Apre la prima Pink House dell’Umbria per persone LGBTQI+

L’Umbria ha la sua prima Pink House, la casa rifugio destinata alle persone LGBTQIA+ che hanno subito discriminazioni o violenze. Un progetto di Omphalos Perugia, sostenuto da un’ampia rete di soggetti, che ha visto la luce a Gualdo Tadino. Presenti all’inaugurazione il presidente di Omphalos Umbria, Stefano Bucaioni, il vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi, la senatrice del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli e il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti.

Che cos’è la Pink House di Gualdo Tadino

Il progetto della Pink House, spiega una nota dell’Omphalos, ha l’obiettivo di offrire un supporto materiale e psicologico a persone LGBTQIA+ a cui la propria famiglia di origine o la società hanno voltato le spalle e a cui serve un luogo sicuro dove essere loro stesse e riprendere controllo sulla propria vita.

È una struttura residenziale dove le persone LGBTQIA+ di tutte le età che hanno subito discriminazioni e violenze in famiglia o nella propria comunità di riferimento e che sono state costrette ad allontanarsi e ad abbandonare le proprie case e per questo hanno necessità di un sostegno e di un alloggio di emergenza. Giovani, adulti e anziani: omofobia e transfobia non fanno distinzioni d’età e se si abbattono su chi non può permettersi una vita indipendente, il rischio è l’abbandono e l’emarginazione.

Si tratta di un progetto nato grazie alla donazione privata di due appartamenti dove sono presenti otto posti letto. La Pink House è il frutto dell’impegno di Omphalos Perugia e della generosità di aziende, istituzioni e cittadini. Oltre al supporto del Comune di Gualdo Tadino, hanno contribuito tra gli altri il gruppo Amazon, Coop Centro Italia, la Proloco di Bettona.

Bori: “L’Umbria tra le prime regioni a dotarsi di una legge contro l’omolesbobitransfobia”

Entusiasta del progetto Tommaso Bori. “Un progetto unico per chi affronta esclusione o abbandono, offrendo accoglienza, supporto psicologico e nuove opportunità di indipendenza” ha scritto in un post su Facebook.

“La Regione Umbria – ha inoltre ricordato -, tra le prime in Italia con una legge contro l’omolesbobitransfobia, tornerà a finanziarla, perché una legge deve essere applicata per garantire diritti reali. Grazie a Omphalos per il vostro impegno trentennale e a tutti i partner che hanno reso possibile questo passo verso un’Umbria più inclusiva e giusta“.

Sarah Bistocchi ha definito la Pink House “una tappa del cammino” sul tema dei diritti, un percorso dove c’è ancora tanto da costruite perché “non siamo neanche arrivati. E finché ci sarà qualcuno, in questo Paese, che penserà che sono ben altri problemi della società, noi sapremo che abbiamo ancora molta strada da fare. La novità è che quella strada, d’ora in poi, a tutti i livelli, la faremo insieme, perché le Istituzioni che noi oggi rappresentiamo hanno il dovere di tutelare e promuovere i diritti, i bisogni, le esigenze di tutte e di tutti. Un percorso, che faremo all’insegna dei principi di accoglienza, civiltà, tolleranza, ripudiando ogni forma di violenza e di odio, e combattendo tutte le discriminazioni e tutti i pregiudizi“.

Pavanelli: “Oggi in Umbria un luogo di accoglienza senza barriere”

La senatrice Pavanelli ha sottolineato la fondamentale importanza che riveste la Pink House come presidio di accoglienza e supporto. “Grazie al grande lavoro dell’associazione promotrice Lgbti+ Omphalos, ma anche alla collaborazione tra associazioni, fondazioni, cooperative del territorio e, in generale, di tutta la comunità locale, oggi l’Umbria dispone di un luogo in grado di accogliere senza barriere chiunque avesse necessità di un rifugio sicuro in caso di emergenza” ha detto.

Pavanelli ha ricordato come “nonostante la nostra Costituzione parli di parità di diritti, sono ancora tante le disuguaglianze che possiamo toccare con mano“. In una società dove sul fronte dei diritti civili si prospettano ancora grandi sfide, la struttura di Gualdo Tadino “rappresenta un grande esempio virtuoso di una comunità resiliente che la politica ha il compito di tutelare e valorizzare” ha concluso.