“Traguardo non scontato, siamo una vera squadra”

In Club House conferenza stampa dedicata alle Dinamo Women dopo la storica qualificazione ai quarti di finale di Eurocup e in vista dell’importante match di domenica alle 16 contro Brescia, spartiacque nella corsa ai playoff. 

Sparkle Taylor gira a 22.1 punti di media nella manifestazione, la miglior marcatrice in assoluto delle squadre ancora in corsa, determinante con i 27 punti segnati in gara 2 a San Sebastian. 

“Abbiamo fatto un grandissimo sforzo in queste due partite cercando di arrivare fino alla fine, siamo molto contenti di aver raggiunto questo traguardo. Non gioco per me stessa, ma soprattutto per il coach e per le mie compagne di squadra. Cerco di dare sempre il mio massimo e per giocare con la giusta energia. Gioco sempre per vincere, è ovvio che arrivare tra le prime 8 in Europa ti dà una motivazione in più. Sempre con il sorriso. Nel momento in cui sono arrivata sapevo che avremo potuto fare grandi cose, ci voleva il tempo giusto per trovare la chimica, per avere un’identità ma ero convinta che ci saremmo potute togliere delle soddisfazioni.”

Debora Carangelo è stata grande protagonista del doppio confronto. Dopo la bomba decisiva a Murcia contro il Jairis, il capitano ha segnato 35 punti in due partite con 15 assist, guidando le compagne al successo.

“È una delle soddisfazioni più belle per i giocatori quando abbiamo iniziato con la qualificazione non sapevamo dove saremo arrivate, ci siamo giocate questi round of 16 con la voglia di andare oltre e con tanta energia. Abbiamo portato a casa una grande vittoria di squadra, il basket è imprevedibile ma dal momento in cui siamo scese in campo abbiamo lottato dall’inizio alla fine. Ci siamo guardate e abbiamo detto che quella sarebbe stata la nostra partita e fare un passo in più nella storia. Ieri vedere il bollino Dinamo Sassari nella grafica di Eurocup dei quarti di finali mi ha fatto emozionare, sono contenta per me, per la società e per tutti. Per vincere questa partita dovevamo avere le energie giuste, e siamo arrivate bene. Il campionato italiano è diverso da quello europeo ma da questa vittoria dobbiamo trarre le giuste energie per giocarcela al meglio e conquistare un’altra vittoria. 

Un’atleta vive per partite come questa, tu riesci sempre a trasformarle in carica e non in pressione o paura

“Un giocatore vive per questo, quando la partita si fa difficile bisogna cacciare fuori gli attributi, siamo scese in campo con la cattiveria agonistica giusta. Penso che siamo tutte importanti, da chi gioca 40 minuti a chi gioca solo 2 minuti, Pastrello è una di quelle giocatrici che io vorrei sempre in squadra perchè è una di quelle che si sbatte di più, e ora ci sta dando una grossa mano giocando da 4, quel canestro alla fine del terzo quarto le ha dato anche grande fiducia. Mercoledì siamo entrate tutte in campo con la giusta mentalità. Noi sapevamo di non avere Begic, dovevamo fare tutte uno step in più, le lunghe avrebbero dovuto fare uno sforzo in più, siamo state brave a non far sentire la sua mancanza.”

Coach Restivo è veramente felice per il traguardo raggiunto: 

“Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, le ragazze erano focalizzate, lo senti e lo vedi, quando succedono queste cose senti determinate vibrazioni, ho detto loro di canalizzarle in maniera positiva e sentire tutte le corde di una partita così importante. Vedevo nei loro occhi una concentrazione altissima su tutti i dettagli, erano concentrate e focalizzate ed è la cosa più bella che ci possa essere per un allenatore. Volevamo fortemente questa impresa, quando centri il risultato sembra scontato ma non è così. È un percorso lungo, i primi anni prendevamo anche 60 punti a partita, sono 30 anni che una squadra italiana non andava ai quarti di finale soprattutto una squadra non attrezzata come la nostra e non con quell’obiettivo. Per noi e per tutto il movimento è un motivo di orgoglio. Devo ringraziare tanti miei colleghi che mi hanno mandato un messaggio di complimenti e questo dimostra l’incredibile miracolo che sono riuscite a fare queste ragazze. Io penso che uno dei nostri segreti sia quello di non esserci mai dati degli obiettivi, delle aspettative mettono sempre dei tarli, sia quelle positive che negative. Quello che noi dobbiamo pensare è di continuare a suonare quelle vibrazioni che si sentono in campo, non siamo sicuramente appagati. Noi abbiamo delle persone che diventano delle tigri quando giocano, sono delle giocatrici che hanno fame di qualsiasi cosa e di qualsiasi impresa.

Su Brescia

Quella di domenica sarà una partita molto dura, nel campionato italiano tutte le squadre sono molto attrezzate, a Brescia hanno ruotato 5/6 straniere, ha messo dentro una lunga importante Evans, che ha buonissime mani, ama il contatto, è una squadra dove riescono a trovare tantissime soluzioni in campo aperto, amano il tiro da tre punti. Sarà una partita difficile, che ci richiederà tante energie e dovremo cercare di portare la vittoria a casa. Quest’anno non ci sono partite facili, devi avere le energie sempre a disposizione, sono solo 20 partite e tutte sanno che si giocano tantissimo, noi dovremo farci trovare pronte, vogliamo riprendere quello che ci aspetta. 

L’assenza di Begic

Per quanto riguarda Begic devo parlare con i medici, stiamo cercando in tutti i modi di recuperarla ma ci sono dei tempi che non si possono forzare. Questo mese avremo la pausa di mezzo quindi sicuramente lavoreremo per arrivare pronti, probabilmente la utilizzeremo molto per recuperare energie e acciacchi, ora siamo focalizzati sulle tre partite che ci mancano prima della sosta, daremo battaglia sempre e poi tra un mese si vedrà, dovremo essere bravi ad arrivarci con una forma fisica giusta. 

È la vittoria più bella da quando sei alla Dinamo?

L’ultima vittoria è sempre la più bella, la cosa più bella noi allenatori possiamo dare tanto alla squadra, la cosa principale che noi possiamo dare è non ossessionare troppo le giocatrici, farle arrivare con la giusta concentrazione, la giusta fiducia, secondo me, la parte più importante dello sport è l’autonomia che loro hanno, da un certo punto di vista devono essere lasciate in pace, per sentire le emozioni e canalizzarle nel modo giusto. La pallacanestro noi la viviamo da fuori, giocano loro, fanno loro le scelte, indirizzate sì ma comunque sono loro in campo, ho in mente l’immagine di Debora che fa canestro contro Jairis, avrei voluto essere un ultras in quel momento. Un allenatore può trasmettere una serenità, è la favola che noi riusciamo sempre a scrivere. Mia figlia quando abbiamo fatto i playout contro Broni aveva 3 anni e io le raccontavo delle giocatrici che avevo, questa è una favola incredibile, c’è tanto cuore, amore e senso del dovere e questa è la cosa più importante, la chiave nostra è lasciarle tranquille, loro sanno quello che devono fare e si devono aiutare. Tutte le volte che abbiamo fatto un’impresa, ogni canestro fatto da una giocatrice singola è fatto dalla squadra. CI sono tante piccole cose al di fuori che riescono a tirar fuori quell’impresa che devi solo andare a prendere.”

QUARTI DI FINALE

La Dinamo affronterà nei quarti di finale (andata e ritorno con differenza canestri) le spagnole del Baxi Ferrol, che ha eliminato le forti ungheresi del Miskolc (provenienti dall’Eurolega), recuperando 20 punti nell’ultimo quarto. Sassari giocherà con le galiziane l’andata in casa (19 o 20 febbraio) e il ritorno nella provincia di La Coruna il 26 o 27 febbraio. Nelle ultime otto squadre spiccano confronti di altissimo livello, quello tra le francesi dell’Asvel e le spagnole del Girona (chi vince affronta in semifinale la vincente di Dinamo-Ferrol), le turche del Besiktas contro le francesi di Villeneuve d’Asq e le ungheresi del Sopron contro le transalpine del BLMA. 

Sassari, 17 gennaio 2025

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna

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