Ars, lo strano caso di Stefania Campo (M5S): fondi al film del suo ex assistente

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In principio fu il “sistema Auteri”, con lo scandalo dei soldi ad associazioni di amici e parenti. Poi l’Ars ha pensato di aggirare il problema: stop ai privati, via libera ai finanziamenti a pioggia ai Comuni. Purché amici. E da lì, poi, vai a tracciare a chi va quanto e perché. Le insidie dei «fondi territoriali» (leggasi: mancette nei collegi elettorali), però, si nascondono anche nei luoghi più inaspettati. Come le ex Province. Da cui arrivano a un ex assistente parlamentare del Movimento 5 stelle.

Ragusa: settimane dopo l’approvazione della finanziaria, lo scontro sale di livello. Tra accuse e repliche, il sindaco Peppe Cassì spoglia il re: «Il sistema Auteri si sposta». Parla dei Comuni, ma che dire del Libero consorzio ibleo? Nell’ultima legge di stabilità ci sono 100mila euro per la «promozione di produzioni audiovisive legate al territorio». Un contributo (quasi) gemello a quello concesso ad agosto 2024, quando sull’ente ne erano piovuti 147mila.

Un generoso contributo extra, quest’ultimo, che ha attraversato le maglie della Sicilia Film Commission e che è arrivato a destinazione pochi giorni fa. Finendo interamente a sostegno di due docufilm (95mila euro per uno e 52mila per l’altro) a cui la deputata ragusana del M5S, Stefania Campo, è molto legata. Non fosse che per la vicinanza ai due registi autori delle opere destinatarie delle risorse. Uno di loro, Vincenzo Cascone, oltre a essere un suo orgoglioso sostenitore da prima che venisse eletta all’Ars («Voto la Campo perché non ho mai incontrato una persona così competente e pratica all’interno di pubblica amministrazione», il coming out nella campagna elettorale delle Regionali 2017) è stato anche un fidato componente del suo staff all’Ars.

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L’avviso “pubblico”

Il 13 dicembre 2024 il Libero Consorzio di Ragusa pubblica, a firma del direttore generale Nitto Rosso, quello che viene definito un «avviso pubblico». Dando notizia del contributo straordinario, l’ente spiega di avere «inteso promuovere un dialogo con alcune associazioni e fondazioni, individuando due ipotesi di lavoro». Cioè un docufilm su Gesualdo Bufalino e un altro sull’«ambito estrattivo della pece». Stando ai documenti, la proposta su Bufalino arriva al Libero Consorzio il 6 dicembre. Quella sui “picialuori” iblei il 13. Cioè il giorno stesso della pubblicazione dell’«avviso». Quest’ultimo, si legge, rimarrà aperto per otto giorni. Chiunque potrà vedere i due progetti, presentare osservazioni oppure «proposte analoghe».

Alla scadenza, di produzioni autorevoli che promuovessero il territorio del Ragusano e che fossero venute a conoscenza della possibilità di ottenere un contributo, chissà perché, non ce ne sono molte. Due, per la precisione. Quelle con cui il Libero consorzio aveva già iniziato a dialogare. I primi 52mila euro vanno all’associazione Labirinto visivo per il film-documentario “Un proscenio di pietre rosa”, su Bufalino, per la regia di Andrea Traina. A luglio 2024, Traina e Campo partecipano a una serata organizzata dal “Tour letterario ibleo”, di cui la stessa Campo «fa parte», come si legge sul suo profilo Facebook. Se il 20 luglio Campo sponsorizza l’incontro, a Marina di Ragusa, con Traina, il 22 della medesima manifestazione è ospite il regista (ed ex social media manager di Campo) Vincenzo Cascone. Che firma “Bitume”, il documentario sulla pece prodotto dall’associazione Pandora (di cui è rappresentante legale) alla quale l’ex Provincia riconosce, a fine di dicembre scorso, 95mila euro. Il secondo dei due contributi di cui all’avviso.

Antiche collaborazioni

Cascone è un volto noto del panorama culturale ragusano: fondatore della manifestazione Festiwall, dedicata all’arte contemporanea, è ideatore di progetti di valorizzazione del territorio. Tra cui questo lavoro di ricerca sulle attività estrattive della pece nella fabbrica di contrada Tabuna. Ma “Bitume” è multiforme, come l’ingegno. Prima di essere un documentario, è stato un intervento artistico sulla fabbrica, «trasformata attraverso le opere di 31 artisti da ogni parte del mondo». Il testo tra virgolette viene dalla seconda vita di “Bitume”: il volume, a cura di Cascone, edito dalla Fondazione Federico II, braccio culturale di Palazzo dei Normanni. Un libro fotografico realizzato nel 2023, presentato nella primavera di due anni fa dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. «Avendo seguito ogni fase del progetto ho potuto verificare come, grazie all’arte, è possibile immaginare una nuova destinazione d’uso di queste grandiose cattedrali del lavoro», commentava orgogliosa sui social la deputata Campo.

Soldi dalle “restituzioni”

Gli street artist, l’archeologia industriale, i muri. Tutta esperienza maturata da Cascone con Festiwall, cresciuta con “Bitume” e messa a frutto in un altro progetto, nel 2021: “TraP – Trapani public art”. Per realizzarlo, all’associazione Pandora sono andati 25mila euro. In qualche modo, per quanto più alla lontana, sempre fondi pubblici: venivano dalle «restituzioni» dei deputati regionali M5s. Già allora Cascone era protagonista dell’impresa culturale. Già allora a fianco della deputata Campo. Il regista è legato a lei sin dagli anni in cui era assessora alla Cultura di Ragusa. Per difenderla dalle accuse di favoritismo al marito per l’assunzione nella cooperativa che si occupava della lettura dei contatori comunali (che costa a Campo le dimissioni dalla giunta grillina di Federico Piccitto), nel 2015 Cascone viene perfino querelato per diffamazione da una tv locale (e assolto nel 2020).

Sostegno a strati

Riepilogando: per acquistare il documentario “Bitume”, che parla di una cosa fatta tra il 2016 e il 2020 con il sostegno dell’Ars, già raccontata da un libro pubblicato nel 2023 dalla Fondazione Federico II, di cui è regista un assistente della deputata Campo, il Libero consorzio comunale di Ragusa investe 95mila euro arrivati dalla finanziaria regionale. Il mandato di pagamento viene emesso il 27 dicembre. Lo stesso giorno in cui l’associazione Pandora emette la ricevuta. Una puntualità nei pagamenti da record della pubblica amministrazione.

La replica di Campo

«L’emendamento l’avevo fatto anche in passato e l’ho riproposto per tre anni», precisa la deputata Ars. L’ultima volta proprio nella legge di stabilità approvata il 28 dicembre 2024: al Libero consorzio sono andati altri centomila euro solo per prodotti audiovisivi, «film, documentari e cortometraggi».

E l’assistente? «Quando Vincenzo ha partecipato all’avviso pubblico ne ero a conoscenza», spiega. Il fatto è che a dicembre, Cascone non lavorava più per lei: per un paio d’anni è stato il suo social media manager, fino a settembre 2024.

«L’altro contributo – conferma Campo – è andato al film di Andrea Traina su Bufalino Sono tutti a me vicini perché sono stata assessora alla Cultura a Ragusa e gli operatori li conosco tutti da tanti anni. Non ce n’è uno che io non conosca, sono sempre le stesse le persone che fanno cultura sul territorio».

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Poi l’orgogliosa rivendicazione del suo metodo: «Io posso finanziare un’associazione meritoria. Ho finanziato Ibla Buskers, che da trent’anni anima un posto dove prima non c’era assolutamente nulla».

Il tema di cui si è discusso, però, ha a che fare con le corsie preferenziali. «Non esistono. Non sono associazioni che mi hanno mai contattata. Sono stata io, spontaneamente, che ho voluto premiare delle associazioni con le quali ho parlato solo a finanziamento avvenuto. Tant’è che qualcuno è pure svenuto quando gliel’ho detto. Non è mai successo che mi si dicesse “Caro deputato, mi mandi questi soldi?”. Lo faccio anche con i Comuni. Però è anche vero che ci sono Comuni dove noi non amministriamo, e abbiamo sindaci che ci hanno attaccato. Preferisco dare un contributo diretto a un’associazione, no?».

Meglio l’associazione che l’amministrazione, insomma. «Perché l’amministrazione fa clientele per sé stessa, con le associazioni che dice il Comune. Peraltro di parenti. A Ragusa succede anche questo. Il sindaco ha finanziato il nipote, il suo collaboratore personale… Io non vado a dare soldi al sindaco sapendo che il sindaco dà i soldi ai suoi parenti. Quindi sono costretta a darli direttamente io alle associazioni».

Però se i soldi li diamo al Libero consorzio che poi li “gira” all’assistente della deputata ragusana, qual è la differenza? «Non sono andati all’assistente, sono andati a un’associazione. Il mio assistente è il regista». E rappresentante legale dell’associazione Pandora. «Questo lo sto apprendendo ora, non lo sapevo. Cioè, non sapevo che fosse quella l’associazione che aveva partecipato. Comunque Vincenzo non è più mio collaboratore, lo è stato soltanto per due anni, io sono deputata da sette. Non è che ora non può lavorare più. Penso che abbia anzi tutte le carte in regola, ha già realizzato almeno tre film importantissimi sul territorio ibleo».

E così, pur nell’integralismo di un movimento che anche nell’ultima manovra all’Ars ha denunciato gli epigoni del “sistema Auteri”, puntando il dito contro il centrodestra, la “linea Campo” si distingue per l’orgogliosa rivendicazione di interventi personali per «risollevare le sorti» del Ragusano. Lei, che non ha mai nascosto gli “aiutini” alle associazioni private nei precedenti maxi-emendamenti dell’Ars, adesso ostenta il sostegno agli enti pubblici locali nella manovra appena approvata. Come, ad esempio, i 100mila euro inseriti dalla deputata del M5S «per la realizzazione di prodotti audiovisivi, quali film, documentari e cortometraggi, che valorizzino e promuovano la storicità e il patrimonio culturale del territorio ibleo». A chi andranno stavolta, a sua insaputa, questi soldi?





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