Il punto sulle sfide che dovrà affrontare la regione del consigliere regionale di Orgoglio Lucano
Politica e ambiente sono i temi trattati a Oltre il giardino, il talk di approfondimento di Cronache Tv condotto da Paride Leporace e in onda sul canale 68. Primo ospite il consigliere regionale di Orgoglio Lucano ed esponente di Italia Viva Mario Polese che ha condiviso riflessioni e aspettative su diversi temi caldi che interessano la Basilicata e l’Italia. Dalla situazione politica locale alle sfide ambientali, passando per la questione Stellantis, tracciando un quadro complesso ma ricco di spunti per il futuro. Il 50° compleanno di Matteo Renzi ha rappresentato un momento di forte rilancio per il leader di Italia Viva. Polese ha sottolineato come l’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 persone, sia andato oltre la mera celebrazione, diventando un’occasione per rilanciare la politica del partito e rispondere alle critiche. In merito alla costruzione di un nuovo soggetto politico, Polese ha chiarito che Italia Viva prosegue con determinazione nel progetto di un “terzo polo” che si pone come alternativa alle forze tradizionali. A tal proposito, il consigliere regionale ha confermato la volontà di andare avanti con l’attuale assetto, senza però chiudere la porta a future alleanze. Sul piano locale, il consigliere di Orgoglio lucano ha difeso il rapporto con il presidente Vito Bardi, sottolineando la forza della coalizione di centro-destra che, secondo lui, è più coesa rispetto al centro-sinistra. Il consigliere ha apprezzato la capacità di dialogo e la gestione delle alleanze all’interno della coalizione. Uno dei temi centrali della puntata è stato il delicato problema della crisi idrica che sta colpendo la Basilicata. Polese ha ammesso che, sebbene la regione sia stata considerata per decenni una «terra ricca d’acqua», il cambiamento climatico ha cambiato le carte in tavola. Il sistema infrastrutturale, obsoleto e non mai adeguatamente monitorato, ha fatto emergere le difficoltà. Tuttavia, l’unità di crisi, sotto la guida di Bardi, sta cercando di risolvere il problema attraverso interventi mirati e una pianificazione a lungo termine. Ha, poi, evidenziato l’importanza di iniziative che riguardano la sostenibilità e lo sviluppo. Con circa 100 milioni di euro in bandi previsti per il 2025, la Basilicata mira a investire in progetti di riqualificazione dei borghi, nella promozione dell’energia rinnovabile e nella modernizzazione delle infrastrutture. Tra le misure previste, vi sono fondi per i non-metanizzati, per l’idrogeno e per le comunità energetiche, segnando una chiara volontà di costruire un futuro più ecologico e sostenibile per la regione. Sulla questione Stellantis e il futuro della fabbrica di Melfi, Polese ha espresso ottimismo, grazie anche a un cambio di management e al supporto che la regione sta cercando di dare all’industria automobilistica lucana. Tuttavia, il vero nodo rimane l’obbligo di transizione all’elettrico, che potrebbe porre difficoltà se non verrà accompagnato da politiche adeguate per sostenere la domanda di auto elettriche. La battaglia politica è, quindi, appena iniziata e la Basilicata dovrà giocare un ruolo fondamentale. Si cambia argomento in studio e si parla dei Parchi lucani, in particolare del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, un’area di grande rilevanza per la biodiversità e la storia ambientale della Basilicata che sta affrontando sfide e opportunità legate alla sua gestione e valorizzazione. In studio il commissario Antonio Tisci ha sottolineato l’importanza del sito non solo come area protetta ma anche come risorsa economica e culturale. Nonostante le sfide legate al cambiamento climatico, la neve è considerata un valore aggiunto, ma il turismo invernale è ancora sottosfruttato. Tisci evidenzia che molti turisti preferiscono destinazioni come Roccaraso, trascurando le opportunità offerte dal parco. Il turismo montano, praticabile tutto l’anno, include sport invernali, escursioni e turismo gastronomico, con quest’ultimo in forte crescita. Il commissario suggerisce una strategia integrata che valorizzi il territorio e i prodotti tipici, poiché il 70- 80% dei turisti sceglie la destinazione in base alle esperienze culinarie. I parchi nazionali devono promuovere anche le tradizioni agricole e l’artigianato, creando pacchetti turistici che stimolino l’economia locale. La gestione del parco deve bilanciare tutela e sviluppo, compensando le restrizioni imposte agli abitanti con ritorni economici. Un tema centrale è la gestione dei cinghiali, responsabili di danni ambientali e agricoli. Il parco ha avviato un piano di controllo per prevenire tali danni, utilizzando metodi scientifici. Il cicloturismo è un altro settore in crescita, con il parco incluso in un progetto di ciclovia che potrebbe attrarre turisti facoltosi. Inoltre, il parco punta a promuovere prodotti tipici come il prosciutto di Marsico Vetere, che diventa un potente strumento di marketing. Infine, il turismo religioso potrebbe diversificare ulteriormente l’offerta. L’Appennino Lucano, ancora semi sconosciuto, ha un grande potenziale di crescita, con l’obiettivo di bilanciare conservazione e sviluppo economico per le comunità locali.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link