Quanto nevica ancora in Italia e nel mondo?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Le temperature sono sempre più alte e le precipitazioni nevose sempre più rare: sono calate del 2,7% negli ultimi 50 anni, secondo il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine. Il cambiamento climatico non risparmia neppure il turismo invernale: oltre 200 impianti di risalita sono dismessi in Italia e altri sopravvivono grazie a neve artificiale e denaro pubblico. Il punto in occasione della Giornata mondiale della neve

 

Gli amanti della montagna hanno l’impressione che nevichi sempre meno e l’ipotesi è confermata ogni anno dalla comunità scientifica. Ma non ovunque. Secondo il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, le precipitazioni nevose mondiali sono calate del 2,7% negli ultimi 50 anni. A farne le spese maggiori è l’emisfero boreale, dove risiede gran parte della popolazione mondiale. Fa eccezione il sud del Canada, ma per Italia ed Europa non ci sono buone notizie: i Paesi più colpiti sono proprio quelli a nord del tropico del Cancro. Considerando solo il 2023, l’osservatorio europeo Copernicus ha registrato un numero di giorni di neve inferiore alla media degli ultimi decenni e una riduzione di tutti i ghiacciai del continente. Sull’arco alpino le cose vanno peggio che altrove: 10% il volume perso in un solo anno. Il risultato è che le riserve idriche si riducono e le cause, secondo i ricercatori, sono in gran parte da attribuire al riscaldamento globale.

Microcredito

per le aziende

 

 

 

Neve in montagna

Il cambiamento climatico non risparmia il turismo invernale. Per sciare servono ogni anno quote più alte: la cosiddetta “quota neve”, ovvero l’altitudine più bassa a cui si registrano precipitazioni su una montagna, aumenta di circa 150-200 metri per ogni grado in più dovuto al surriscaldamento globale. Il risultato è che chiudono gli impianti di risalita: secondo Legambiente, in Italia, al momento sono 177 quelli temporaneamente chiusi e 93 quelli che aprono a singhiozzo. In generale, sono oltre 200 le strutture dismesse.
Eppure, Alpi e Appennini hanno ancora molto successo. Secondo l’Osservatorio del turismo montano, il fatturato del noleggio delle attrezzature, dei maestri di sci e degli impianti di risalita era in aumento nel 2024 e crescerà ancora nel 2025. Ma, per sopravvivere, oggi molte piste italiane impiegano la neve artificiale, che ha costi ambientali ed economici molti elevati, e oltre 200 impianti, secondo Legambiente, restano aperti grazie alle iniezioni di denaro pubblico.

Neve in città

La buona notizia, per gli amanti della neve, è che di tetti imbiancati se ne vedono ancora nelle città italiane. È responsabilità della cosiddetta Dama bianca, l’aria fredda che soffia anche a bassa quota, soprattutto nelle regioni adriatiche, provocando precipitazioni nevose. Ma non è più così frequente: a Milano, durante le feste natalizie, nevica a cadenza di nove anni: 2000, 2009 e 2018 le ultime occasioni. E, a Roma, per l’ultima vera e propria nevicata natalizia, bisogna tornare al 1943. I numeri non migliorano nel resto della stagione: nel 2023 il termometro, nel centro cittadino, non è mai sceso sotto lo zero.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link