A distanza di sei mesi dall’operazione che ha visto l’integrazione dei gruppi industriali
Sammontana e Forno d’Asolo, in partnership con Investindustrial – gruppo europeo di
società di investimento, holding e consulenza -, per Sammontana Italia è tempo di
guardare al futuro e presentare i piani strategici che ne delineeranno le prossime tappe di
crescita.
Potenziare i punti di forza
Gruppo che nel nuovo assetto si presenta come leader in Italia nella produzione e vendita
di prodotti surgelati da forno, pasticceria e gelato per GDO e Ho.re.Ca. con 6 stabilimenti
in Italia e 2 all’estero (Stati Uniti e Francia), e un fatturato di oltre 900 milioni di euro,
Sammontana Italia è pronta ad affrontare le grandi sfide del presente e del mercato
internazionale.
Tra gli obiettivi annunciati in occasione dell’incontro con la stampa dello scorso 15 gennaio a Milano, un raddoppio del fatturato del Gruppo entro il 2028 grazie al rafforzamento dei brand, consolidando la leadership nel mercato Horeca in Italia e rafforzando lo sviluppo dei mercati esteri anche con acquisizioni mirate, nonché l’ottenimento della certificazione B-Corp per tutte le aziende del Gruppo. “L’obiettivo di raddoppiare il fatturato passa da azioni molto concrete” ha sottolineato Alessandro Angelon, da luglio 2024 AD del Gruppo Sammontana Italia. “Abbiamo definito poche sfide ma chiare, e obiettivi molto concreti. Primo fra tutti diventare più forti dove già siamo forti. Noi abbiamo un’importante presenza nel settore Ho.re.ca in Italia e anche all’estero dove ci siamo sviluppati, e proprio lì vediamo un’incredibile opportunità di crescita, puntando sui nostri brand storici, Tre Marieri, Forno d’Asolo, Il Pasticcere e Bindi, entro i confini nazionali e oltre” spiega Angelon.
Prospettive internazionali
“Altro tema importantissimo vede al centro il brand Sammontana – Gelati all’italiana, che
siamo convinti possa dire la sua a una cliente internazionale – prosegue l’AD -. Abbiamo
un progetto molto ambizioso e sfidante che riguarda in particolare gli Stati Uniti, dove
vorremmo che Sammontana esprimesse tutto il suo potenziale, puntando su una forte
distribuzione”. Incalzato sulla prospettiva statunitense, Angelon sottolinea: “l’obiettivo è arrivare a produrre lì le nostre specialità per far fronte a una richiesta di un mercato molto grande ed esigente”. A questo proposito, l’AD introduce il tema della crescita inorganica,
altro asset fondamentale per lo sviluppo Sammontana Italia. “Abbiamo un piano di
acquisizioni mirate, soprattutto nell’ottica di rafforzare il presidio dei nostri prodotti nei
territori. Un radicamento sempre più importante anche all’estero, che ci faccia diventare un
soggetto credibile anche verso i grandi clienti con i quali ormai dialoghiamo abitualmente,
realtà forti per confrontarsi con le quali è necessario essere altrettanto forti”.
Per raggiungere questi obiettivi fondamentale l’innovazione, prosegue Angelon, “soprattutto in funzione del mantenimento e del miglioramento della qualità. Crediamo tantissimo nella
stretta collaborazione tra marketing, Ricerca e Sviluppo e supply chain, per un controllo
articolato della filiera che crediamo possa fare la differenza anche in termini di posizionamento generale di un Gruppo che ha tutte le credenziali per dire la sua in ambito
internazionale”.
Un modello italiano di fare impresa
Niente di tutto questo sarebbe però possibile se il Gruppo Sammontana Italia non fosse
nato con basi solide e un sentire comune, prima ancora che obiettivi condivisi. “Il primo
passo è stato quello di confermare i valori portanti della famiglia e condividerli con le
aziende entrante del Gruppo”, sottolinea a questo proposito il presidente Marco Bagnoli.
“Un passaggio che si è rivelato semplice, perché abbiamo trovato un’immediata
convergenza su un modello italiano di fare impresa. Oggi, forti di queste radici e dei
successi che tutti i brand ora parte di Sammontano Italia possono vantare, possiamo
guardare con fiducia a nuovi mercati e aprirci a nuovi e più ambiziosi progetti. Ma cosa
vuol dire progettare? Soprattutto avere la capacità di costruire il futuro, che per un
imprenditore riguarda necessariamente l’intera comunità. Nello specifico, la comunità
Sammontana oggi si è sensibilmente allargata e conta più di 2500 dipendenti, quindi
capirete che ciò comporta un grande senso di responsabilità. E in questo senso è
necessario tenere conto anche della relazione che l’azienda ha con l’ecosistema,
soprattutto ora che Sammontana è diventata B-Corp. Il nostro impegno è quello di
esportare, insieme ai nostri prodotti e marchi, un modello di impresa socialmente
responsabile e sostenibile. Io credo che la nostra squadra possa diventare un modello
virtuoso modello di fare impresa, un modello italiano, combinando estetica, sostenibilità e
marketing, e dialogando anche con le nuove AI generative. Una squadra spinta in questo
percorso dall’inarrestabile forza del suo sorriso, da sempre simbolo di Sammontana”.
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