella pianificazione delle politiche industriali nazionali.

Finalmente si riconosce l’importanza di sostenere gli investitori, sia privati sia pubblici, per stimolare un ecosistema imprenditoriale più dinamico e competitivo. Se negli ultimi anni si è molto investito nel venture capital, nei programmi di accelerazione e incubazione per le startup, ora il focus si sposta su una sfida cruciale: il sostegno alle pmi attraverso strumenti di private equity.

Il ruolo delle pmi nell’ecosistema aerospaziale italiano

L’ecosistema aerospaziale italiano è un settore complesso e diversificato. Secondo il rapporto Sace 2024, il 66% delle aziende del comparto è costituito da pmi, mentre il restante 34% è composto da startup. Mentre le startup sono fondamentali per innovare e spingere nuove tecnologie, la vera spina dorsale del settore è rappresentata dalle pmi.

Nonostante ciò, il sistema italiano continua a soffrire di una cronica frammentazione. Molte pmi operano in maniera indipendente, con poche connessioni con le altre realtà della filiera o con i mercati internazionali. Senza un sostegno strutturale alla supply chain e un approccio di filiera integrato, queste imprese rischiano di perdere competitività, con gravi ripercussioni sull’intero comparto.

Il private equity come leva per superare le criticità 

Il private equity può essere la leva per superare queste criticità, offrendo capitali e competenze per supportare la crescita delle imprese più promettenti. L’intermediazione bancaria, che ha dominato il panorama finanziario italiano, non è più sufficiente per affrontare le sfide globali.

Strumenti come i corporate bond, anche di piccole dimensioni, e i basket bond di filiera – regionali o multiregionali – rappresentano opportunità concrete per ampliare le opzioni finanziarie disponibili per le pmi.

I basket bond, in particolare, possono giocare un ruolo strategico nel settore aerospaziale, permettendo alle imprese di accedere a risorse finanziarie condivise e di rafforzare le loro connessioni all’interno della filiera produttiva.

Parallelamente, è fondamentale promuovere strumenti di co-finanziamento e modelli di investimento strutturati che facilitino l’aggregazione delle pmi. Le aggregazioni, attraverso consorzi, cluster regionali o partnership strategiche con grandi aziende, possono consentire alle imprese di superare le proprie limitazioni dimensionali e accedere a capitali più consistenti.

L’attenzione sulle startup 

Negli ultimi anni, l’attenzione mediatica e politica si è concentrata sulle startup e sull’early stage, spinta dalla narrativa dell’innovazione e del disruptive thinking.

Questo approccio ha avuto il merito di generare entusiasmo e attrarre nuovi investitori nel settore, ma ha spesso trascurato la realtà delle pmi, che costituiscono il cuore pulsante dell’industria aerospaziale. Le startup sono indubbiamente un elemento fondamentale per rinnovare il panorama tecnologico, ma non possono essere viste come l’unica chiave di sviluppo.

Il rafforzamento della supply chain 

Un altro aspetto fondamentale è il rafforzamento della supply chain. Senza un supporto strutturale alla filiera produttiva, le imprese rischiano di perdere la capacità di rispondere alle sfide del mercato globale. La creazione di cluster regionali o multiregionali, in grado di integrare le competenze delle pmi con quelle delle grandi aziende, può rappresentare una soluzione efficace per migliorare la competitività dell’intero comparto.

I nuovi indirizzi del governo rappresentano un passo importante nella giusta direzione, ma il lavoro da fare è ancora lungo.

La crescita del settore aerospaziale italiano richiede un approccio integrato, che combini il supporto finanziario con politiche industriali innovative e una visione strategica a lungo termine. È necessario andare oltre le logiche di breve periodo e investire nella costruzione di un ecosistema imprenditoriale capace di generare valore aggiunto per l’intero Paese.

Il futuro del settore aerospaziale 

In conclusione, il futuro del settore aerospaziale italiano passa attraverso il rafforzamento delle pmi, la promozione di strumenti finanziari innovativi e il superamento della frammentazione industriale. Solo così sarà possibile trasformare il potenziale del comparto in una realtà concreta, capace di competere su scala globale e di diventare un motore di crescita per l’Italia. (riproduzione riservata)

*PhD Sda Bocconi School of Management

**Private Equity Investor