il futuro secondo le stime Istat

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Negli ultimi giorni si è parlato di un possibile aumento dell’età pensionabile a partire dal 2027, una notizia che ha allarmato molti lavoratori e che l’Inps ha rapidamente smentito. Tuttavia, lo scenario futuro delineato dall’Istat evidenzia una tendenza chiara: l’età per accedere alla pensione continuerà ad aumentare nei prossimi decenni. Nel 2051, secondo le proiezioni, si potrebbe arrivare a 70 anni.

Questa prospettiva si inserisce in un contesto caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento dell’aspettativa di vita e da un deciso squilibrio demografico tra forza lavoro e pensionati. Il sistema pensionistico italiano, già sotto pressione, potrebbe dover affrontare ulteriori riforme per mantenersi sostenibile.

Cosa ha detto l’Inps sull’aumento dal 2027?

Le notizie di un aumento dell’età pensionabile di tre mesi dal 2027 sono state smentite dall’Inps. L’istituto ha chiarito che l’errore è stato tecnico e che il meccanismo di adeguamento all’aspettativa di vita, per ora, resta congelato. Questo blocco era stato introdotto con il decreto n. 4 del 2019, lo stesso che aveva lanciato Quota 100, e sarà in vigore fino alla fine del 2027.

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Tuttavia, il congelamento potrebbe non durare a lungo. Una nuova proroga fino al 2029 è una delle ipotesi al vaglio del governo, ma resta necessario un intervento legislativo per evitare l’automatismo previsto dalla legge Fornero. Tale adeguamento automatico, infatti, è considerato dagli investitori internazionali una garanzia per evitare che il debito pubblico sfugga al controllo.

Si andrà davvero in pensione a 70 anni?

Secondo l’Istat, l’età pensionabile potrebbe raggiungere i 69 anni e 6 mesi entro il 2051. Questo scenario deriva da diversi fattori:

  • aumento dell’aspettativa di vita: le nuove tecnologie e i progressi nella medicina stanno allungando la vita media, con un impatto diretto sull’età pensionabile;
  • invecchiamento della popolazione: nel 2031 le persone con 65 anni o più rappresenteranno il 27,7% della popolazione, e questa percentuale salirà al 34,5% entro il 2050;
  • squilibrio demografico: il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati è destinato a peggiorare, con gravi conseguenze sul sistema previdenziale.

Per il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, «lo squilibrio tra nuove e vecchie generazioni amplificherà le difficoltà del sistema pensionistico nei prossimi anni».


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Quali sono le soluzioni allo studio per il sistema pensionistico?

Il governo sta cercando di affrontare il tema delle pensioni con diverse proposte, ma il contesto economico non facilita le soluzioni. Quota 41, una delle promesse della Lega, sembra al momento impraticabile per mancanza di fondi. Tra le ipotesi sul tavolo ci sono:

  • congelamento dell’adeguamento fino al 2029: una proroga temporanea per guadagnare tempo e individuare soluzioni strutturali;
  • modifiche al meccanismo di adeguamento: potrebbe essere limitato solo alla pensione di vecchiaia (67 anni), escludendo quella di anzianità basata sui contributi;
  • incremento delle pensioni minime: una promessa elettorale difficile da mantenere, visti gli attuali livelli di deficit pubblico.

Perché l’età pensionabile aumenta?

Il meccanismo di adeguamento automatico dell’età pensionabile è legato all’aumento della speranza di vita a 65 anni. Ogni due anni, l’Istat calcola questa variazione e il Ministero dell’Economia emette un decreto per aggiornare i requisiti.

L’aumento dell’età pensionabile non impatta solo sulla data di uscita dal lavoro, ma anche sull’entità dell’assegno previdenziale. Più lunga è la vita, più a lungo verrà erogata la pensione, e di conseguenza diminuiscono i coefficienti di trasformazione utilizzati per calcolare l’importo.

Il futuro del sistema pensionistico italiano

Il dibattito sull’età pensionabile e sulla sostenibilità del sistema previdenziale è destinato a intensificarsi nei prossimi anni. L’Italia, con uno dei tassi di natalità più bassi al mondo e una popolazione in rapido invecchiamento, si trova di fronte a sfide enormi.

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Le prossime decisioni del governo saranno cruciali per garantire un equilibrio tra le esigenze dei pensionati e quelle delle casse pubbliche. Mentre si cercano soluzioni, resta una certezza: l’età pensionabile è destinata a salire.



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