Dall’intuizione al dato: la rivoluzione silenziosa che ridisegna il credito

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Microcredito

per le aziende

 


Il settore del credito in Italia sta vivendo una profonda trasformazione, guidata dalla digitalizzazione e dall’adozione di tecnologie innovative. L’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando i processi decisionali, con un impatto significativo sulla Customer Experience, sull’efficienza operativa e sulla gestione del rischio. La digitalizzazione sta penetrando sempre più nel core business delle banche, con un focus sulla riduzione dei tempi di risposta (Time to Yes e Time to Cash) e sul miglioramento del rapporto complessivo con il cliente.

Tuttavia, la vera sfida non risiede solo nell’implementazione di nuove tecnologie, ma nella capacità di gestire il cambiamento culturale e organizzativo che ne consegue. Abbandonare la sicurezza dell’esistente e adottare un approccio disruptive è fondamentale. L’impatto tecnologico, infatti, non dipende solo da software e macchine, ma soprattutto persone e cultura. Bisogna saper gestire gli aspetti tradizionali, ripensare i processi in modo olistico e superare le resistenze al cambiamento che spesso si annidano nelle strutture intermedie e nei vertici aziendali.

E l’Italia, a sorpresa, si scopre pioniere in questo campo, pronta a cavalcare l’onda dell’Open Banking e dell’analisi dei dati transazionali, che già oggi rappresentano il 40% delle informazioni utilizzate per valutare l’affidabilità di un cliente. Questa rivoluzione promette di rendere il credito più inclusivo e accessibile, aprendo nuove opportunità per chi, come giovani freelance o startup innovative, non può contare su garanzie tradizionali ma possiede invece un solido potenziale inespresso.

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Le sfide: investimenti, competenze e sicurezza

Ma questa trasformazione epocale non è priva di ostacoli. Da un lato, la digitalizzazione del credito richiede investimenti significativi in nuove tecnologie, dall’altro la complessità normativa, unita alla crescente minaccia delle frodi digitali, necessita di un approccio strategico e una visione a lungo termine. La resistenza al cambiamento, soprattutto all’interno di strutture organizzative complesse e radicate sul territorio, rappresenta un ostacolo concreto. La paura di perdere il controllo, la mancanza di competenze specifiche e la difficoltà di integrare nuove tecnologie con i sistemi legacy frenano l’innovazione.

Un’ulteriore sfida cruciale è rappresentata dalla gestione dei dati. La disponibilità di grandi quantità di informazioni, provenienti da fonti diverse, richiede competenze specifiche per l’analisi, l’interpretazione e la valorizzazione. È fondamentale saper estrarre valore dai dati, individuando i KPI più rilevanti e integrandoli nei processi decisionali. A questo si aggiungono le sfide legate alla sicurezza e alla privacy. L’utilizzo massivo dei dati, seppur ricco di opportunità, solleva importanti questioni etiche. Garantire la trasparenza dei processi decisionali, la sicurezza delle informazioni e il rispetto dei diritti dei consumatori diventa quindi cruciale.

Un futuro da costruire insieme: verso un credito digitale, inclusivo e sostenibile

Eppure, le opportunità offerte da questa rivoluzione sono immense. L’Open Banking, in particolare, rappresenta una rivoluzione nel modo in cui i clienti gestiscono i propri dati finanziari. La possibilità di condividere le proprie informazioni con terze parti autorizzate apre la strada a nuovi servizi e a una maggiore competizione nel mercato del credito, a beneficio del consumatore. L’intelligenza artificiale, in tutte le sue declinazioni, sta diventando sempre più centrale nei processi decisionali, trasformando il modo in cui valutiamo il rischio, gestiamo i clienti e sviluppiamo nuovi prodotti.

La dimensione aziendale, che potrebbe sembrare un ostacolo per gli operatori che non hanno la scala necessaria per sostenere investimenti ingenti, sta diventando meno rilevante. La tecnologia sta riducendo le barriere di ingresso, consentendo anche agli operatori di dimensioni più piccole di competere sul mercato. L’utilizzo di soluzioni “as a service”, ad esempio, permette di accedere a tecnologie avanzate senza dover sostenere costi di sviluppo e implementazione elevati.

Il futuro del credito è un viaggio complesso e ricco di sfide, che richiede coraggio, lungimiranza e un forte senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti: banche, fintech, enti regolatori e consumatori. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo, sarà possibile cogliere appieno le opportunità offerte da questa rivoluzione, creando un sistema del credito più equo, inclusivo e sostenibile, al servizio di un futuro di crescita e prosperità condivisa.

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