La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune novità in materia di crediti d’imposta Industria 4.0 e Transizione 5.0. In particolare con riferimento a) al bonus Industria 4.0: è soppresso il credito d’imposta targato 2025 riferito ai beni immateriali (permane quello targato 2024, pari al 15 della spesa, per i beni prenotati entro il 31/12/2024 ed effettuati entro il 30/06/2025) è introdotto il limite massimo di spesa pubblica di 2.200 milioni per gli investimenti in beni materiali effettuati nel 2025 (o prenotati entro il 31/12/2025 ed effettuati entro il 30/06/2026); il limite non opera per gli investimenti prenotati entro il 31/12/2024 al bonus Transizione 5.0: è introdotta un’aliquota unica per gli investimenti fino a 10 milioni (35, 40 e 45 in base alla riduzione dei consumi energetici) viene eliminato il divieto di cumulo con i crediti d’imposta ZES Unica Mezzogiorno e ZLS
Non sono detraibili gli interessi sui mutui sottoscritti per una ristrutturazione se i lavori riguardano solo opere interne. È necessario, infatti, lo svolgimento di interventi di trasformazione, ovvero lavori di ristrutturazione edilizia, per i quali è richiesto il rilascio della concessione edilizia.
Il D.Lgs 13/12/2024, n. 192, in vigore dal 31/12/2024, ha attuato una rilevante revisione del regime impositivo dei redditi di lavoro autonomo, riscrivendo integralmente l’articolo 54 del TUIR e articolandolo nei nuovi articoli da 54 a 54-octies. Tale intervento si colloca nel solco della legge delega per la riforma fiscale (legge 9 giugno 2023, n. 111), con l’obiettivo di avvicinare la disciplina dei redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni a quella del reddito d’impresa, ove compatibile.
L’INPS, con il Messaggio n. 112 del 13 gennaio 2025, ha comunicato la riapertura del servizio per la presentazione delle domande di Indennità di Discontinuità (IDIS) per i lavoratori del settore dello spettacolo, riferite all’anno di competenza 2024. Questa misura, introdotta dal D.Lgs. 175/2023, offre un sostegno economico stabile e strutturale ai lavoratori di un settore caratterizzato dalla discontinuità delle prestazioni lavorative.
Con la Risposta n. 4/2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito la qualificazione fiscale delle somme versate a seguito dello scioglimento consensuale di un contratto, con particolare riferimento all’applicabilità delle disposizioni dell’articolo 67, comma 1, lettera l), del TUIR. Il caso esaminato riguarda una società del settore cantieristico navale che, dopo aver sciolto un contratto di vendita di uno yacht, ha corrisposto diverse somme al committente.
Con la Risposta n. 3/2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 17, comma 1, del D.Lgs. n. 28/2010, relativa agli atti connessi al procedimento di mediazione, non si estende all’iscrizione ipotecaria basata su un accordo raggiunto tramite mediazione. L’iscrizione ipotecaria, secondo l’Agenzia, è considerata un’attività successiva e distinta rispetto al procedimento di mediazione.
Con la Risoluzione n. 3/E del 13 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha disposto la soppressione dei codici tributo “6787” e “6788”, utilizzati per la compensazione dei crediti derivanti dalla restituzione delle ritenute su interessi e canoni applicate a soggetti esenti. Questa decisione si basa sull’obsolescenza di tali codici, che risultano non più rilevanti per le fattispecie fiscali attuali.
L’OAM (Organismo degli Agenti e dei Mediatori) ha annunciato l’avvio del nuovo Registro per Operatori Professionali in Oro (OPO), che entrerà in vigore entro il 17 aprile 2025. Questo registro, introdotto dal Decreto Legislativo n. 211/2024, rappresenta una riforma significativa nella regolamentazione del settore, stabilendo nuovi requisiti obbligatori per l’iscrizione.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 25608 del 25 settembre 2024, ha chiarito che i redditi da lavoro dipendente percepiti da cittadini italiani residenti in Francia, impiegati presso enti locali italiani, sono imponibili esclusivamente in Italia. La decisione si basa sull’articolo 19 della convenzione Italia-Francia contro le doppie imposizioni, che disciplina la tassazione delle remunerazioni pagate da enti pubblici.
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