Scuola, dal 21 gennaio aprono le iscrizioni: a Milano e provincia debuttano 15 nuovi corsi. Studenti in calo

C’è chi sa già di avere un posto assicurato, come i ragazzi che hanno superato, a dicembre, il test di ammissione ai due corsi della Manzoni (liceo linguistico e istituto tecnico economico comunali). E c’è chi è ancora indeciso sulla strada da intraprendere alle superiori e cercherà aiuto partecipando a uno dei rari open day rimasti (ci sono il 25 gennaio agli Istituti De Amicis e al Capac). È tempo di scelte per migliaia di famiglie lombarde: dal 21 gennaio al 10 febbraio si tengono le iscrizioni a tutti gli ordini di scuola, dall’infanzia alle superiori. Il nuovo anno scolastico 2025-26 vede varie novità: dal ritorno al voto in condotta all’introduzione del latino alle medie in via opzionale.

Ciò che non pare destinato a invertire la rotta, invece, è l’inverno demografico che sta svuotando le classi. In quattro anni scolastici, dal 2020/21 al 2024/25 si è verificato un calo di 35.788 alunni alle scuole primarie. Calcolando una media di 21 alunni per aula, si può dire che 1.704 classi in Lombardia siano state «cancellate». Le scuole dell’infanzia hanno visto invece una diminuzione di 10.460 alunni, le medie di 15 mila. Per le superiori un lieve aumento (1,2 per cento). 

Lo svuotamento delle classi ha provocato l’accorpamento di alcune scuole. Tra le superiori, la «fusione» dell’istituto Marignoni Polo con il Cavalieri. Guardando al primo ciclo, a Milano sono state accorpate quattro scuole tra primarie e medie, cinque in altri comuni (Inveruno, Cusago, Sesto San Giovanni, Pantigliate, Pieve Emanuele).

Calo demografico a parte, le novità che attendono i futuri iscritti riguardano soprattutto le medie e le superiori. Entrano a regime le nuove norme sulla condotta, divenute legge a settembre. Il voto numerico in condotta torna alle medie e, sia alle medie che alle superiori, con 5 arriverà la bocciatura. Un 6 comporterà il giudizio sospeso a giugno, con un elaborato critico da presentare a settembre su materie come cittadinanza e Costituzione, per evitare la bocciatura. Chi prenderà meno di 9 rischia anche di non ottenere il massimo dei crediti che concorrono al voto di maturità.

Restando alle superiori, sono 95 mila gli studenti lombardi di terza media chiamati alla scelta. L’anno scorso uno su due ha optato per un liceo, il 36% per un tecnico, il 14% per un professionale. Ma la percentuale degli itis potrebbe salire. Entra in vigore, infatti, la riforma «4+2» che accorcia la durata degli itis e dei professionali a 4 anni e permette di proseguire negli Its (Istituti tecnologici superiori), scuole ad alta specializzazione post diploma.

La scelta è varia: a Milano e provincia debuttano 15 nuovi corsi. Ora l’obiettivo è conquistare un posto nell’istituto desiderato. In caso di esuberi (che si verificano soprattutto agli scientifici e ai licei delle scienze umane), ogni scuola ha i propri criteri di accoglienza su cui pesano solitamente la media dei voti della pagella di seconda media e il consiglio orientativo dei professori. Ma ci sono eccezioni: il Volta ad esempio propone un test di orientamento che darà moltissimi punti in più in graduatoria (se positivo). Il Torricelli invece dà più punti a chi non è mai stato bocciato.

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