Autonomia, la Consulta dichiara inammissibile il quesito referendario. Le dichiarazioni del Pd e della Lega | Bellunopress

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Camani (Pd): “Ennesimo pronunciamento della Corte: la legge Calderoli non esiste più. Zaia dove vuole andare avanti?”

Zaia, Lega: “Pronunciamento che chiarisce ogni dubbio. Ora è il momento del dialogo per guardare avanti e lavorare insieme per l’autonomia”

Andrea De Bernardin, Liga Veneta/Lega: “la Corte Costituzionale ritiene inammissibile la proposta della Sinistra relativa a chiedere l’abrogazione della Legge Calderol” sull’Autonomia Differenziata.

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Vanessa Camani – Consigliera regionale

“Il pronunciamento della Consulta, che non ammette il quesito referendario per l’abrogazione della legge Calderoli, va in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e che ora viene definitivamente archiviato. C’è da chiedersi, di fronte ad uno Zaia che continua a dire di voler andare avanti, dove davvero voglia procedere. Evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: è ora di smettere di prendere in giro i veneti e di raccontare una storia fuori dalla realtà”.

Lo dice la capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Veneto, Vanessa Camani.

“Per decenni Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare lo spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito democratico intende mettere in campo. In particolare è necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

 

Andrea De Bernardin, segretario provinciale Lega

La Lega della Provincia di Belluno esprime grande soddisfazione a seguito della notizia sulla decisione della Corte Costituzionale che ritiene inammissibile la proposta della Sinistra relativa a chiedere l’abrogazione della Legge “Calderoli” sull’Autonomia Differenziata.

Spero che intimamente anche i Sostenitori veneti del PD e degli altri Partiti di Sinistra siano contenti. Altrimenti davvero non riesco a capire come possa essere possibile per un Veneto chiedere l’affossamento di una Legge che vuole tutelare il nostro territorio. Andrea De

Lo dichiara Andrea De Bernardin Segretario Provinciale Liga Veneta/Lega

 

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Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto

“Per la seconda volta, la Corte Costituzionale conferma tutta la propria autorevolezza sulla questione dell’autonomia. La prima volta con la sentenza relativa al ricorso contro la Legge Calderoli, in cui ha analizzato il merito della legge, fornendo alcune indicazioni per apportare correttivi, pur confermandone la piena legittimità. Oggi, con questa nuova sentenza, la Consulta mette fine alla vicenda referendaria con l’assoluta imparzialità che deve esserle propria. Questo pronunciamento contribuisce a chiarire ogni dubbio sul percorso dell’autonomia, che continuerà a svilupparsi nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di Unità nazionale, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia che è stato riconosciuto non ammissibile il quesito referendario per l’abrogazione della Legge dell’autonomia differenziata.

“Questa sentenza – prosegue il Governatore – ci consente di lavorare con maggiore serenità e auspico che diventi un’occasione per avviare un dialogo costruttivo e porre fine agli scontri. La Corte, infatti, ha definitivamente chiuso il capitolo delle dispute referendarie, permettendo di guardare al futuro con maggiore fiducia e determinazione. Ora, verso l’autonomia differenziata è necessario premere il piede sull’acceleratore per una stagione di novità ed efficienza per il Paese. Per quanto ci riguarda, come Veneto, il lavoro non è mai smesso nella certezza e la consapevolezza che le nostre aspirazioni erano in piena aderenza con la Carta fondamentale della Repubblica. Ora continueremo con ancora più slancio per questa riforma che sarà utile non a qualche regione ma a tutte. Il Veneto ne è certo ed è pronto a proporsi come modello, sulla scorta delle esperienze e degli studi portati a termine fino ad oggi. Questo è il momento di guardare avanti con maggiore serenità in un percorso fondato sul dialogo”.

 





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