Mostra “Gratia Plena”, l’avvocato forlivese Francesco Minutillo deposita lettera del cardinale Pietro Parolin

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(Sesto Potere) – Modena, 20 gennaio 2025 – Colpo di scena durante l’udienza odierna presso il Tribunale di Modena, relativa all’opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento penale “per vilipendio della religione cattolica” legato alla mostra “Gratia Plena” dell’artista carpigiano Andrea Saltini allestita lo scorso marzo nella Chiesa di Sant’Ignazio a Carpi (sede del Museo Diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”) e in particolare con la contestazione di un’opera “Inri – San Longino”, che raffigurava un uomo chinato sul corpo di Gesù.

L’Avvocato forlivese Francesco Minutillo (nella foto in alto) alla guida di un comitato di fedeli aveva presentato un esposto in Procura a Modena per “vilipendio della religione cattolica”, per il quale però la Procura aveva chiesto l’archiviazione. Una richiesta respinta dal Giudice per le indagini preliminari che aveva rimandato il tutto al 20 gennaio all’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione, per decidere se la vicenda dovrà o meno avere un proseguo giudiziario.

E l’Avvocato forlivese Francesco Minutillo ha presentato oggi a sorpresa come prova una lettera del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, datata 23 aprile 2024, un documento che potrebbe aprire nuovi scenari sulla vicenda e che a parere dello stesso Minutillo farebbe emergere “per la prima volta la preoccupazione del Vaticano per l’effetto della mostra sulla comunità cattolica”. Una mostra che – viste le polemiche e vari episodi di cronaca: la tela imbrattata e l’artista aggredito – venne chiusa anzitempo ad aprile anziché a fine maggio.

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La lettera del Cardinale Parolin: preoccupazione e disappunto dal Vaticano

“Ci sono due passi nella lettera che riteniamo decisivi,” ha dichiarato l’Avvocato Francesco Minutillo. “Il primo evidenzia gli effetti dirompenti della mostra sui fedeli; scrive Parolin: ‘Tale esposizione, come mi è stato segnalato anche da altre parti, ha generato preoccupazione e disagio tra molti fedeli, suscitando un profondo senso di disorientamento e di disappunto.’ Questo passaggio, proveniente dal massimo vertice diplomatico vaticano, conferma uno degli elementi chiave della nostra posizione: la grave e diffusa offesa al sentimento religioso cattolico derivante dalle opere esposte.”

L’Avvocato Minutillo ha poi sottolineato un secondo passaggio della lettera: “Pur dispiaciuto e preoccupato, non ho trovato facile intervenire in simile situazione. Ho cercato di farlo ‘con compassione e riguardo per tutte le parti coinvolte’ e avendo di mira la pace e l’unità nella comunità dei fedeli, messe a prova da questa vicenda. Ho ricevuto notizia che la settimana scorsa la mostra è stata chiusa.”

“Per come la vedo io, la lettera lascia chiaramente intendere,” ha aggiunto l’Avvocato, “che il Cardinale Parolin sia intervenuto personalmente per invitare alla chiusura della mostra. Nel linguaggio sempre molto diplomatico e misurato delle alte sfere ecclesiastiche, le sue parole suggeriscono possibili pressioni interne, culminate con l’apprezzamento per la chiusura della mostra. Questo smentirebbe implicitamente l’operato dell’Arcivescovo Castellucci e soprattutto della Diocesi di Carpi, che aveva pubblicamente difeso l’evento e attribuito la chiusura a una decisione dell’artista Saltini per ragioni economiche legate alla sicurezza, dopo l’episodio dell’aggressione e del danneggiamento di un’opera. Tali circostanze, alla luce di questa lettera, appaiono sempre più da verificare, come richiesto sin dall’inizio, e ci impongono di indicare anche il Cardinale Parolin quale teste da esaminare nel corso delle indagini suppletive che abbiamo chiesto sulla vicenda.”

Registrazioni inedite.

“Oltre alla lettera,” continua l’Avvocato Minutillo, “abbiamo prodotto una registrazione audio inedita di due fedeli che, il giorno successivo all’apertura della mostra, avevano parlato a lungo con l’artista Andrea Saltini. In questa conversazione, l’artista avrebbe lasciato intendere la possibilità del carattere osceno di una delle opere più contestate, Longino. Una tesi che è poi sempre stata negata dall’artista nelle sue dichiarazioni successive.”

Le prove presentate oggi segnano un momento cruciale nel procedimento, sollevando dubbi sull’opportunità della mostra e sulla gestione dell’intera vicenda da parte della Curia di Modena. “Questa lettera squarcia il velo su quanto accaduto all’interno della Diocesi,” dichiara l’Avvocato Minutillo che ritiene: “L’operato dell’Arcivescovo Castellucci, in particolare dopo l’apertura della mostra, sembra essere stato smentito da una delle più alte cariche della gerarchia vaticana. Chiederemo di andare fino in fondo perché venga accertato se, a norma di codice, si possa parlare o no di vilipendio della fede cattolica. Ricordo che è in ballo la sensibilità religiosa di milioni di persone.”

Rinvio dell’udienza

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Durante l’udienza di oggi, il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Andrea Scarpa, ha deciso di rinviare la discussione al 3 marzo 2025, per riunire il procedimento con un altro fascicolo riguardante i medesimi fatti al fine di garantire una trattazione unitaria e approfondita della complessa vicenda.



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