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AGGIORNAMENTO In merito alla notizia diffusa dall’Osservatorio per il paesaggio di Langhe e Roero (riportata qui sotto) circa un disguido che ha riguardato un automobilista che ipotizzava l’avvenuta attivazione del portale free flow numero 5 come causa del pagamento di un pedaggio autostradale non dovuto, la società Asti-Cuneo intende puntualizzare quanto segue.
- Vogliamo prima di tutto smentire fermamente di aver attivato il portale numero 5, realizzato in località Vaccheria/Guarene. La concessionaria non ha in alcun modo modificato il cronoprogramma di attivazione del sistema free flow, più volte condiviso con gli enti istituzionali, che prevede l’entrata in esercizio del portale 5 al completamento della procedura amministrativa della tangenziale di Alba.
- Soltanto l’aver ipotizzato tale pratica scorretta è altamente diffamatorio e la società valuterà se ci sono gli estremi per agire nelle sedi opportune, così come auspichiamo che i media facciano le dovute verifiche prima di dare voce in maniera semplicistica ad affermazioni non veritiere.
- Con riferimento, in particolare, alla segnalazione dell’automobilista in questione, confermiamo l’avvenuto contatto con il call center che, nel fornire la ricevuta con i dettagli dei transiti, ha rilevato un errore di ricostruzione del viaggio, dovuto esclusivamente all’aggregazione del costo della percorrenza sul tratto autostradale con quello relativo alle piste di svincolo. Questo non avrebbe dovuto accadere. Questa anomalia ha determinato, erroneamente, il costo non dovuto di 1,14 euro di pedaggio. Ovviamente, dopo la necessaria verifica, è stato predisposto il rimborso di tale somma.
- Eventi di questo tipo risultano estremamente rari e solitamente vengono intercettati prima della fatturazione. Non è stato così nel caso in questione e ce ne scusiamo con l’interessato.
- Prendiamo atto delle difficoltà segnalate da alcuni utenti e stiamo lavorando attivamente per semplificare il processo, consapevoli che il sistema di registrazione possa risultare complesso per alcuni. La piattaforma è in costante evoluzione e, pur riconoscendo la presenza di alcune criticità, il sistema sta complessivamente funzionando e la maggior parte degli utenti riesce a effettuare i pagamenti regolarmente.
- Infine, con riferimento al tema sollevato degli oneri che vengono applicati ai transiti che risultano “mancati pagamenti”, questi riguardano le spese di accertamento previste all’art.176 comma 11 bis del Codice della strada. Ricordiamo che, nella prima fase di attivazione del free flow, i solleciti di mancato pagamento avvenivano senza sovraccosti affinché gli utenti si abituassero al nuovo sistema. Solo in una seconda fase tali solleciti sono stati incrementati con gli oneri di esazione.
- In ogni caso, per venire incontro alle evidenze emerse dai nostri utenti relative ad alcune difficoltà materiali nella gestione del sistema di pagamento, si è deciso di sospendere temporaneamente la richiesta di tali oneri aggiuntivi per favorire parallelamente l’abitudine all’uso del servizio e semplificare, lato nostro, la piattaforma.
ALBA L’ennesima segnalazione di errori del sistema free flow è giunta all’Osservatorio per il paesaggio di Langhe e Roero. Come noto l’autostrada Asti-Cuneo ha attivato una serie di portali dotati di telecamere che registrano i passaggi dei veicoli per poi conteggiare il costo dei pedaggi senza l’utilizzo dei tradizionali caselli di esazione.
«Dal 1° gennaio pare sia entrato in esercizio anche il portale 5, situato a Vaccheria alla congiunzione tra tangenziale di Alba e autostrada, nonostante l’annuncio che sarebbe entrato in funzione soltanto nel 2026» scrive in una nota l’Osservatorio dopo aver ricevuto e approfondito la segnalazione di un utente.
«Abito a Brescia e vado quasi ogni weekend ad Alba», racconta l’automobilista «Il portale è ancora provvisorio e non ci sono le ricevute dei pagamenti ma, a parte ciò, vorrei segnalare che il 1 gennaio 2025 ho trovato l’amara sorpresa dell’attivazione del portale 5 con un addebito di 1,14. in aggiunga ai 2,69 del tratto Castagnito-Govone».
Gli approfondimenti e le spiegazioni richieste dall’utente e poi inoltrate all’Osservatorio riportano l’ammissione dell’errore da parte del gestore autostradale, le scuse e una proposta di rimborso del pedaggio non dovuto ma fa sorgere una domanda: il rimborso è stato previsto e comunicato a tutti i viaggiatori passati a Vaccheria?
Altro fascicolo dell’Osservatorio che accumula segnalazioni è quello relativo ai costi per il ritardo nei pagamenti. Un altro utente segnala: «Ho ricevuto oggi (settimana di metà gennaio, ndr) la richiesta di pagamento per i transiti di novembre. Il costo del pedaggio è 4,88 euro che sale a 17,93 con le spese addebitate per l’incasso. Bel colpo per incentivare a evitare
l’autostrada».
La conclusione dell’Osservatorio è amarissima: «Cosa deve ancora succedere prima che questo maledetto sistema venga definitivamente spento?».
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