farmacisti
18 Gennaio 2025
Il 15 gennaio a Roma si è aggiornato il tavolo per la trattativa di rinnovo del contratto nazionale dei farmacisti. In un comunicato congiunto le sigle di rappresentanza dei farmacisti hanno comunicato l’esito dell’incontro e i prossimi appuntamenti
di Simona Zazzetta
Formazione, permessi e costi per sostenerla, maternità e integrazione retributiva, maggiorazioni per turni obbligatori e volontari e classificazione contrattuale sono i temi su cui si è confrontato il tavolo per la trattativa di rinnovo del contratto dei farmacisti al suo quarto incontro che si è svolto il 15 gennaio a Roma. Il confronto è entrato nel merito della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Ccnl delle farmacie private presentata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Un comunicato unitario delle sigle di rappresentanza dei dipendenti ha riporta l’esito dell’incontro.
I temi sul tavolo della trattativa
Formazione. Durante l’incontro si è parlato della formazione dei farmacisti con “particolare riferimento alla questione dei permessi per lo svolgimento della formazione obbligatoria ECM e al contributo alle spese eventuali che dovessero essere sostenute per l’iscrizione ai corsi.
Maternità. Federfarma ha dichiarato la disponibilità ad incrementare la percentuale di integrazione alla retribuzione esclusivamente nel periodo di maternità obbligatoria.
Malattia. La parte datoriale ha mostrato apertura a “rivedere il testo attuale del contratto nazionale che non chiarisce la distinzione tra malattia ed infortunio, e avviare un ragionamento sul tema del mantenimento del posto di lavoro in caso di superamento del periodo di comporto, sia per le situazioni di particolare gravità che per l’infortunio”.
Permessi Rol. Sul tema dell’incremento dei permessi ROL Federfarma ha dichiarato “indisponibilità, legata a loro dire, anche alla nota carenza di personale farmacista”.
Maggiorazioni. Il tema è stato nuovamente affrontato e, spiegano i sindacati, “la disponibilità di Federfarma a ragionare su questo tema parte dal principio della differenziazione tra le aperture di “turno” rispetto alle aperture “volontarie” (da parte del titolare o dell’impresa), che sono quelle che hanno profondamente cambiato a seguito della liberalizzazione degli orari il numero di turni disagiati richiesti al singolo lavoratore/lavoratrice determinando un peggioramento sensibile della possibilità di conciliare lavoro e vita privata. La discussione è ancora complessa nel suo svolgimento ma le aperture che abbiamo ricevuto possiamo considerarle una base di confronto. In ogni caso è evidente che il tema dovrà essere oggetto di ulteriori approfondimenti”.
Classificazione contrattuale. Sul tema della classificazione Federfarma ha presentato “un documento nel quale viene declinata la proposta su cui saranno necessari ulteriori discussioni nei prossimi incontri. Infatti, il fatto che ancora non si tenga conto della questione svolgimento di mansioni a contenuto professionale nell’ambito della farmacia dei servizi, e che non ci sia correlazione lineare tra mansioni/titoli per esercitarle e inquadramento contrattuale rappresenta un elemento negativo su cui dobbiamo ancora ragionare. Anche la proposta di inserire figure professionali nuove, che potrebbero confliggere con altri contratti del mondo sanitario, necessita di valutazioni attente. Come delegazione sindacale – sottolinea la nota – abbiamo ribadito che questo tema dovrà trovare una sintesi diversa da quella proposta fino ad oggi da Federfarma”.
Il calendario dei prossimi incontri e la prospettiva di un accordo
Alla luce di quanto emerso durante l’incontro, spiegano i sindacati nel comunicato unitario, “si è ritenuto di voler proseguire il confronto per concludere la disamina sui temi oggetto della piattaforma alfine di poter fare una prima valutazione complessiva sullo stato della trattativa. Abbiamo convenuto infine sul prossimo calendario di incontri che vedrà un primo appuntamento il prossimo 5 febbraio (alle ore 10.30) ed una successiva sessione, di due giorni consecutivi (utili ad approfondire i temi iniziando a lavorare sulle possibili soluzioni negoziali) nelle giornate del 12 e 13 marzo”.
“È condiviso fin dall’inizio tra le parti un ragionamento sui tempi della trattativa per il rinnovo del contratto delle farmacie – ha commentato a Farmacista33 Benedetta Mariani Responsabile del Progetto Farmacie di Filcams CGIL nazionale. – Apprezziamo che questa volta la dirigenza di Federfarma abbia avviato la negoziazione immediatamente dopo la scadenza del contratto precedente. Questo dimostra una consapevolezza della pressione esercitata dalle necessità espresse dalle lavoratrici e lavoratori delle farmacie: necessità che, se non prese seriamente in considerazione non faranno altro che peggiorare la situazione attuale e la carenza di farmaciste e farmacisti e la ridotta attrattività di una professione magnifica ma oggi in crisi. Il calendario degli incontri riflette un approccio organizzato e concreto: il prossimo aggiornamento del tavolo è fissato per il 5 febbraio, per terminare l’analisi preliminare di tutti i temi contenuti nella piattaforma. Un aspetto importante della giornata del 15 è stata la definizione delle prossime tappe del percorso di rinnovo. Abbiamo spinto molto su un tema, il tempo: abbiamo bisogno di cominciare a dare concretezza alle disponibilità espresse e ai ragionamenti fatti rispetto alle nostre richieste. Per questo, i due giorni di trattativa previsti per il 12 e 13 marzo saranno la prima occasione per approfondire e discutere tutte le proposte che Federfarma ha preso l’impegno di portare nel merito di diversi punti, e cominciare a tirare le fila di un ragionamento complessivo. Le basi poste fanno sperare che, anche a fronte di alcuni punti critici ancora di risolvere come per esempio tutto il tema legato alla classificazione e alla professionalità, sia concreta l’intenzione di trovare un’intesa positiva in tempi ragionevoli”.
TAG: CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO (CCNL), FILCAMS CGIL, FARMACISTI
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