Transizione 5.0 – Agevolazione fino al 100% (cumulabile con altre agevolazioni) – Retefin.it – CONSULENZA


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La Legge di Bilancio 2025 introduce una significativa novità per le aziende italiane: la possibilità di cumulare il Credito Transizione 5.0 con altri incentivi pubblici, senza superare il valore del bene agevolato. Questa opportunità, prima non consentita, rappresenta un importante passo avanti per favorire gli investimenti e l’innovazione nel tessuto imprenditoriale del paese.

Dettagli dell’agevolazione

Le aziende possono beneficiare di questa cumulabilità a condizione che gli investimenti siano avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Inoltre, è necessario che la certificazione ex post venga redatta e la comunicazione di completamento inviata entro il 28 febbraio 2026. Questo permette alle imprese di sfruttare al massimo gli incentivi disponibili, fino a coprire il totale valore del bene agevolato.

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Un’altra rilevante novità riguarda l’aliquota di agevolazione, che è stata aumentata al 45% per investimenti fino a 10 milioni di euro, rispetto al precedente limite di 2,5 milioni di euro. Questo ampliamento consente a un numero maggiore di aziende di accedere a benefici fiscali più consistenti.

Esempi pratici

Esempio Puglia: Un’azienda di piccole dimensioni del settore agroindustriale che acquista un macchinario può beneficiare di aiuti di Stato fino al 60% del valore del bene, grazie a bandi regionali, bandi MIMIT e il Credito di imposta ZES (Carta degli Aiuti 107.3.a). In aggiunta, può cumulare il Credito Transizione 5.0 fino al 45%. Tuttavia, in molti casi, sarà necessario ridurre il Credito Transizione 5.0 per non superare la soglia del 100% del valore del bene.

Esempio Emilia Romagna: Un’azienda di medie dimensioni del settore agroindustriale che acquista un macchinario può beneficiare di aiuti di Stato come il Contratto di Sviluppo Invitalia per il 40% del valore del bene. Inoltre, può cumulare il Credito Transizione 5.0 fino al 45%, ottenendo così un incentivo totale dell’85%, tra contributo a fondo perduto e credito di imposta.

Requisiti per l’agevolazione

Per beneficiare dell’agevolazione del Credito Transizione 5.0, le aziende devono rispettare una serie di requisiti specifici:

  1. Periodo di investimento: Gli investimenti devono essere avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025.
  2. Certificazione ex post: È necessario redigere una certificazione ex post che attesti il completamento dell’investimento. Questa certificazione deve essere inviata entro il 28 febbraio 2026.
  3. Comunicazione di completamento: Oltre alla certificazione, le aziende devono inviare una comunicazione di completamento dell’investimento entro la stessa data del 28 febbraio 2026.
  4. Cumulabilità con altri incentivi: Le aziende possono cumulare il Credito Transizione 5.0 con altri incentivi pubblici, a condizione che il totale degli aiuti non superi il valore del bene agevolato.
  5. Limite di investimento: L’aliquota di agevolazione del 45% si applica per investimenti fino a 10 milioni di euro. Investimenti superiori a questa cifra potrebbero non beneficiare della stessa aliquota.
  6. Non classificato come aiuto di Stato: Il Credito Transizione 5.0 non è considerato un aiuto di Stato e quindi non è soggetto a tassazione, il che aumenta l’effettivo beneficio per le aziende.

Limitazioni per le aziende

Sì, ci sono alcune limitazioni e condizioni che le aziende devono considerare per beneficiare del Credito Transizione 5.0:

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  1. Valore massimo del bene agevolato: L’agevolazione non può superare il valore del bene agevolato. Questo significa che, anche cumulando diversi incentivi, il totale degli aiuti non può eccedere il costo del bene.
  2. Settori ammissibili: Alcuni settori potrebbero essere esclusi o avere specifiche restrizioni. È importante verificare se il settore di appartenenza dell’azienda è ammissibile per l’agevolazione.
  3. Limiti temporali: Gli investimenti devono essere avviati e completati entro le date specificate (dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025) e la documentazione deve essere inviata entro il 28 febbraio 2026.
  4. Documentazione e certificazione: Le aziende devono fornire una certificazione ex post e una comunicazione di completamento per dimostrare che l’investimento è stato effettivamente realizzato.
  5. Aliquota di agevolazione: L’aliquota del 45% si applica solo per investimenti fino a 10 milioni di euro. Investimenti superiori potrebbero non beneficiare della stessa aliquota.
  6. Riduzione del Credito Transizione 5.0: In alcuni casi, potrebbe essere necessario ridurre il Credito Transizione 5.0 per non superare il 100% del valore del bene, soprattutto quando si cumulano altri incentivi.
  7. Normative regionali e nazionali: Le aziende devono rispettare sia le normative nazionali che quelle regionali relative agli aiuti di Stato e agli incentivi fiscali.

Queste limitazioni sono importanti per garantire che l’agevolazione sia utilizzata correttamente e che le aziende possano trarre il massimo beneficio senza incorrere in sanzioni o problemi legali.

In conclusione, la cumulabilità del Credito Transizione 5.0 con altri incentivi pubblici rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende italiane, favorendo investimenti significativi e contribuendo alla crescita e all’innovazione del settore industriale





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