MAPpresentare IL GARGANO mappe antiche nella Biblioteca francescana

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A San Marco in Lamis (FG) presso il Convento-Santuario di San Matteo – Biblioteca francescana provinciale ‘P. Antonio Fania’ ,dal 20 gennaio al 10 aprile negli orari di apertura della Biblioteca: lun-sab h 9-12 | 16-19; dom 16-19.

MOSTRA CARTOGRAFICA di mappe antiche originali dal ‘500 all’ ‘800 su: Magna Grecia, Regno di Napoli, Puglia, Provincia di Capitanata e Gargano.

PERCHÉ • per condividere il patrimonio documentario che rappresenta il territorio

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

• per guardare con speranza alla vita del mondo che verrà nel Giubileo 2025

• per costruire nuove rappresentazioni di prossimità

La Biblioteca francescana provinciale, presso il Convento di San Matteo a San Marco in Lamis (FG), espone una raccolta di antiche carte geografiche riguardanti la Magna Grecia, il Regno di Napoli, la Puglia, la Capitanata e il Gargano. Si tratta di esemplari originali tratti dalle principali opere dei più noti cartografi e incisori, quali: Gastaldi, Münster, Mercator, Ortelius, Janssonius, Bleau, Cellarius, Magini, Cassiano De Silva, Pacichelli, Zatta, Cassini, Rizzi-Zannoni, Marzolla, e tanti altri.

La preziosa documentazione permette di ripercorrere, a partire dalle rappresentazioni regionali, l’affascinante storia della cartografia; un viaggio di esplorazione nelle coordinate spazio-temporali del territorio nell’arco di cinque secoli di MAPpresentazioni che intende condurre all’esplorazione della Daunia, delle rappresentazioni cartografiche, delle tecniche a stampa, e dei suoi massimi protagonisti.

TARGHET. L’itinerario espositivo si rivolge a tutti ed è concepito per fornire indicazioni base su ogni mappa ed ogni mapmaker. Sono previsti approfondimenti specifici supportati dal materiale bibliografico disponibile in Biblioteca.

MODALITÀ. L’ingresso è gratuito per tutti, ma i gruppi numerosi e le scolaresche dovranno prenotare la visita e concordarla con la direzione della Biblioteca scrivendo a: bibliofrancescana@gmail.com.

OBIETTIVI. Il materiale in esposizione va ben al di là delle ovvie finalità storiografiche offerte dalle antiche rappresentazioni cartografiche, in ordine alla geografia, alla topografia e alla toponomastica, in special modo, della Capitanata e del Gargano.

Una mappa, infatti, pur non essendo il territorio ma solo, evidentemente, una sua rappresentazione convenzionale —o map-presentazione, come indicato dal titolo della mostra—, diventa occasione per riguardare e ripensare il nostro stare insieme, la nostra posizione nella rete di tutti quegli aspetti che fanno di un territorio uno spazio umano abitabile. Un territorio, per essere spazio abitabile, presuppone tessuti di interazioni tra ecosistemi, climi, lingue, culture, incontri, scambi, economie, rapporti, istituzioni, politiche (tutti fenomeni plurali non rappresentabili in una mappa) ma che forniscono quell’orizzonte comunitario, relazionale e storico agli spazi che, se ne sono privi, costituiscono dei non-luoghi, come teorizzava Marc Augé.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

La lettura della cartografica storica favorisce processi di astrazione e concettualizzazione simbolica per percepirsi, a partire da semplici coordinate geo-morfologicamente determinate, all’interno di complesse reti vive di spazi relazionali fluidi, permeabili, multiformi e pluridirezionali dove i confini, se esistono, sono solo convenzioni grafiche delle mappe bidimensionali.

“Noi dobbiamo avviare processi e non occupare spazi”, ricorda spesso papa Francesco, per privilegiare le azioni, le relazioni, che generano dinamiche nuove per abitare responsabilmente il nostro tempo e il nostro spazio.

PERCORSO. L’itinerario documentale percorre una cinquantina di mappe a partire dalle tracce della cartografia romana sopravvissute nella medievale Tabula Peutingeriana (Cod. Vindobonensis 324) con una replica su tela che riproduce l’intero rotolo di 6 metri.

– Prosegue con la cartografia a stampa del ‘500 passando da un esemplare autentico de La descriptione dela Puglia di Giacomo Gastaldi che è, in assoluto, la prima rappresentazione a stampa della regione (1567) raffrontata con le sue successive riedizioni nelle opere di Abraham Ortelius, sia nel Theatrum orbis terrarum con la Apuliae quae olim Iapygia. Nova Corographia (1585), che nell’epitome italiana Breve compendio del Theatro orteliano (1602). L’opera di Ortelius è attestata da altre celebri mappe, tra cui: Regni Neapolitani verissima (1579); Itala nam tellus Graecia Maior (1595). Dalla 10ª edizione del celebre Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura di Gerardo Mercatore è tratto l’esemplare Puglia piana (1630), più volte ristampato a partire dal 1589. In esposizione anche una bella riproduzione su tela dell’affresco Apulia Daunia di Ignazio Danti per la Galleria delle carte geografice nei Musei Vaticani (1580-85) e una replica fedele del Portolano 6 (1550) di Giorgio Sìderi detto Calapodà da Candia.

– Tra le carte del ‘600 spiccano le tavole originali di: Giovanni Magini: Capitanata olim Mesapiae e Terra d’Otranto olim Salentina (1620); Willelm e Joan Blaeu, tra cui: Capitanata, olim Messapiae (1640) e Regno di Napoli (1645); Joannes Jannsonius, quali: Itala nam tellus Graecia Maior erat (1652), Capitanata olim Mesapiae et Iapygiae pars (1638) tratte dall’Atlas Novus; Giovanni Montecalerio con la Descriptio chorographica omnium Provinciarum et Conventuum Capuccinorum (1649) e gli aggiornamenti Provincia Hydruntina (1712), Provincia Barii (1712), Provincia S. Angeli (1712) di Giovanni Battista de Cassine; Nicolas Sanson D’Abbeville con Royaume de Naples (1648); Philippus Cluverius con Picentes, Vestini etc. Campania, Apulia, Lucania, Brutii, etc. (1661); Philipp Briet La Principauté et la Capitanate (1649).

– Rappresentative della cartografia del ‘700 sono le incisioni di: Francisco Cassiano De Silva, in due diverse edizioni della sua Accuratissima e nuova delineazione del Regno di Napoli (1692 e 1734); Giovan Battista Pacichelli con tutte le carte e le vedute dei celebri volumi de Il Regno di Napoli in prospettiva diviso in dodeci provincie (1703); Jean-Baptis Nolin con Le Royaume de Naple divisé en ses douze provinces (1702); Domenico De Rossi con Provincia di Capitanata (1714); Christoph Cellarius con le 32 mappe dei due splendidi volumi Notitia Orbis Antiqui, sive Geographia Plenior (1731); Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, di cui si espongono i magnifici originali tratti dalla Carta Geografica della Sicilia Prima o sia Regno di Napoli (1769), Atlante Geografico del Regno di Napoli (1812) e il completo Atlante del Regno di Napoli ridotto in sei fogli (1815); Francesco Antonio Righini, con la Tabula topographica omnium locorum et conventuum Provinciae S. Angeli Ordinis Minorum Conventualium (1771-7); Gilles Robert de Vaugondy con Imperium Caroli Magni Occidentis Imperatoris (1757-90); Jean-Baptiste Bourguignon d’Anville con Orbis Romani Pars Occidentalis (1783); Antonio Zatta con La Capitanata tratta dalle carte di Sig. Rizzi Zannoni (1783); Franz Joseph Reilly-Anton Büsching et al. con le mappe austriache Der Neapolitanischen Landschaft Capitanata (1791-5); Vincenzo Pazzini Carli con le due mappe: Parte Occidentale e Parte Orientale del Regno di Napoli (1789); Thomas Salmon con Carta Geografica del Regno di Napoli (1761); Edme Mentelle con Royaume de Naple (1779); Rigobert Bonne con due analoghe Partie Septentrionale du Royaume de Naple (1787 e 1792); Giovanni Maria Cassini con La Capitanata e la Terra di Bari (1792).

– Tra gli esempi di cartografia dell’ ‘800, in aggiunta alle già ricordate mappe di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, si annoverano: Henry Teesdale con una South Italy (1831-4); Matteo Fraccacreta con con Utraque Sicilia vetus (1828); Benedetto Marzolla con Italia Antica (1847) e Provincia di Capitanata (1851); Gabriello De Sanctis con Provincia di Capitanata (1844); Attilio Zucccagni Orlandini con Provincia di Capitanata (1844); e diverse altre ancora.

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Agricoltura

 

In Appendice alcune mappe della Terra Santa, tra cui Situs Terrae Promissionis S.S. Bibliorum intelligentiam exacte aperiens per Chr. Adrichom tratta dall’Atlas Novus, sive descriptio geographica orbis terrarum di Mercator – Hondius (1638); Tabula Geographica Terræ Sanctæ (1717) di Jacques Bonfrère, tratta da Kanaan en d’Omleggende Landen: vertoont in en Woordenboek.

Patrocini Regione Puglia (richiesto)

Provincia di Foggia (richiesto)

Ente Parco Nazionale del Gargano (richiesto)

Provincia di San Michele Arcangelo dei Frati Minori di Puglia e Molise

Polo Bibliografico della Puglia

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Città di San Marco in Lamis

Partners Gaetano Zipeto, Francesco Pio e Pio Luigi Miscio, Luigi Russo, Vito De Pinto



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