Nel weekend a Milano tiene banco la moda con la Fashion Week Men’s, che animerà la città fino al 21 gennaio

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La Fashion Week Men’s accenderà Milano fino al 21 gennaio

Questa settimana Milano si mette in ghingheri per la Fashion Week Men’s, che animerà la città sino al 21 gennaio: per entrare nel vivo dell’eleganza, mostre dedicate a chi ha fatto la storia della moda e spettacoli in grande stile. Nel weekend non mancano poi tante occasioni per esplorare nuove officine creative e ascoltare musica straordinaria. Ecco tutti i principali appuntamenti del fine settimana meneghino segnalati da YesMilano.

Elio Fiorucci

La città celebra, come detto, l’eleganza maschile con la Milano Fashion Week Men’s. Tra sfilate esclusive ed eventi glamour riservati ai vip, anche chi non appartiene al mondo dell’haute couture può cogliere l’occasione per conoscere più da vicino questo universo scintillante.

Personaggio insigne nel campo della moda, ma anche imprenditore eccezionale, è Elio FIorucci, cui Triennale dedica l’omonima personale aperta al pubblico fino al 16 marzo. Lo stilista milanese negli anni Sessanta diede pronta risposta all’esuberanza delle nuove generazioni, che indossando le sue creazioni rivendicavano spensieratezza e audacia rivoluzionarie (si veda altro articolo di BeBeez).

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La mostra esplora le dimensioni creative di Elio Fiorucci (Milano, 1935-2015), designer, cool hunter e imprenditore. Il suo marchio, a partire dagli anni Sessanta, ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia. I suoi concept store, oltre a proporre per la prima volta al pubblico un mix eclettico di abbigliamento, dischi, pubblicazioni e oggetti inediti provenienti da tutto il mondo, sono stati il punto di riferimento per happening e performance oltre che palcoscenici per la musica e l’arte contemporanea capaci di attrarre intellettuali, performer e artisti. La retrospettiva ha un intento biografico e include le vicende umane, imprenditoriali e culturali di Elio Fiorucci, portando uno sguardo nuovo sulla sua figura. L’intera esposizione viene attraversata dalla voce di Elio Fiorucci, resa attraverso registrazioni finora inedite, che ripercorre alcuni momenti personali e che viene messa in dialogo con le voci di altri protagonisti della storia dello stilista.

Per godersi al meglio l’esperienza, durante il weekend è possibile prenotare visite guidate; inoltre domenica 19 gennaio il team di Burro Studio renderà i bambini dei Piccoli creatori di brand facendoli divertire con tessuti e strumenti di precisione in un vero e proprio studio grafico.

“Forme mobili” al Museo del Design Italiano

Sempre in Triennale, si può ammirare anche la collezione del Museo del Design Italiano Forme mobili, che ha intitolato proprio alla moda una delle sue sezioni di indagine ed è visitabile fino al 13 aprile. 

Forme mobili è un invito a pensare il movimento come un’azione progettuale. Esplora le relazioni tra corpo e silhouette, gesto e struttura, in un percorso in cui gli oggetti delle collezioni di Triennale sono organizzati in dieci sezioni e in cui i temi scelti rappresentano le costanti del design italiano. Tre nuove aree di ricerca e divulgazione arricchiscono le collezioni: la moda, che in ogni sezione è messa in relazione alle opere del museo per assonanze compositive tra forme, materiali, periodi storici e idee progettuali; la nautica, con disegni e modelli di imbarcazioni, tra ingegno, tecnologia e cultura degli interni; e l’illustrazione e il disegno per riviste e giornali. Il percorso culmina nella Design Platform, spazio dedicato a mostre temporanee di designer contemporanei e a nuove forme, dove si trova una mostra sulla fashion designer Monica Bolzoni.

Carlo Orsi, Loredana Bertè, 1983; © Archivio Carlo Orsi

Palazzo Morando-Costume Moda Immagine la retrospettiva Miracoli a Milano. Carlo Orsi fotografo, visitabile fino al 2 febbraio, è un interessante percorso tra gli scatti di un altro genio meneghino, che seppe immortalare il suo tempo a trecentosessanta gradi: dai reportage giornalistici ai celebri ritratti dei protagonisti del Novecento, con frequenti incursioni nel mondo del fashion (si veda altro articolo di BeBeez).

Ben 140 opere in bianco e nero, quasi tutte vintage provenienti dall’archivio personale dell’autore, stampate sotto la sua supervisione. Fotografie che seguono le tematiche care a Orsi, dagli esordi, come reporter per il Corriere della SeraPanoramaSettimo Giorno, Il Mondo e Oggi, prima di diventare assistente di Ugo Mulas per poi definire uno stile dissidente e ironico da applicare a diversi ambiti della fotografia.

All’interno del Palazzo si può visitare gratuitamente anche la mostra Galtrucco Tessuti Moda Architettura, che celebra la storia milanesissima di un un brand che vanta i più grandi stilisti tra i suoi habitués.

Drusilla Foer al Teatro Manzoni fino al 19 gennaio

Moda e lusso sono anche il rifugio in cui placa le proprie frustrazioni Venere da quando ha deciso di trasferirsi a Parigi: Drusilla Foer al Teatro Manzoni (fino al 19 gennaio) indossa le vesti afrodisiache e aggiorna il pubblico sulle sorti attuali della dea dell’amore. Come suo solito, l’artista si arma di apparente frivolezza per affondare nel profondo: la sua Venere Nemica, da sempre indulgente verso le debolezze umane, a contatto coi suoi beniamini perde l’imperturbabilità dei suoi parenti olimpici e scopre la propria fragilità. Infatti l’antica Dea, creatura immortale, vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato appunto casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani.

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Ispirato alla favola di Apuleio Amore e Psiche, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei.

“Falstaff” al Teatro della Scala fino al 7 febbraio

A ricordare però che tutto il mondo è burla arriva Giuseppe Verdi: il 16 gennaio è tornato al Teatro alla Scala Falstaff, con la regia che Giorgio Strehler firmò nella Stagione 1980/81, ripresa da Marina Bianchi. Anche scene e costumi rimangono quelli di Ezio Frigerio, mentre sale sul podio Daniele Gatti. Lo spettacolo resterà in scena fino al 7 febbraio. 

Protagonista di una memorabile edizione dell’opera nel 2015, con il brillante spettacolo di Robert Carsen, Daniele Gatti torna nella buca scaligera a sei anni dalla sua ultima direzione d’opera con Falstaff di Giuseppe Verdi nello storico allestimento “padano” creato da Giorgio Strehler ed Ezio Frigerio per l’inaugurazione, come detto, della Stagione 1980/81 e diretto allora da Lorin Maazel. L’ultima ripresa della produzione, che traspone le avventure delle gaie comari dalla corte di Windsor alle cascine della “bassa” indorate dal sole al tramonto, risale al 2004 con Riccardo Muti sul podio.

Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”, si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Raffaele Mellace.

Emmanuel Tjeknavorian

A cinquant’anni dalla scomparsa del grande Šostakóvič, l’Orchestra Sinfonica di Milano lo celebra regalandogli un amico inaspettato: presso l’Auditorium di Milano il 17 e il 19 gennaio il violoncello di Jeremias Fliedl è il trait d’union tra gli spartiti del compositore russo e la musica romantica di Schumann, da questi amatissimo. Dirige l’omaggio a Schumann e Šostakovič, la strana coppia Emmanuel Tjeknavorian.

Šostakovič non fece mai mistero del suo amore per Schumann, a tal punto da curarne una riorchestrazione del Concerto per violoncello op. 129. Insieme a Jeremias Fliedl ed Emmanuel Tjeknavorian si fa quindi fare amicizia a questi due geni a cavallo dei secoli: il Concerto per violoncello dialoga in questo impaginato con la Sinfonia n. 10 in Mi minore op .93.

Per tutti gli altri eventi che movimenteranno il fine settimana milanese si consulti la pagina di YesMilano.

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