Giovedì 23 gennaio 2025, ore 21,00, presso l’Aula Magna dell’Issr “A. Marvelli”-Ecumenismo e Sinodalità nella vita delle Chiese

Unitatis Redintegratio venne a sancire solennemente una vera e propria rivoluzione copernicana in campo cattolico e in ordine alla prospettiva ermeneutica, nonché ai rapporti di vario ordine e grado con le chiese sorelle riformate e ortodosse. A questo proposito, si pensi solo all’autorità del magistero pontificio, di poco precedente all’evento conciliare, dichiaratamente attestata su posizioni decisamente negative rispetto alla bontà del movimento ecumenico (allora designato “pancristiano”: cfr. Mortalium animos, Pio XI, 1928).

La serata di riflessione teologica, inserita nel contesto della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (Spuc), intende dare il dovuto risalto alla viva attualità che il decisivo impulso del Decreto conciliare non cessa di donare all’intero processo ecumenico. A promuovere congiuntamente l’iniziativa culturale, programmata per giovedì 23 gennaio 2025, ore 21 (Aula Magna Issr, via Covignano 265), sono l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” (diocesi di Rimini e S. Marino-Montefeltro) e la riminese Commissione diocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso. A dialogare fra loro e con gli/le partecipanti, sono stati invitati la prof.ssa Elisabetta Ribet, teologa e pastora valdese, e il prof. Natalino Valentini, studioso del pensiero russo e docente di Ecumenismo presso lo stesso Issr Marvelli. Parteciperà alla serata anche il pastore Alessandro Esposito, della chiesa sorella valdese in Rimini, ma tutti i membri delle comunità cristiane presenti sul nostro territorio saranno i benvenuti.

Secondo Marco Casadei, direttore dell’Issr Marvelli e coordinatore della serata: “È quantomai opportuno che questi primi vagiti dell’anno giubilare 2025 ispirino la buona riuscita – spes contra spem (Rm. 4,18) – della fraternità universale (cfr. Papa Francesco, Fratelli tutti), per quanto drammaticamente messa alla prova dalla violenza dei nostri giorni. Lasciare che maturino vicendevoli comprensione e tenerezza, capacità di dialogo e di speranza in convergenze di senso liberato, è infatti compito essenziale del movimento ecumenico. Provvidenziale, in questo senso, mi pare sia anche la sponda offerta da Spuc 2025, secondo le armoniche di Gv 11,26: “Credi tu questo?”. Rivolgendosi così a Marta, nelle prossimità della tomba del fratello Lazzaro, pochi istanti prima di rialzare alla vita il suo amico, Gesù allo stesso modo non smette di rivolgersi ai suoi fratelli e sorelle (cfr. UR 3), credenti nell’unicità figliale liberamente condivisa con le moltitudini dall’Unigenito Dio, il Verbo incarnato e incessantemente insorgente. Proprio in questa entusiasmante e poliedrica avventura testimoniale, generata e condotta dalla fantasia dello Spirito, si radica graziosamente uno tra i più luminosi e promettenti segni dei tempi, quel movimento ecumenico che la promulgazione del Decreto rende da allora irrevocabilmente creativo anche sul versante della chiesa cattolica”. 

L’incontro vuole essere un momento aperto a tutti e tutte, gratuito e senza necessità di iscriversi.

Per tutti coloro che, per svariati motivi, si vedessero impossibilitati alla presenza, ma intendessero comunque parteciparvi in modalità online, sarà messo a disposizione il seguente link: https://tediscite.webex.com/meet/av1.issrrimini

Elisabetta Ribet, pinerolese di nascita, ha ottenuto il dottorato in etica filosofica presso l’Università di Strasburgo nel 2018. Ha lavorato sul tema della speranza nel pensiero teologico di Jacques Ellul, sotto la direzione di Frédéric Rognon. Prima di arrivare a Strasburgo è stata per una quindicina d’anni pastora della Chiesa Evangelica Valdese, in valle d’Aosta e Svizzera, poi a Palermo e in seguito a Venezia e diaspora. Dopo alcuni anni di insegnamento a Strasburgo e di collaborazione alla formazione pastorale e della cappellania con le Chiese Luterane e Riformate di Alsazia e Lorena, è di rientro in Italia, a Torino, dove lavora come responsabile per la formazione teologica della Chiesa Valdese. Membro del board della International Jacques Ellul Society e traduttrice in italiano de L’impossibile preghiera e Propaganda, di Jacques Ellul, ha curato l’introduzione ad altre opere di e su Ellul. Membro del comitato editoriale della casa editrice Claudiana e della redazione nazionale della rivista Filosofia e Teologia, è impegnata nel dialogo ecumenico ed appassionata di Teologia Pubblica, e collabora con il Centro Studi Confronti e l’Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Venezia in un gruppo di lavoro in Teologia Pubblica Ecumenica.

Natalino Valentini è nato ad Ascoli Piceno il 10 ottobre 1960, da anni residente con la famiglia a Rimini. Studioso del pensiero filosofico russo e di teologia ortodossa, ha conseguito un Dottorato di ricerca in Etica e Antropologia (Università di Lecce e Chieti) e l’Abilitazione Scientifica Nazionale in Filosofia morale. Dal 2005 al 2022 è stato Direttore dell’Issr “A. Marvelli” (di Rimini e di San Marino-Montefeltro) e dell’Annale “Parola e Tempo”. Attualmente docente stabile presso il medesimo Istituto, dove continua gli insegnamenti di “Ecumenismo” ed “Estetica e Teologia della Bellezza”. Docente invitato anche presso l’Istituto di Studi Ecumenici “S. Bernardino” di Venezia; all’Università degli Studi di Urbino e al Pontificio Istituto “Giovanni Paolo” II (Roma).

Collabora a diversi progetti di ricerca ed è autore di numerosi saggi scientifici. Ha curato e introdotto le principali opere di Pavel A. Florenskij apparse in Italia negli ultimi vent’anni, l’ultima delle quali è Pavel A. Florenskij. Vi penso sempre… le lettere dal gulag del grande matematico, filosofo e sacerdote russo (nuova edizione, con lettere inedite), Mondadori, Milano 2024.