Carnevale a Venezia, prezzi già raddoppiati: ecco quanto costa una camera in albergo

Più di otto milioni per un albergo a ridosso del centro di Mestre. È l’hotel Alexander di via Forte Marghera il cui annuncio di vendita è comparso qualche giorno fa su Immobiliare.it (pubblicato dall’agenzia immobiliare veneziana House Deal Consulting) accompagnato da una quarantina di foto: le inconfondibili poltroncine azzurre attorniate da piante tropicali nella hall, così come il pavimento in marmo, sono ora in attesa di un acquirente. Costruito nel 1985 dalla famiglia Camerini, l’albergo è stato interamente restaurato in tempi recentissimi. Dopo la morte dello storico titolare infatti, le figlie hanno preso in mano la gestione della struttura e avviato un maxi-progetto di rinnovamento. L’hotel non sarebbe infatti stato messo sul mercato per ragioni legate ad un calo delle prenotazioni o ad una mancanza di clientela. Sviluppato su sei piani, le 75 camere, 20 box auto privati e otto posti in parcheggio comune e un giardino privato, come si legge nell’annuncio «rendono l’hotel una straordinaria opportunità di investimento»: anche perché il prezzo viene dichiarato trattabile.

Prezzi anche doppi

Intanto gli alberghi già si preparano per il Carnevale con i prezzi delle camere anche doppi rispetto ad oggi. Gli esempi non mancano. Per una matrimoniale superior, in pieno gennaio, si spendono 177 euro a notte all’hotel Antiche Figure, un tre stelle affacciato sul Canal Grande di fronte la stazione. Per la stessa camera, nel primo weekend di marzo, il prezzo sarà di 338 euro. E la prenotazione è per minimo due notti. L’Albergo San Marco, dietro le Procuratie Vecchie, ha prezzi che variano dai 280 euro a notte per la suite king, in bassa stagione, ai 453 della doppia. E nei grandi alberghi di lusso, come il Danieli, si può arrivare a spendere più di seimila euro.

L’ammontare dei rincari

Il valzer di numeri e cifre sta a significare che è già partita la corsa alle prenotazioni per il periodo di Carnevale nelle strutture ricettive veneziane. Già adesso, infatti, spulciando nei vari portali di prenotazione gli aumenti spaziano dal 25/30 per cento fino a sfiorare l’80/90 se si prendono a esempio due periodi: questo weekend (18-19 gennaio) e il fine settimana che precede il martedì grasso. Alcuni esempi: l’hotel U-Visionary, novità 4 stelle superior in Lista di Spagna, ha aperto le prenotazioni al pubblico giovedì dopo un attento restauro e propone uno stile che coniuga dettagli orientali con il gusto occidentale: qui una camera doppia, per una notte, in bassa stagione costa 206 euro per poi balzare l’1 marzo a 278 (+34 per cento). Ma c’è anche chi punta in alto: all’Hilton Mulino Stucky sono già andate a ruba, per Carnevale, le soluzioni più economiche mentre rimane la suite Presidential Molino (prezzo base circa 4 mila euro). La stessa, in gennaio, costa 3.200 euro a notte, con un aumento del 26 per cento.

Federalberghi: «Aumenti nella norma»

I prezzi sono più contenuti a Mestre: l’hotel Hilton di San Giuliano propone per questo fine settimana una camera doppia a partire da 100 euro e la stessa è in vendita, l’1 marzo, a 212, più del doppio. In centro il Best Western, di fronte la stazione, permette di soggiornare in una camera matrimoniale a 151 euro a notte per poi alzare la tariffa a 269 (+78 per cento). Che visitare la città in periodi di scarsa affluenza costi meno è un po’ il segreto di Pulcinella e secondo Salvatore Pisani, presidente Confindustria Federalberghi Venezia, gli aumenti sono comunque nella norma: «I prezzi sono in linea con il mercato, più cresce la domanda più aumenta la tariffa. Per il momento però è ancora presto per le valutazioni: le prenotazioni per Carnevale giungono un po’ all’ultimo minuto».

Durante le feste occupazione e ricavi cresciuti del 5 per cento

La stagione infatti si aprirà ufficialmente attorno a San Valentino con il primo evento della manifestazione. Intanto l’associazione di categoria diffonde i dati sulle festività appena trascorse: dal 22 dicembre al 6 gennaio l’occupazione e il ricavo medio/camera sono stati superiori del 5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.

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