L’asta MACSE trasformerà lo stoccaggio energetico in Italia

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L’ultimo rapporto pubblicato da Aurora Energy Research, fornitore globale di analisi dei mercati energetici, analizza il sistema di aste del Meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico (MACSE), che mira a dotare il sistema elettrico italiano della capacità di stoccaggio elettrico necessaria per supportare il raggiungimento degli obiettivi di penetrazione delle rinnovabili al 2030, pari complessivamente a 131 GW. Le prime aste per l’acquisizione di nuova capacità di stoccaggio sono previste per il secondo trimestre del 2025.

Lo scenario aggiornato di Terna-Snam sottolinea il ruolo cruciale del MACSE nel raggiungimento degli obiettivi italiani di decarbonizzazione. Per raggiungere i target del pacchetto “Fit for 55” dell’UE, saranno necessari 72 GWh di capacità di stoccaggio entro il 2030, di cui 50 GWh destinati a nuovi sistemi utility scale che sarebbero supportati attraverso il MACSE. La maggior parte del fabbisogno di nuova capacità di stoccaggio utility-scale si concentra nel Sud Italia e nelle isole, con 16,8 GWh richiesti nel Sud, 13,6 GWh in Sicilia e 10,4 GWh in Sardegna.

Attrarre investimenti significativi

L’analisi dettagliata di Aurora evidenzia la capacità del meccanismo MACSE di attrarre significativi investimenti nello stoccaggio energetico, bilanciando rischi e rendimenti. Il sistema di aste MACSE permette infatti la competizione di asset caratterizzati da durate ed efficienze diverse, attraverso l’applicazione da parte del TSO di coefficienti di aggiustamento alle offerte, osserva Aurora. Gli sviluppatori possono beneficiare del corrispettivo fisso determinato in esito all’asta per i 15 anni di contratto MACSE, del 20% dei profitti dal Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) e del potenziale trading sui mercati una volta concluso il periodo contrattuale.

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L’analisi del Tasso Interno di Rendimento (IRR) evidenzia la sostenibilità finanziaria dei progetti supportati dal MACSE. Ad esempio, i progetti nel Sud Italia e in Sardegna ottengono IRR superiori al 9% pur con una minima esposizione alla volatilità del mercato, dato l’alto livello di sicurezza dei ricavi fornito dal MACSE. Un elemento che gli operatori dovranno monitorare sarà il rispetto dei requisiti MACSE di disponibilità e manutenzione: il rapporto di Aurora infatti stima ad esempio che una batteria da 8 ore dovrebbe essere sovradimensionata del 18% per garantire il rispetto dei requisiti tecnici imposti dal MACSE per l’intera durata del contratto.

Il MACSE non è da considerare solo come uno strumento di supporto agli investimenti in capacità di stoccaggio, ma va valutato nell’ambito del più ampio percorso di decarbonizzazione del sistema energetico italiano. La produzione elettrica rinnovabile infatti necessita di essere complementata da tecnologie che forniscano flessibilità al sistema. L’incentivazione di investimenti nel comparto dello stoccaggio ad alta efficienza è quindi un passo essenziale verso un sistema energetico sostenibile e a basse emissioni di CO2.

Maddalena Cerreto, Senior Associate presso Aurora Energy Research
L’obiettivo ambizioso di 50GWh di nuova capacità di stoccaggio su scala industriale entro il 2030 rende l’Italia un mercato molto attrattivo per gli investitori, che possono già contare su opportunità di investimento molto favorevoli data la penetrazione rinnovabile attesa. Infatti, ci aspettiamo che a livello nazionale la volatilità dei prezzi di mercato aumenterà significativamente nei prossimi anni con la crescita FER, tale che in media la differenza tra il massimo e il minimo prezzo giornaliero dell’energia elettrica aumenterà di circa 10€/MWh nel solo quinquennio 2030-2035. Tale incremento della volatilità dei prezzi favorirà le opportunità di arbitraggio sui mercati da parte degli asset di stoccaggio.

Sebbene la penetrazione delle fonti rinnovabili possa garantire una buona redditività dell’investimento a seconda dell’ubicazione geografica e delle specifiche tecniche dell’asset, i contratti MACSE offrono una protezione contro diversi scenari di rischio, garantendo progetti altamente bancabili. Le dinamiche competitive dell’asta potrebbero però impattare la redditività attesa, ed è quindi fondamentale per gli sviluppatori analizzare la strategia di investimento ottimale. La diversificazione del portafoglio, combinando diverse strategie di business e zone di mercato, rappresenta un buon compromesso tra il rischio e il rendimento dell’investimento.



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