Pianese-Pescara 3-2, Delfino ko tra proteste, espulsioni e grosse polemiche: cronaca, tabellino e voti

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Il Pescara torna da Piancastagnaio, in provincia di Siena, livido di rabbia e con un pugno di mosche in mano al termine di una partita incredibile. La Pianese ha vinto 3-2, dopo 90 minuti più recupero da film horror, comunque la vogliate vedere. Toscani avanti 2-0, con prima rete viziata da fuorigioco a far scatebnare le vibranti proteste pescaresi che portano all’espulsione di Baldini e del suo vice, poi nella ripresa la remuntada biancazzurra castrata al minuto 88 dalla rete decisiva del neo entrato Frey. Doccia gelata per un Pescara che, al netto delle polemiche arbitrali, non riesce più a vincere..

Per il Delfino era la prima di due trasferte consecutive a far da prologo alla Partitissima dell’Adriatico contro l’Entella capolista di inizio febbraio, a mercato ormai prossimo alla chiusura.

Per il calcio di inizio, stante l’emergenza rossa in difesa (assenti Pellacani, Moruzzi, ambedue squalificati, Crialese, infortunato e in panchina solo per onor di firma, e Mulè, che oggi diventerà un giocatore del Trapani e sarà sostituito da quel Lancini del Novara che in mattinata è atteso a Pescara per visite mediche e firma del contratto), c’è stato l’esordio di Letizia come terzino mancino. Staver centrale a far coppia con capitan Brosco l’altra scelta obbligata nella retroguardia. In avanti riecco il tridente Merola-Toinin-Cangiano, supportato dal centrocampo cosiddetto titolare (Valzania, Squizzato, Dagasso). Nella Pianese, da qualche settimana orfana dall’allenatore pescarese Fabio Prosperi, sostituito da quell’Alessandro Formisano che ad inizio stagione alla guida del Perugia bloccò il Pescara all’Adriatico sullo 0-0, velleità offensive affidate al figlio d’arte Mignani (suo papà è l’allenatore del cesena), colui che all’andata sbloccò la partita dopo 1′. Alla fine vinse in pieno recupero e grazie ad un autogol il Pescara, con la matricola toscana però in 10 da metà ripresa.

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Avvio pescarese di personalità. Al 6′ Tonin, ottimamente imbeccato da Letizia, ha trovato solo l’esterno della rete da posizione ottima, benchè defilata. Subito dopo altre buone chance per Merola (calcia debolmente e centralmente dal cuore dell’area di rigore) e Valzania (in ritardo di un soffio con l’appuntamento col gol), che pur non concretizzate hanno confermato il predominio territoriale totale dei biancazzurri. Il Pescara in realtà ha reclamato anche un penalty per un fallo di mano galeotto nell’area toscana, ma per il direttore di gare non c’erano gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. l 21′, però, è servito un super Plizzari per sbarrare la via della rete a Da Pozzo, che si era prodotto in un bello slalom senza alla fine riuscire a scavalcare l’estremo abruzzese per il vantaggio a sorpresa dei suoi. E’ però il preludio al gol toscano che arriva al 25′: Mignani in sospetta posizione di fuorigioco sbuca alle spalle di Brosco e batte Plizzari tra le proteste pescaresi che producono solo l’espulsione di Nardini, il vice di Baldini, e non l’annullamento della rete. Lo stesso Baldini è stato poi espulso al 31′, per la plateale protesta consistita nell’aver mostrato con il telefonino al quarto uomo (Dini di Città di Castello) le immagini della rete toscana. Al 38 la doccia gelata: un liscio di Staver in piena area di rigore fornisce a Proietto la palla del 2-0 che il giocatore toscano non spreca. 2-0 a sorpresa e gara segnata. Nel finale di tempo un’occasione per parte (Mastropiero e Brosco) ma il risultato non cambia più nonostante ben 5 minuti di recupero: squadre negli spogliatoi sul risultato di 2-0.

Nella ripresa il Pescara è partito subito con Vergani e Crialese per Cangiano e Pierozzi. Letizia passa a destra in difesa, Tonin a sinistra in attacco: questi gli aggiustamenti tattici proposti dalla panchina biancazzurra. Il Pescara ha provato a riprendere in mano la partita, ma con poco costrutto almeno nei primi 10 minuti nei quali al netto del predominio territoriale non è corrisposta una vera pericolosità. E allora la panchina pescarese, poco prima di un nuovo miracolo di Plizzari, ha gettato nella mischia Meazzi e Ferraris per Squizzato e Tonin. La mossa giusta però è l’ingresso di Bentivegna, che al 63′ ha riaperto il match con un diagonale chirurgico. Poi serve di nuovo un super Plizzari ad abbassare la saracinesca su Mastropiero e a mantenere il Delfino ancora in partita e a consentirgli la chance del forcing finale. Che viene premiato dal pareggio di Dagasso al 75′ meritato. Non pago, il Delfino ha continuato ad attaccare alla ricerca della super remuntada, creando i presupposti più volte per il terzo gol e reclamando ancora invano un rigore per atterramento sospetto di Ferraris. Ma al minuto 88 la doccia gelata. Appena entrato Frey dagli sviluppi di un corner buca Plizzari per il 3-2 che manda agli archivi una sconfitta pesante da digerire al termine di una partita pazzesca. Da film noir

Il tabellino

Pianese-Pescara 3-2

PIANESE (3-4-2-1) Boer 6, Indragoli 6 (80′ Masetti 6), Polidori 6, Ercolani 6, Da Pozzo 6,5, Odje 6 (46′ Colombo 6,5), Proietto 6,5 (86 Frey 6,5), Nicoli 6, Simeoni 6, Mastropietro 6 (70′ Nardi 6), Mignani 6,5. A disp: Filippis, Reali, Falleni, Chesti, Spinosa, Barbetti, Pallante, Sorrentino. All. Formisano 6,5

PESCARA (4-3-3): Plizzari 7, Pierozzi 5,5 (46′ Crialese 6), Brosco 6, Staver 4.5, Letizia 6,5, Valzania 6, Squizzato 5,5 (57′ Meazzi 6), Dagasso 6,5, Merola 5 (61′ Bentivegna 6,5), Tonin 5,5 (57′ Ferraris 6,5), Cangiano 5,5 (46′ Vergani 6). A disp. Saio, Profeta, Giannini, Tunjov, De Marco, Saccomanni, Arena. All. Baldini 5

Arbitro: Stefano Milone della sezione di Taurianova 4,5

Note: ammoniti Odjer, Polidori, Colombo (Pi), Valzania, Meazzi (Pe)

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Espulsi 26′ Nardini (vice all. Pe) per proteste, 31′ Baldini (all. Pe) per proteste

Reti: 25′ Mignani (Pi), 38′ Proietto (Pi), 63′ Bentivegna (Pe), 75′ Dagasso (Pe), 88′ Frey (Pi)

Spettatori 910 per un incasso totale di euro 9.264

Recuperi 6’pt e 4’st



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