Isee senza titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti, la novità diventa operativa

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Firmato il Dpcm che esclude dall’Isee i titoli di Stato e gli altri investimenti a garanzia statale. Dallo scorso anno si parla di Isee senza titoli di Stato, senza libretti e buoni fruttiferi e finalmente arriva il provvedimento che porta all’esclusione. Lo schema di Dpcm per modificare il regolamento dell’Isee è arrivato alla Camera dei Deputati ormai da qualche mese e tra i vari correttivi prevede anche una norma che renderà, finalmente, operativa la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2024 che ora trova applicazione.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha firmato il dpcm che reca Modifiche al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159 per fissare le regole che portano alla revisione della determinazione di applicazione dell’Isee. La novità principale è l’esclusione dei titoli di Stato e di altri prodotti finanziari a garanzia dello Stato (fino a 50.000 euro) dall’indicatore.

Le modifiche all’Isee 2025

La profonda revisione del calcolo dell’Isee porta cambiamenti soprattutto nella fotografia del patrimonio mobiliare delle famiglie. Così come previsto dall’articolo 1, comma 183 della Legge di Bilancio 2024, infatti, dal calcolo dell’Isee escono i titoli di Stato, i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale fino a un valore complessivo di 50.000 euro. Entro questa soglia, quindi, tutti i prodotti finanziari a garanzia dello Stato non hanno rilevanza sull’Isee familiare.

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La modifica ha come effetto quello di far diminuire l’Isee per le famiglie che hanno queste tipologie di prodotti finanziari (sempre fino al limite di 50.000 euro)e la conseguenza è quella di una maggior spesa da parte dello Stato per l’erogazione delle prestazioni legate all’Isee (che ricordiamo essere sempre più numerose), prima fra tutte l’assegno unico.

Oltre all’esclusione per i titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali, la novità prevede che per i nuclei familiari che hanno soggetti con disabilità o non autosufficienti, si esclude dal computo del reddito ai fini Isee:

  • trattamenti assistenziali;
  • trattamenti previdenziali;
  • trattamenti indennitari;

    percepiti a causa della condizione fisica da amministrazioni pubbliche.

La scala di equivalenza prevede l’attribuzione di una maggiorazione pari a 0,5 al parametro della scala di equivalenza per i soggetti del nucleo che siano disabili medi, gravi o non autosufficienti.

Istruzioni e regole per modifiche Isee

Le prime istruzioni operative per escludere dall’Isee i buoni fruttiferi, ititoli di Stato e i libretti di risparmio postale sono arrivate lo scorso 31 ottobre, con quasi un anno di ritardo.

Le istruzioni operative fornite dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 31 ottobre, però, sono quelle dirette agli operatori finanziari che sono tenuti a fornire tramite comunicazione del controvalore dei titoli posseduti dalle persone fisiche entro i 50.000 euro.

L’Isee è uno strumento che serve a valutare la condizione economica di un nucleo familiare per stabilire se lo stesso o un soggetto componente ha diritto ad agevolazioni o bonus.

Per il calcolo dell’Isee è necessario fornire una serie di documenti che riguardano i patrimoni mobiliari e immobiliari di ogni componente del nucleo familiare.

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dal’Isee dei titoli di Stato e tutti gli altri prodotti finanziari a garanzia Statale. Una novità piuttosto importante che prometteva di abbassare il calcolo dell’Isee non solo sottraendo i Btp, ma anche i buoni fruttiferi postali e i libretti postali per importi fino a 50.000 euro.

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L’Inps con il messaggio 165 dello scorso 12 gennaio aveva chiarito che la novità non sarebbe stata immediata poiché necessitava di una modifica del regolamento dell’Isee (per il quale occorre un apposito decreto attuativo).

Per le attestazioni Isee già rilasciate, prima dell’entrata in vigore della novità, si prevede una disciplina transitoria e resteranno valide per i fini dell’accesso alle prestazioni agevolate fino alla scadenza. In ogni caso le famiglie potranno procedere alla richiesta di una nuova Dsu che vada a calcolare l’Isee in base alle regole del nuovo Dpcm.

Il Dpcm, ora, sarà inviato alla Corte dei Conti e si procederà, poi, alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per l’Isee

Con il provvedimento 398752 del 31 ottobre 2024 l’Agenzia delle Entrate prevede che gli operatori finanziari sono tenuti a comunicare i titoli in possesso delle persone fisiche e il riferimento è a quelli nel limite dei 50.000 euro. Questi dati, comunicati dagli operatori finanziari, poi, confluiranno direttamente nella DSU precompilata per la determinazione dell’Isee.

Il provvedimento rappresenta un passo avanti per quel che riguarda l’Isee senza titoli di Stato, libretti postali e buoni fruttiferi.

L’applicazione della norma richiedeva altri passaggi abbastanza importanti come un decreto attuativo che aggiorni il regolamento dell’Isee.

Da considerare, inoltre, che la Legge di Bilancio 2025 ha previsto ulteriori esclusioni dall’Isee (ad esempio il valore dell’assegno unico per il diritto al bonus nido).

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Cosa dovrebbe essere escluso dall’Isee?

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dal calcolo Isee dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

I prodotti che escono dal calcolo dell’Isee (nel limite dei 50.000 euro) sono:

  • Bot;
  • Ctz;
  • Btp;
  • Cct;
  • buoni fruttiferi postali;
  • libretti di risparmio postale.

Il possesso di questi titoli di investimento, fino a 50.000 euro, non avrà rilevanza nel calcolo Isee.



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