Palermo, 14 gennaio- Ieri, presso l’Aula Magna dell’Università Lumsa (Palermo) si è tenuto il convegno dal titolo “Isola Oggi: Sicilia”. Un dibattito ampio e partecipato, durante la quale esperti, politici e cittadini hanno condiviso le loro esperienze e prospettive sul delicato tema dell’insularità che, si traduce in una serie di sfide significative per la Sicilia: dall’accessibilità ai servizi, alla mobilità, fino allo sviluppo economico.
Nell’attuale contesto storico permane ed, anzi, per certi, versi aumenta il forte divario economico tra mezzogiorno e centro nord e, segnatamente, tra le varie regioni italiane, che vede ancora la Sicilia agli ultimi posti in termini di prodotto interno lordo pro capite e, anche, con riferimento ai principali indicatori (socio-economici) utilizzati a livello comunitario; in questa direzione, ancora, i dati Eurostat 2023 ( sulle persone a rischio povertà).
Sul fronte fiscale, ha sottolineato il Prof. Avv. Angelo Cuva: “Tali indicazioni confermano, in un particolare momento nel quale è in itinere un tormentato percorso normativo in materia di autonomia regionale differenziata, l’urgenza di una azione di tutela del nostro Statuto speciale, che ha rango di norma costituzionale, sotto il profilo delle sue prerogative riguardanti l’autonomia finanziaria e la potestà tributaria della Regione e, ciò, anche con specifico riferimento alla fiscalità di sviluppo”, ricordando, altresì, che il titolo V dello Statuto («Patrimonio e finanza») delinea un sistema normativo che, seppure a livello potenziale e con estrema genericità, individua principi che ci hanno consentito di qualificarlo come un modello originale ed innovativo di finanza decentrata, una sorta di federalismo fiscale «cooperativo solidaristico» ante litteram, che ha anticipato i progetti di riforma elaborati in materia in tempi più recenti, sia in sede politica che scientifica. Un modello ancora valido ed attuale che, purtroppo, in buona parte è rimasto tale, in una dimensione meramente potenziale, trovando solo una limitatissima attuazione.
Ha posto in evidenza anche che “…nel 2018, con la delibera n.197, la Giunta Regionale siciliana ha apprezzato lo schema di Nuove norme di attuazione in materia finanziaria che dovrebbero sostituire quelle attualmente vigenti ed inadeguate che risalgono al 1965. Uno schema normativo predisposto da una Commissione istituita dall’Assessore all’Economia, Prof. Armao che interviene in modo chiaro e puntuale sulle annose problematiche interpretative connesse all’applicazione degli artt. 36, 37 e 38 dello Statuto e che, tra l’altro, all’art.6, disciplina espressamente la fiscalità di vantaggio stabilendo che, la Regione può introdurre misure di fiscalità di sviluppo strutturale con riguardo ai tributi dalla stessa istituiti nonché a quelli erariali ad essa spettanti in favore delle persone fisiche e giuridiche”.
Oggi, conclude il Prof. Avv. Angelo Cuva “…tenendo conto del citato – seppur contrastato e in parte ”svuotato” – processo di attuazione dell’autonomia differenziata, possiamo dire di essere ad un “punto di non ritorno”, all’ultima occasione per potere finalmente realizzare la nostra autonomia finanziaria, approvando con urgenza le nuove norme di attuazione in materia finanziaria senza le quali le prerogative statutarie della Regione in materia non potranno realizzarsi. Ma, qui, il passaggio è esclusivamente politico ed è dunque, necessario che si assumano delle responsabilità che, però, sono sempre riferite a un rapporto fra politica regionale e statale che, purtroppo, ad oggi, non hanno manifestato la capacità di dare attuazione a degli istituti ed a dei principi che hanno invece una loro grande e direi vitale rilevanza per la nostra Isola”.
L’insularità in Sicilia rappresenta una sfida complessa, ma anche un’opportunità preziosa. Attraverso una visione condivisa e strategie mirate, è possibile trasformare l’isolamento in una forza, valorizzando le risorse uniche dell’isola e creando un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto, ma il lavoro non finisce qui: è fondamentale che le politiche pubbliche tengano conto delle specificità dell’insularità, promuovendo interventi mirati che possano migliorare l’accessibilità, potenziare i servizi e sostenere le economie locali.
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