Gradi: il vino italiano ai tempi del cambiamento climatico

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


È online dal 16 gennaio, su YouTube, Gradi, il reportage nato in collaborazione con Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti: testimonianze e soluzioni per un mondo che sta cambiando.

Se il tema è il cambiamento climatico, urgente e non più trascurabile, il mondo del vino può essere considerato una vera e propria “sentinella”. Ce lo hanno spiegato vignaioli ed agricoltori: un ambito fragile e sensibile qual è il contesto agricolo, visto da vicino diventa un vero e proprio racconto di ciò che sta accadendo non solo alla viticoltura, ma al pianeta. Sono stati questi i presupposti per la nascita di ‘Gradi’: il vino italiano ai tempi del cambiamento climatico.

Si tratta di un accurato reportage ricco di testimonianze e anche di soluzioni, disponibile online da giovedì 16 gennaio sul canale YouTube di Will Media. Un progetto realizzato in collaborazione con FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, immaginato come un viaggio tra vigne e territori, con l’obiettivo di accendere ancora più riflettori sul mondo che sta cambiando e sulle soluzioni che si stanno introducendo, dalla viticoltura in poi.

‘Gradi’ si tradurrà in un viaggio da nord a sud dello Stivale, esplorando vite e viti, donne, uomini e piante ugualmente aggrappati ai propri luoghi di origine, cercando idee per il pianeta che ci ospita e di cui ci siamo occupati così poco e male. E quindi si viaggia, da Siracusa alla Valtellina, passando per le colline romagnole, ascoltando i problemi attuali dei vignaioli, cercando vie d’uscita, mantenendosi in costante equilibrio tra l’adattamento ed il tentativo di porre rimedio a ciò che è stato fatto come se non dovesse esserci un futuro. Problemi con fattori complessi e di non facile soluzione, puntando il più possibile ad una visione d’insieme che possa contenere tutto e tutti.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Giulia Bassetto – autrice di Will Media ed esperta di clima e ambiente – ha viaggiato per ascoltare chi vive il problema più da vicino, chi respira la terra ogni giorno e con il clima da sempre ha dovuto giocare al pari e dispari. Ricordiamo che la viticoltura è un settore in cui contano esperienza e tecnica, ma in fondo a decidere è sempre stata la natura. Oggi eventi climatici estremi in Italia sono all’ordine del giorno: ondate di calore, incendi, alluvioni, grandinate. Ci sono sempre stati, ma mai così frequenti ed intensi. Per questo adattarsi diventa vitale per chiunque abbia a che fare con la terra.

Oltre alle preziose testimonianze dei produttori di vino, Giulia Bassetto con la sua squadra di Will Media hanno intervistato anche esperti di gestione del territorio, nello specifico interrogandoli sull’integrazione di diverse specie arboree all’interno della monocultura della vigna e sulla gestione dell’acqua. Molte soluzioni sono state già introdotte e i produttori che le stanno adottando ne colgono già l’efficacia.

Queste le parole di Lorenzo Cesconi, vignaiolo nonché presidente FIVI:<< I vignaioli e le vignaiole italiane sono in prima linea sul fronte del climate change: da un lato ne soffriamo le conseguenze, dovendo portare avanti il nostro lavoro seguendo andamenti stagionali pressoché imprevedibili e subendo eventi meteorologici spesso catastrofici. Dall’altro, con orgoglio, rivendichiamo di essere davvero quei custodi di territorio che sempre di più servono al Paese, spesso ultimo argine all’abbandono e allo spopolamento, e al conseguente degrado territoriale, paesaggistico e idrogeologico>>.

Altro dato interessante emerso da una recente indagine Nomisma – Wine Monitor riguarda il fatto che l’81% dei vigneti italiani sono situati in collina e in montagna, dunque in aree interne sempre più fragili e a rischio abbandono.

<<Con questo documentario vogliamo raccontare le storie di chi, con sempre più fatica e sempre meno sostegno, mantiene vivi questi territori, investendo e rischiando del proprio, con uno sguardo al futuro, alle nuove generazioni, nella speranza di consegnare loro non solo un mondo del vino sostenibile, ma un pianeta in equilibrio>>.

Numerosi sono gli effetti che i cambiamenti climatici stanno già producendo sulla viticoltura: dalla prolungata siccità siciliana, alle alluvioni che hanno più volte devastato l’Appennino e le pianure romagnole, fino ai terrazzamenti della Valtellina, dove si guarda anche alla tecnologia per garantire la sostenibilità – ambientale ed economica – di una viticoltura non a caso definita eroica.

Gradi racconta storie di chi sa riorganizzarsi, provando ad immaginare come sarà la viticoltura del futuro, nella consapevolezza che le ricette facili non sono mai quelle giuste: nessuna soluzione, da sola, risolverà i problemi, ma al contrario potrebbe contribuire a crearne di nuovi. La parola chiave deve essere equilibrio: produttivo, ambientale, socio-economico. È uno sforzo enorme, che impone l’impegno collettivo di tutto il settore, e nel quale anche cittadini e consumatori possono fare la differenza.



Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link