I tifosi: «Bisogna cambiare in fretta. Manca la giusta determinazione»

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Il Parma torna da Genova senza punti. Diversi supporter crociati lamentano la mancanza di occasioni. Altri difendono la squadra. Giorgio Iotti, che ha guidato con il Centro di Coordinamento i tifosi in Liguria, fatica a trovare qualche aspetto positivo. Ma ce la mette tutta: «Io voglio ripartire dai quasi mille parmigiani che sono venuti in trasferta. Uomini e donne di tutte le età: raramente avevamo avuto un seguito così appassionato e numeroso. Spero che i risultati non facciano perdere loro la voglia di tifare Parma. Un pensiero sulla squadra? È veramente complicato spiegare una metamorfosi del genere: a inizio stagione eravamo splendidi anche contro realtà di caratura superiore alla nostra. Ora invece…».

«Bernabé ci manca tanto»
Claudio Baldissera cerca una motivazione: «Bernabé manca tantissimo. Nella rosa non c’è un altro giocatore con le stesse caratteristiche. E in campo si soffre. Io avrei fatto scelte differenti rispetto a quelle di Pecchia: avrei schierato Leoni in difesa e avanzato Hernani. Bisogna comprare un altro centrale: Vogliacco spero possa bastare. Poi andrei ad acquistare una prima punta capace di dialogare con i compagni». Più severo Arian Dedej, professore in scienze politiche all’Università di Durazzo e grande tifoso crociato: «Una squadra troppo leggera. Le uniche note positive, a mio parere, sono state Lautaro Valenti e Mandela Keita: il primo sembra che giochi da tempo in serie A per la sicurezza che mostra, il secondo è cresciuto partita dopo partita, in questa stagione. L’attacco era il nostro punto di forza ma da un po’ di tempo le punte si sono spente. Non avanziamo con la necessaria determinazione. Anche mentalmente credo ci sia qualcosa da sistemare. Il ritiro mi sembra l’unica soluzione».

«Una sconfitta pesante»
Paola Bertolini offre il suo commento direttamente dallo stadio Luigi Ferraris: «Ho assistito a una sconfitta pesante in ottica salvezza. Primo tempo giocato a ritmi bassi e con scarsa qualità. Non solo dai crociati ma anche dal Genoa. La ripresa è stata interpretata meglio: migliore l’approccio da parte dei gialloblù. Abbiamo comunque creato poche occasioni pericolose. Abbiamo preso gol su un episodio veramente sfortunato». Guido Pacciani approfondisce il tema: «La deviazione di Del Prato, la scivolata di Suzuki, la traiettoria beffarda del tiro di Frendrup: una concomitanza di casualità che hanno condannato il Parma. Tutte nella stessa azione. Io penso che il risultato più corretto sarebbe stato il pareggio».

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«Difesa in difficoltà»
Una laurea e un dottorato in matematica portano Veronica Beltrami a guardare alcuni numeri della squadra crociata: «Suzuki è il portiere che ha compiuto più parate su tiri dall’interno dell’area di rigore: sicuramente questo dato esalta le sue qualità ma mette in evidenza i limiti della nostra retroguardia che concede troppe occasioni. Anche ieri il nostro estremo difensore è stato costretto ad alcuni interventi molto complicati». Umberto Orsenigo sostiene il discorso di Veronica: «Questo assetto tattico ci ha regalato la promozione ma la Serie A è molto più complicata della Serie B. Forse bisognerebbe studiare qualche idea differente, dal punto di vista tattico». Andrea Cagnin sottolinea un fatto interessante: «Mi è sembrato che non ci sia stata una sufficiente reazione dopo il gol subito. Come se la sconfitta fosse accettata passivamente. Vero è che il Genoa si è difeso bene. Tuttavia mi aspettavo qualche opportunità in più, sia durante la gara che nella fase finale». Asia Ture punta il dito sulla poca energia messa in campo dai crociati: «Non vorrei sbagliarmi ma la prima vera occasione per i crociati è stata creata intorno alla mezz’ora del primo tempo sull’asse Valenti-Bonny. Poi è stato necessario attendere l’inizio della ripresa. Troppo poco per una squadra che vuole salvarsi con tutte le sue forze».

«Ora agire sul mercato»
Lorenza Besagni guarda oltre: «La classifica dice che ora abbiamo un solo punto di vantaggio sulla terz’ultima. È necessario invertire la rotta e ricominciare a conquistare punti con continuità». Andrea Battistini, infine, cerca di capire come poter uscire da questa situazione di difficoltà. La sessione invernale di calciomercato è da poco aperta e, proprio da acquisti e cessioni, potrebbe arrivare quella ventata di positività che, apparentemente, manca ora nello spogliatoio crociato: «Spero che il presidente Krause regali qualche giocatore pronto all’uso e con le giuste qualità per esaltare il gioco di Pecchia. Gli infortuni stanno incidendo troppo sul cammino del Parma».

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