«Le accogliamo con affetto». Gli sfollati tornano nelle case a Gaza

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Netanyahu: Un momento emozionante

In una conversazione con Gal Hirsch, responsabile del governo per il ritorno degli ostaggi, Netanyahu ha commentato: «Sappiamo tutti che hanno attraversato l’inferno: stanno passando dall’oscurità alla luce, stanno davvero uscendo dalla schiavitù per tornare alla libertà. Questo momento è stato raggiunto attraverso il sacrificio e il coraggio dei nostri eroici combattenti… questo è un grande momento, un momento emozionante. Un grande giorno».

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La gioia delle famiglie di Romi, Emily e Doron

Le Idf hanno pubblicato un filmato che mostra le famiglie degli ex ostaggi Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher che festeggiano nel momento in cui sono state consegnate alle truppe nella Striscia di Gaza.

 

 

Le tre donne liberate sono in Israele: primi controlli medici

Gli ostaggi Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher hanno attraversato il confine dalla Striscia di Gaza verso Israele, dopo 471 giorni di prigionia da parte di Hamas. Le forze speciali dell’IDF stanno scortando le tre donne in una struttura vicino al confine per i primi controlli medici e poi saranno trasportate in ospedale. 

Il portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, in una conferenza stampa, ha dichiarato:«Sono nelle nostre mani. Stanno tornando a casa”, ha affermato».

Le tre donne vengono portate in una struttura vicino al confine per un controllo iniziale, prima di essere trasportate in ospedale.

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Netanyahu: “Accogliamo con affetto le tre ragazze”

Il governo di Israele accoglie con affetto le tre donne liberate. Le loro famiglie sono state informate dalle autorità competenti che sono state rilasciate e sono tornate tra le nostre forze». Lo scrive l’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. «Il governo di Israele è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi e i dispersi. Sono state liberate Romi Gonen (24 anni), Emily Damari (28 anni), Doron Steinbrecher (31 anni). Il governo, insieme a tutte le forze di sicurezza, continuerà a sostenere le donne liberate e le loro famiglie», si legge nella nota.  

La Croce Rossa ha consegnato le tre rapite all’Idf a Gaza

La Croce Rossa ha consegnato all’Idf le tre rapite rilasciate da Hamas, Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher che, second un funzionario israeliano, citato dai media internazioni, «sono in buone condizioni»

Croce Rossa conferma: “Le tre ragazze sono in buone condizioni”

La Croce Rossa ha informato l’Idf che le tre rapite rilasciate, Romi Gonen, Emily Demari e Doron Steinbrecher, «sono in buone condizioni» 

Idf: “Le rapite sono con la Croce Rossa e viaggiano verso il punto di incontro”

I portavoce dell’Idf e dello Shin Bet confermano che la Croce Rossa ha riferito che Romi Gonen, Emily Demari e Doron Steinbracher sono state consegnate e che il convoglio si sta dirigendo verso il punto di incontro nella Striscia di Gaza 

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Consegnate alla Croce Rossa le tre donne ostaggio, lo conferma l’Idf

Le forze israeliane (Idf) precisano che la Croce Rossa sta procedendo con la consegna di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher alle truppe israeliane all’interno della Striscia di Gaza. 

Video sui social da Gaza mostrano gli ostaggi nelle auto

Le immagini rilanciate dai social da Gaza mostrano una folla enorme di persone mentre le tre giovani donne israeliane scendono dai pickup di Hamas e salgono sui mezzi della Croce Rossa. Le persone sono anche sui tettucci delle auto, molti sono armati. In una foto si vede una delle tre ragazze che guarda verso fuori.  

 

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Proteste e tensioni fuori dal carcere di Ofer, due arresti

Decine di manifestanti si sono radunati fuori dal carcere di Ofer per contestare il rilascio di detenuti palestinesi nel quadro dell’accordo per la tregua a Gaza. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet, precisando che due dimostranti sono stati fermati in scontri con gli agenti di Polizia.

Scholz, tregua a Gaza opportunità per coesistenza pacifica

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha accolto con favore l’entrata in vigore dell’accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La liberazione degli ostaggi israeliani «dovrebbe essere utilizzata come opportunità per uno sviluppo pacifico, una prospettiva in cui uno Stato palestinese possa coesistere pacificamente con Israele», ha detto alla stampa tedesca parlando a margine di un incontro a Schwalbach, in Assia. «Ovviamente ora dobbiamo garantire che molti aiuti umanitari arrivino a Gaza», ha aggiunto. 

Media, Croce Rossa ha preso in consegna Romi, Doren, Emily

 Secondo Channel 12 la Croce Rossa ha preso in consegna da Hamas i primi tre ostaggi israeliani liberati, le giovani Romi, Doren e Emily. 

Media, ex ostaggi, ‘il giorno del rilascio la paura più grande’

 «La paura più grande è stata il giorno del rilascio, quando abbiamo dovuto attraversare la folla a Gaza», hanno detto alcuni ex ostaggi liberati da Hamas durante la tregua di novembre 2023. Lo riferiscono i notiziari israeliani. Molti ex rapiti hanno descritto quel giorno come uno dei più difficili, nonostante la gioia per la liberazione.  

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Funzionari Israele confermano, ‘rilascio ostaggi iniziato’

 Funzionari israeliani hanno confermato che «il processo di rilascio degli ostaggi è iniziato». L’Idf ha autorizzato le madri delle rapite ad incontrarle nel complesso di accoglienza di Reem prima che siano portate in ospedale. 

Primi camion entrano a Gaza dal valico di Rafah

Camion con aiuti umanitari e autocisterne stanno entrando a Gaza dal valico di Rafah, che era chiuso da maggio. Lo ha constatato l’ANSA sul posto. 

Hamas: il numero dei morti a Gaza fino alla tregua è di 46.913

Dall’inizio della guerra all’inizio della tregua 46.913 persone sono state uccise a Gaza e 110.750 sono state ferite. Migliaia sono ancora classificate come disperse. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, che ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 14 persone e altre 25 sono rimaste ferite.

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«Su Gaza è scesa la quiete, i bombardamenti si sono fermati», lo riferiscono residenti della Striscia

«Su Gaza è scesa la quiete, i bombardamenti si sono fermati», lo riferiscono residenti della Striscia all’Ansa.

Israele, la tregua entra in vigore alle 10:15

Israele ha annunciato che il cessate il fuoco con Hamas entrerà in vigore alle 11:15 ora locale (le 10:15 in Italia).  L’annuncio dell’inizio della tregua è giunto dall’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, quasi tre ore più tardi rispetto all’orario previsto inizialmente (le 8:30 ora locale, le 7:30 in Italia). L’ufficio di Netanyahu aveva confermato pochi minuti prima di aver ricevuto la «lista degli ostaggi» che il movimento islamista palestinese avrebbe rilasciato domenica secondo i termini dell’accordo di tregua. Netanyahu aveva richiesto questa lista per iniziare ad attuare l’accordo negoziato con l’aiuto di Qatar, Stati Uniti ed Egitto.

Fonti egiziane: oggi Israele rilascerà 90 donne palestinesi

«Hamas consegna ufficialmente ai mediatori i nomi delle tre prigioniere israeliane che saranno rilasciate oggi», ha confermato una fonte qualificata egiziana al Cairo, precisando che «le tre detenute sono tutte civili e, in cambio della loro liberazione, saranno rilasciate 90 donne palestinesi dalle prigioni israeliane».

 

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Israele conferma: ricevuta la lista degli ostaggi

Israele ha confermato di aver ricevuto la «lista degli ostaggi» che saranno rilasciati oggi.

A Gaza dispiegamento di migliaia di poliziotti

E’ iniziato in tutta la Striscia di Gaza il dispiegamento di migliaia di poliziotti, secondo un piano governativo, per mantenere l’ordine e la sicurezza: lo ha reso noto l’ufficio informazioni di Hamas, come riportano i media israeliani. I ministeri governativi nella Striscia di Gaza sono pronti a iniziare a operare, ha aggiunto Hamas.

Sono morte 13 persone nel raid

Il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza in seguito agli attacchi israeliani di questa mattina è salito a 13: lo riportano i media israeliani, che citano canali di Gaza. In precedenza, la Protezione civile di Gaza – espressione di Hamas – aveva comunicato otto vittime. Altri cinque morti sono stati segnalati in seguito a un attacco dell’Esercito israeliano nell’area di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Dieci palestinesi uccisi nei raid

Sono dieci i palestinesi uccisi e 25 i feriti questa mattina a Gaza, nei raid lanciati dalle forze israeliane dopo le 8.30 (ora locale), l’ora in cui avrebbe dovuto entrare in vigore il cessate il fuoco, rendono noto fonti locali. Sei persone sono rimaste uccise nel quartiere di Al-Shaaf, a est di città di Gaza, tre nel nord della Striscia e una a Rafah.

I tre nomi degli ostaggi

Hamas ha dichiarato in un comunicato che oggi rilascerà gli ostaggi Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Lo scrive il Times of Israel.

 

Hamas: abbiamo mandato la lista. Israele conferma

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo ha inviato a Israele l’elenco richiesto degli ostaggi che saranno rilasciati oggi, secondo quanto riportano i media palestinesi, citati dal Times of Israel. Un funzionario israeliano ha confermato alla rete pubblica Kan che Hamas ha fornito l’elenco ai mediatori.

Tv, a Rafah pronti 2.000 camion di aiuti per Gaza

«2.000 camion che trasportano aiuti umanitari e merci sul lato egiziano del valico di Rafah si stanno preparando a entrare a Gaza»: lo scrive su X la tv pubblica egiziana Al Qaera precisando gli automezzi «trasportano cibo, vestiti, forniture mediche, tende, prodotti per l’igiene e altri articoli di prima necessità”.

 

Hamas: Israele riceverà «a breve» l’elenco previsto dei 33 ostaggi da liberare oggi

Israele riceverà «a breve» l’elenco previsto dei 3 ostaggi da liberare oggi: lo ha detto alla Afp un alto funzionario di Hamas.

Hamas: bilancio salito a 8 morti

Il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza provocati dagli attacchi israeliani di questa mattina è salito a otto, mentre i feriti sono oltre 25: lo ha annunciato la Protezione civile di Gaza, espressione di Hamas.

Hamas: tre morti negli attacchi israeliani a Gaza

La Protezione civile della Striscia di Gaza, espressione di Hamas, ha annunciato che tre persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite negli attacchi di questa mattina dell’esercito israeliano.

Idf: colpiti obiettivi terroristici a Gaza

L’esercito israeliano (Idf) «continua a operare e a colpire obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza. Poco fa, l’artiglieria e gli aerei dell’Idf hanno colpito una serie di obiettivi terroristici nel nord e nel centro di Gaza»: lo annuncia l’Idf su Telegram. L’esercito «rimane pronto alla difesa e all’offesa e non permetterà che venga arrecato alcun danno ai cittadini di Israele», conclude il comunicato.

Israele: non abbiamo ancora l’elenco degli ostaggi da rilasciare

«Hamas non sta rispettando i suoi impegni e, contrariamente all’accordo, i nomi dei (primi) ostaggi (che saranno liberati domenica) non sono stati trasmessi a Israele fino a questo momento»: lo ha detto il portavoce militare israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari.

 

Media: in corso raid israeliani nel nord di Gaza

Un giornalista dell’agenzia di stampa Afp riporta che sono in corso attacchi israeliani nel nord della Striscia di Gaza.

L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato che il cessate il fuoco a Gaza non è ancora «in vigore»

L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato che il cessate il fuoco a Gaza non è ancora «in vigore».

 

La tregua rinviata, ecco perché

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva «informato l’esercito che il cessate il fuoco che dovrebbe entrare in vigore alle 08:30 (ora locale, ndr) non inizierà fino a quando Israele non avrà la lista degli ostaggi che Hamas si è impegnato a fornire», secondo un comunicato. Hamas, da parte sua, aveva dichiarato in un comunicato di essere pienamente intenzionato a rispettare l’accordo, ma aveva riconosciuto un ritardo «nel fornire i nomi degli ostaggi da rilasciare»: «Per motivi tecnici sul terreno». L’accordo, raggiunto dai mediatori mercoledì, pochi giorni prima dell’insediamento del nuovo presidente americano Donald Trump, ha alimentato le speranze di una pace duratura nonostante l’ennesimo avvertimento di Netanyahu. ll premier, infatti, ha avvertito che l’accordo è «un cessate il fuoco temporaneo» e che il suo Paese mantiene «il diritto di riprendere la guerra se necessario e con il sostegno degli Stati Uniti». Secondo i termini dell’accordo, le ostilità devono cessare e 33 ostaggi israeliani devono essere rilasciati, in una prima fase distribuita su sei settimane. In cambio, Israele rilascerà 737 prigionieri palestinesi, secondo il ministero della Giustizia israeliano, mentre l’Egitto riferisce che «più di 1.890 prigionieri palestinesi» saranno rilasciati durante questa prima fase. Il governo israeliano ha annunciato che gli ostaggi saranno rilasciati domenica, senza specificare il numero e la data.

Idf: proseguiamo gli attacchi nella Striscia di Gaza

L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato che «continua a condurre attacchi nella Striscia di Gaza».

Media: la tregua a Gaza è stata ritardata

L’entrata in vigore di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, inizialmente prevista per oggi alle 8:30 ora locale (le 7:30 in Italia), è stata ritardata poiché Hamas non ha ancora presentato l’elenco degli ostaggi da rilasciare durante la giornata, come richiesto da Israele.

Israele ha iniziato a ritirarsi da Rafah a Gaza

I media che sostengono Hamas affermano che le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi da diverse aree della zona di conflitto, incluse Rafah a Gaza.

 

Israele: residenti Gaza non si avvicinino a zona cuscinetto

L’esercito israeliano ha intimato ai residenti di Gaza di non avvicinarsi ai propri militari o di muoversi verso la zona cuscinetto prima che il cessate il fuoco entri in vigore. «E’ per la vostra sicurezza», ha detto il portavoce militare Avichay Adraee su Telegram. «In questa fase, dirigersi verso la zona cuscinetto o spostarsi da sud a nord attraverso la valle di Gaza vi mette a rischio. Chiunque si diriga verso queste aree mette in pericolo se stesso».

Netanyahu: tregua non inizia senza lista ostaggi

Il premier israeliano Netanyahu ha detto che la tregua non inizierà se Israele non riceverà la lista degli ostaggi prevista dagli accordi. Hamas ammette un ritardo dovuto a “motivi tecnici”.

Idf: recuperato corpo ostaggio detenuto a Gaza dal 2014

L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver recuperato il corpo di un ostaggio detenuto a Gaza dal 2014.  «Ieri notte, durante un’operazione speciale dello Shin Bet (agenzia di sicurezza) e dell’Idf (esercito)… abbiamo riportato in Israele il corpo del combattente Golani Oron Shaul», ha dichiarato l’esercito in un comunicato.





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