“Faremo conoscere al mondo questo paradiso terrestre”

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La Regione siciliana ha prorogato fino al 2050 la gestione del Giardino della Kolymbethra di Agrigento al Fai. L’accordo di partenariato tra il Fondo per l’ambiente italiano e il Parco archeologico della Valle dei Templi è stato siglato nella suggestiva sede di casa Sanfilippo.

La rinnovata intesa consente al Fai di proseguire la sua attività per i prossimi venticinque anni, incrementandola secondo un programma di investimenti e azioni, contenuto nel progetto presentato dalla Fondazione e accolto dal consiglio del Parco, che si realizzerà già nel corso del 2025, nell’anno che vede Agrigento capitale italiana della cultura e che peraltro coincide con il cinquantenario del Fai. Il programma prevede nuovi e migliori servizi per i visitatori a cominciare da una nuova biglietteria con negozio e da servizi igienici a risparmio idrico, il cui progetto è stato donato al Fai dallo Studio MCA – Mario Cucinella Architects; l’apertura al pubblico, con inaugurazione prevista a novembre 2025 di case Montana, un tipico edificio rurale storico che dal seicento domina la valle della Kolymbethra, abitato dai contadini che l’hanno coltivata per secoli, e che il Fai ha acquistato per aprirlo alla funzione pubblica, ovvero per arricchire il percorso di visita del Giardino, e che sta restaurando con interventi impegnativi e onerosi, a cominciare dal consolidamento del costone roccioso su cui le case sorgono, di fragile calcarenite. Quegli spazi, che saranno conservati nella loro povera, storica semplicità, da un lato offriranno al pubblico concreta testimonianza della vita rurale nella Valle dei Templi dall’antichità ad oggi, e dall’altro ospiteranno un video-racconto curato dal FAi, realizzato con un allestimento multimediale coinvolgente e istruttivo, dedicato alla storia del Giardino della Kolymbethra quale angolo intatto, ancora vivo e produttivo di paesaggio storico rurale, di valore unico ed eccezionale. Infine, uno spazio per eventi nella radura adiacente alle Case Montana, appositamente risistemata anche nel verde delle culture tipiche della valle, che potrà ospitare un pubblico più numeroso, preservando così l’area coltivata del Giardino dall’impatto degli eventi, e anche attività per le scuole all’aria aperta.

“Un nuovo accordo che sancisce non solo il riconoscimento di un lavoro ben fatto in questi venticinque anni, ma anche l’impegno per fare di più nei prossimi anni, con la dotazione di nuovi servizi per i visitatori e di strumenti per la comprensione della straordinaria storia, archeologica e naturale, del Giardino della Kolymbethra. La vera sfida è continuare a crescere, ma conservando la straordinaria poesia che arriva dalle luci, dai profumi e dai silenzi, in questo piccolo paradiso terreste ricco di acqua e ricolmo di frutti: uno dei luoghi più belli al mondo” ha dichiarato il presidente del Fai Marco Magnifico.

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Fai, il vicepresidente Marco Magnifico: “Agrigento? Uno dei posti più belli al mondo”

 

“La Kolymbethra rappresenta per il parco della Valle dei Templi una risorsa straordinaria non solo per il suo valore storico, archeologico e agronomico ma perché è plasticamente l’esempio di come l’intervento di privati o di istituzioni come il FAI possa avere un ruolo importante nel recupero e nella salvaguardia del patrimonio. Quello che fino a qualche decennio fa era un luogo incolto è oggi un giardino che preserva la biodiversità ed è meta ogni anno di migliaia di turisti, e, siamo sicuri, anche grazie al potenziamento della collaborazione con il Fondo per l’ambiente italiano, rappresenterà una destinazione irrinunciabile per i visitatori della Capitale della Cultura 2025” ha affermato invece il direttore del parco della Valle dei Templi Roberto Sciarratta. Secondo Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale dei Beni Culturali “la prosecuzione della collaborazione con il Fai per la gestione di un sito unico nel suo genere come è la Kolymbethra, rappresenta per la Regione Siciliana un passo importante sul fronte della valorizzazione e tutela di un patrimonio storico ‘vivo’ qual è questo giardino che ha origini antiche”.

Oltre ai restauri e ai nuovi allestimenti, il programma proposto dal Fai prevede un consistente investimento su studi e ricerche scientifiche, da realizzare in collaborazione con il parco archeologico della Valle di Templi e con enti universitari e della ricerca.



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