Nell’elenco anche Kean e Saelemaekers: entrambi i club hanno lasciato partire giocatori che adesso potrebbero far comodo
Cosa sarebbe successo se… Il mondo del calcio è pieno di porte che si aprono e si chiudono all’improvviso, trattative di mercato che si sviluppano da un momento all’altro e cessioni che, a distanza di qualche mese, provocano riflessioni e rimpianti. Anche Juve e Milan non sono indenni a qualche pentimento. Perché chi è stato sacrificato in estate magari adesso avrebbe fatto molto comodo.
dean huijsen
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Il 30 luglio 2024 la Juve salutava ufficialmente Dean Huijsen, ceduto al Bournemouth per 15,2 milioni più 3 di bonus. Un sacrificio sull’altare del bilancio per un giocatore che aveva vestito il bianconero appena per una volta (curiosamente contro il Milan nell’ottobre 2023), ma che nei sei mesi di prestito alla Roma aveva fatto intravedere grandi prospettive. Confermate, dopo un periodo di fisiologico ambientamento, in Premier League con le Cherries: titolare inamovibile dal 5 dicembre, lo spagnolo ha segnato pure due gol pesanti contro Tottenham e Manchester United, che hanno contribuito ad alimentare il sogno di qualificazione alle Coppe della squadra di Iraola. “Non sarei mai voluto andare via, ma la dirigenza e Thiago Motta mi hanno detto che avevano bisogno di fare cassa con la mia cessione”, ha confessato il difensore alla Gazzetta. Inutile dire che, in una Juve rimasta con i soli Kalulu e Gatti come difensori centrali dopo gli infortuni di Bremer e Cabal e il “taglio” di Danilo, Huijsen ora avrebbe fatto parecchio comodo all’allenatore juventino.
moise kean
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Diversa la situazione di Moise Kean, che, parole sue, “a Torino ero precipitato nel buio, mentre a Firenze sono tornato a rivedere le stelle”. L’attaccante classe 2000 era reduce da una stagione costellata di infortuni e da zero gol in venti partite. Kean, cresciuto nel settore giovanile bianconero, nelle tre esperienze juventine (2016-17, 2018-19 e dal 2021 al 2024) non è mai riuscito ad affermarsi e quindi i 13 milioni più 5 di bonus offerti dai viola a un anno dalla scadenza del suo contratto sono risultati un’offerta irrinunciabile. Sotto la guida di Palladino Kean si è trasformato in un trascinatore e goleador implacabile, tanto da piazzarsi (con 11 reti) sul terzo gradino del podio dei cannonieri di Serie A alle spalle di Retegui e Thuram. Il pubblico bianconero non lo ha dimenticato, come dimostra l’applauso che lo Stadium gli ha tributato dopo il gol segnato nello scontro diretto, ma la sua storia con la Juve era giunta alla fine. Con il senno di poi, vista la perenne indisponibilità di Milik, sarebbe stato utile come vice-Vlahovic: senza il serbo in campo la media gol della squadra di Motta si è ridotta di due terzi.
pierre kalulu
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Magari è discontinuo e ogni tanto ha qualche amnesia, ma la stagione in bianconero di Pierre Kalulu di base resta sicuramente positiva (ora c’è anche la chicca del gol all’Atalanta). Il francese è sbarcato alla Continassa in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 14 milioni e, fin dall’inizio, è stato un trasferimento che ha fatto storcere il naso a parecchi tifosi rossoneri. Il pregio che lo rende appetibile sul mercato, infatti, è quello che lo aveva messo in vetrina anche al Milan: la capacità di agire sia da centrale, sia da terzino. Una buona parte della gente milanista lo ha considerato una sorta di “regalo” ai bianconeri, concetto diventato ulteriormente d’attualità in considerazione del rendimento di Calabria – molto lontano dai tempi migliori – e di Emerson Royal, che alterna cose interessanti a prestazioni insufficienti. Fin qui, diciamo che non è l’acquisto capace di far svoltare il Milan a destra. Per spendere quei milioni per il brasiliano (15 più bonus) – è il commento più ricorrente – sarebbe stato meglio tenere Kalulu e investire la cifra in un’altra zona del campo.
alexis saelemaekers
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La narrazione più gettonata è che Fonseca volesse fermamente tenerlo, ma che alla fine il club abbia scelto di lasciarlo partire. Fatto sta che nel mondo rossonero più di qualcuno rimpiange Alexis. Uomo d’ordine, di equilibrio, magari non uno che sposta le partite ma qualcuno di cui un allenare può fidarsi a occhi chiusi. Un rimpianto acuito ovviamente dal rendimento di Chukwueze, che dopo un’estate scintillante sta ripercorrendo la stessa stagione dell’anno scorso: pochi squilli, parecchie incertezze. Saelemaekers non ha i colpi del nigeriano, ma garantisce continuità, efficacia in diverse posizioni e un’applicazione ossessiva nella doppia fase. Dopo la scorsa stagione in prestito a Bologna, il Diavolo l’ha di nuovo lasciato partire con destinazione Roma – sponda giallorossa – dove, dopo un infortunio alla caviglia, Saelemaekers si è preso una maglia da titolare accompagnato da numeri di alto livello: 4 gol e 2 assist nelle ultime sei uscite dal primo minuto. Il belga è stato ceduto in prestito secco e il Milan, in base all’ultimo fixing, chiederebbe circa 15 milioni per la cessione definitiva. Ma, di questo passo, la cifra è destinata a crescere. A meno che in via Aldo Rossi non decidano di riportarlo a casa.
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