Costruiamo il futuro – Manageritalia

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Durante la 104esima Assemblea Manageritalia, gran parte dei lavori sono stati dedicati al futuro della nostra Organizzazione. Nel pomeriggio di venerdì, i presidenti dei Fondi contrattuali e degli altri enti del sistema federale hanno presentato i loro programmi per il 2025 e i vicepresidenti Simone Pizzoglio e Antonella Portalupi hanno illustrato il Piano operativo e il Bilancio preventivo. La mattina di sabato, invece, l’altra vicepresidente, Monica Nolo e il segretario generale Massimo Fiaschi hanno illustrato il posizionamento di Manageritalia nell’attività di rappresentanza rispetto a temi come lavoro, tasse, fisco e situazione del ceto medio.

Il Programma di giunta 2025

Moderati da Dario Donato, giornalista Mediaset, i presidenti dei Fondi contrattuali e degli altri enti di sistema hanno condiviso lo scenario e alcuni obiettivi per l’anno prossimo. Aspetti che fanno parte integrante del Piano di giunta Manageritalia, così definito nella sua relazione dal presidente Marco Ballarè: «Non si tratta di un semplice documento programmatico, ma di un impegno che prenderemo, come giunta, per la prima volta. Un impegno che ha l’obiettivo di restituire risultati tangibili all’Assemblea, stabilendo non solo gli obiettivi, ma anche un percorso trasparente e verificabile per raggiungerli. Questo Piano rappresenta un modo diverso di affrontare il futuro, dichiarando i nostri obiettivi con chiarezza e creando un meccanismo di feedback continuo, che permetta all’Assemblea di monitorare i progressi fatti».

Ecco, brevemente, lo scenario presentato dai presidenti all’Assemblea. Riccardo Rapezzi, presidente Fasdac: «Saranno vari i fattori di cambiamento per il Fasdac nel 2025, sia esterni sia interni. Esternamente dovremo di sicuro guardare al ruolo della sanità integrativa e alle possibili sinergie con il Sistema sanitario nazionale, sempre più affaticato. Internamente, invece, vogliamo passare ancor più dal concetto di cura a quello di benessere, investendo nella genomica e nella prevenzione, migliorando e rendendo più friendly il rapporto Fasdac-associato».

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Antonella Portalupi, presidente Fondo Mario Negri: «Il Fondo Negri si conferma un pilastro fondamentale del contratto. Certo, i cambiamenti legislativi che riguardano la fiscalità e le pensioni possono impattare molto, ma se necessario faremo pressione sulle istituzioni perché i diritti degli associati continuino a essere tutelati. I rendimenti, nel 2024, rimangono stabili e buoni: anche per il 2025 prevediamo risultati in linea con le aspettative degli associati».

Monica Nolo, past president Associazione Antonio Pastore: «Durante tutto il 2024 abbiamo lavorato alacre mente per rinegoziare la Convenzione, così da rinnovarla a condizioni migliori. Ora che questo rinnovo è arrivato, il 2025 vedrà una messa a terra della nuova Convenzione».

Maria Antonietta Mura, presidente Cfmt: «Il 2025 sarà un anno molto in continuità con quello che si sta concludendo: proseguiranno le collaborazioni con le Associazioni territoriali per una formazione di qualità e porteremo avanti l’Osservatorio Job vacancies dedicato alle competenze manageriali necessarie in un mondo del lavoro in continua evoluzione. Inoltre, svilupperemo ulteriormente la Piattaforma welfare dirigenti terziario e abbiamo intenzione di fare un punto sulle politiche attive, potenziandole se necessario».

Guido Carella, presidente Manageritalia Servizi: «Come dice il nostro nome, rimaniamo la base al servizio del sistema Manageritalia: che si tratti di comunicazione e marketing, supporto IT o altro, continueremo nel 2025, anche con nuovi strumenti, a offrire servizi di valore agli associati, da un lato, e a supportare le attività della Federazione e delle Associazioni dall’altro».

Marcella Mallen, presidente Prioritalia: «Nel 2025 proseguirà la collaborazione in essere con Asvis e possiamo già confermare la quarta edizione della Summer School Prioritalia. Inoltre, vogliamo lavorare più a stretto contatto con le Associazioni territoriali, per supportarle in progetti di sostenibilità».

Mauro Dotti, presidente Assidir: «Nel prossimo anno contiamo di lavorare soprattutto al sostegno e al rafforzamento della Convenzione Antonio Pastore e al contratto; vogliamo che quest’ultimo si basi ancor più su valori di professionalità e competenza, calore ed etica, per offrire agli associati il meglio dei nostri servizi».

Luisa Quarta, presidente Cassa Sanitaria Carlo De Lellis: «Il mercato attuale ci propone ottime opportunità, perché sono sempre di più le aziende che utilizzano il welfare, o servizi come quelli offerti dalla Cassa De Lellis, come leve per attrarre e trattenere talenti, anche in risposta a un Sistema sanitario nazionale sempre più carente. Per il 2025 puntiamo sull’innovazione, per rendere la Cassa sempre più accessibile, facilitarne l’uso ed efficientare le risorse».

Roberto Saliola, vicepresidente Fondir: «La nuova ripartizione dei fondi permette a Fondir di poter finanziare numerosi progetti in più. Nel 2025, quindi, lavoreremo su questi e sulla promozione delle opportunità offerte da Fondir anche sui territori».

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Piano operativo: lo sguardo oltre il 2028

Dopo i presidenti dei Fondi, la parola è passata al vicepresidente federale Simone Pizzoglio, che ha tracciato la rotta del Piano operativo 2024-2028, con uno sguardo anche un po’ più in là, al 2040.

Pizzoglio è partito dalla condivisione di ciò che è stato il Manageritalia Camp: «Una due giorni di ascolto, interventi e workshop in grado di ispirare e da cui sono emerse necessità, opportunità e minacce del nostro sistema, oltre alle linee guida della “Manageritalia che vorrei”. È stato un percorso importante per i contenuti del Piano operativo e la filosofia dell’Organizzazione».

Illustrando il Piano operativo, poi, Pizzoglio ha introdotto alcune novità: «Oltre alle mozioni emerse nello scorso Congresso, ci occuperemo anche dei temi fondativi, cioè argomenti di scenario in cui portare il nostro contributo: Diversity & Inclusion e parità di genere, IA e digitalizzazione del lavoro, formazione continua e sviluppo delle competenze, Esg, Csr e sostenibilità. Ma non solo: per non perdere la rotta, lavoreremo al longshot 2040, un’executive summary di scenario a lungo termine utile a identificare potenziali sfide esterne che possano rappresentare una criticità per Manageritalia».

Bilancio: una soddisfazione di managerialità

A seguire, la vicepresidente Portalupi ha illustrato il concetto di “accountability” e commentato il bilancio di previsione 2025 della Federazione. Con il termine Accountability o Rendicontabilità ci si riferisce al processo con cui si è chiamati a rendere conto delle conseguenze delle proprie azioni a livello sociale, politico, aziendale, contabile o comunque collettivo. Con questo assunto la nostra organizzazione si impegna a dar conto all’esterno, in particolare al complesso degli stakeholder, del corretto utilizzo delle risorse e della produzione di risultati in linea con gli scopi istituzionali. Questo comporta l’esigenza di introdurre logiche e meccanismi di maggiore responsabilizzazione interna relativamente all’impiego delle risorse e alla produzione dei correlati risultati. È dunque necessario un sistema informativo adeguato e una cultura organizzativa orientata alla cultura del dato. Al termine del dibattito, l’Assemblea ha approvato il preventivo di spesa dell’anno prossimo confermando i costi fissi di struttura, le spese istituzionali e i progetti associativi.

Il posizionamento di Manageritalia

L’intervento sul posizionamento di Manageritalia di Monica Nolo, vicepresidente Manageritalia, si è aperto con un richiamo della vision dell’Associazione: “Diventare una componente sociale rilevante nel Paese, posizionandosi come l’Associazione di riferimento nella rappresentanza degli interessi collettivi, istituzionali, sociali, professionali e culturali, nella tutela e nell’assistenza al management e alle alte professionalità del terziario e dei servizi”. Partendo da qui, Nolo ha rimarcato l’importanza del ruolo di rappresentanza, esemplificandolo, in quella circostanza, con un solo punto del suo posizionamento: la necessità di agire per contrastare l’evasione fiscale, visto che i percettori di reddito medio-alto, come i manager e le alte professionalità, sono quelli che ne pagano maggiormente le conseguenze. «Dobbiamo iniziare a ragionare su come portare avanti le nostre istanze per la lotta all’evasione, in parte anche causa delle penalizzazioni del ceto medio. Muoverci da soli e unicamente nei nostri contesti risulta poco incisivo: bisogna lavorare in modo corale, sfruttando l’immagine istituzionale e la credibilità che ci siamo creati».

Anche Massimo Fiaschi, segretario generale Manageritalia, è intervenuto nella discussione, suggerendo il Position paper come strumento per portare avanti le istanze della Federazione: «Si tratta di un documento da presentare e da condividere per avere più forza, come nel caso delle pensioni, dei fondi sanitari e della previdenza integrativa. Il Position paper ha forza se il documento finale viene costruito con una discussione, condivisione e definizione di proposte concrete. Ed è fondamentale per rafforzare identità e lobby politica».

Alla presentazione sul posizionamento è seguita una vivace fase di domande e risposte con interventi da parte di tantissimi delegati presenti in sala, volti ad approfondire, sviluppare e/o proporre istanze e modalità di inquadramento delle tematiche e sviluppo operativo.

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Nella foto in alto, da sinistra, il giornalista Dario Donato e i presidenti dei Fondi contrattuali e degli altri enti di sistema: Riccardo Rapezzi (Fasdac), Antonella Portalupi (Fondo Mario Negri e vicepresidente Manageritalia), Monica Nolo (past president Associazione Antonio Pastore e vicepresidente Manageritalia), Maria Antonietta Mura (Cfmt), Guido Carella (Manageritalia Servizi), Marcella Mallen (Prioritalia), Mauro Dotti (Assidir), Luisa Quarta (Cassa Carlo De Lellis), Roberto Saliola (vicepresidente Fondir).



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