Germania la destra e la stretta sui migranti

Per molti elettori in Germania, l’immigrazione è il tema più importante della campagna elettorale di quest’anno: secondo un sondaggio di inizio mese, è in cima alla lista per il 37 percento degli elettori, davanti all’economia e ai conflitti internazionali.

Eventi dentro e fuori la Germania hanno intensificato ulteriormente l’argomento. Il mortale attacco al mercatino di Natale nella città di Magdeburgo, compiuto da un uomo che aveva lo status di rifugiato in Germania, che ha fatto seguito a diversi attacchi con coltello compiuti da migranti nel 2024, ha portato più elettori a chiedere politiche più severe e controlli più rigidi, tutti i partiti hanno risposto e hanno lanciato politiche più severe.

La caduta del dittatore siriano Assad ha anche intensificato il dibattito su immigrazione e asilo, poiché la Germania ospita una delle più grandi popolazioni di rifugiati e richiedenti asilo siriani in Europa. Il dibattito se queste persone possano o meno tornare a casa sta anche preoccupando i politici e l’elettorato.

I cristiano-democratici (CDU) e il suo partito gemello bavarese CSU, che insieme formano la cosiddetta Unione, cercano un “cambiamento fondamentale nella politica migratoria” e una rottura definitiva con l’era di Angela Merkel. Merkel è stata cancelliera della Germania dal 2005 al 2021. Il suo approccio più aperto all’asilo ha fatto sì che negli anni successivi al 2015 circa 1,3 milioni di richiedenti asilo siano arrivati ​​nell’UE.

Merz ha commentato più di recente quel periodo, affermando: “Anche noi abbiamo commesso degli errori durante il nostro mandato al governo, e da essi abbiamo imparato”.

Concorrenza a destra

La posizione tradizionalmente stabile della CDU/CSU nel centro-destra della politica tedesca è in qualche modo minacciata anche dai recenti successi dell’AfD (Alternativa per la Germania) nelle elezioni regionali.

Il successo dell’AfD, che attualmente ottiene circa il 20 per cento dei consensi in vista delle elezioni di febbraio, ha fatto sì che la CDU/CSU sembrasse adottare posizioni ancora più dure in materia di immigrazione, nella speranza forse di conquistare gli elettori attratti dalle audaci affermazioni dell’AfD.

Ecco un riassunto non esaustivo di ciò che la CDU/CSU, attualmente in testa alla classifica dei consensi e che dovrebbe ottenere il mandato di guidare una nuova coalizione di governo, ha pianificato sul tema dell’immigrazione.

‘Blocco di fatto dell’immigrazione’

Nel suo manifesto elettorale di 82 pagine , l’Unione promette quello che definisce un “immediato congelamento di fatto dell’immigrazione”, oltre agli attuali controlli alle frontiere , che i due partiti vogliono “estendere finché necessario”.

Il congelamento significa respingere le persone che tentano di entrare irregolarmente in Germania attraverso una delle nove frontiere terrestri del Paese, nella speranza di chiedere asilo.

Allo stesso tempo, l’Unione afferma che la Germania continuerà ad adempiere alla sua “responsabilità umanitaria” e a “concedere protezione e residenza” a coloro “che necessitano di protezione come parte di una soluzione basata sulle quote”.

In altre parole, i partiti di centro-destra vogliono imporre un limite vincolante al numero di richiedenti asilo che la Germania accoglie. Ciò non si applica esplicitamente ai lavoratori qualificati stranieri, per i quali la CDU/CSU intende istituire un’agenzia “lavoro e soggiorno” come sportello unico per il reclutamento, l’inserimento lavorativo, la verifica dei requisiti di ingresso, il rilascio di visti e permessi di soggiorno.

Per raggiungere l’obiettivo primario di “fermare l’immigrazione illegale”, i partiti conservatori fratelli affermano che il sistema nazionale di asilo tedesco necessita di “procedure rapide, identificazione sicura e attuazione coerente delle decisioni in materia di asilo”.

Alcuni politici all’interno dell’Unione, come Jens Spahn, ex ministro della Salute sotto la cancelliera Angela Merkel, hanno affermato che chiunque abbia attraversato “paesi terzi sicuri” per raggiungere la Germania, ovvero la maggior parte di coloro che arrivano via terra, dovrebbe vedersi automaticamente rifiutare l’asilo alla frontiera e rimandare indietro.

Negare alle persone il diritto di presentare domanda di asilo ai confini della Germania, come hanno già fatto la Finlandia e alcuni altri paesi dell’UE, è altamente controverso, poiché il diritto di asilo è sancito come diritto fondamentale dalla Costituzione tedesca. (infomigrants)