Germania, la destra di Afd vola al 22%. Scholz in caduta libera

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L’Austria inquieta la Germania, a cinque settimane dal voto anticipato (il 23 febbraio). A Vienna l’incarico di formare il governo viene dato a, leader del Fpö, il partito dell’estrema destra. Traballa il muro con l’Afd? Si chiede al Presseclub, il talkshow della domenica a mezzogiorno sull’Ard, il primo canale pubblico, seguito da milioni di spettatori. A livello locale, avvertono i partecipanti, nella scomparsa Ddr, i cristianodemocratici collaborano con i politici dell’Afd. Non tutti sarebbero estremisti, razzisti e neonazi. Per questo, Friedrich Merz, leader della Cdu/Csu, e probabile nuovo Cancelliere, si spinge sempre più a destra, ma senza portare via voti alla Alternative für Deutschland.

I giornali cercano conforto nel passato. Ricordano l’Npd, il partito neonazi, che oltre mezzo secolo fa rischiò di entrare al Bundestag, e poi scomparve rapidamente. Avverrà lo stesso con l’Afd, che continua tuttavia a crescere da dieci anni? Nell’estate del ‘69, durante la campagna elettorale che si concluse con la nomina di Willy Brandt a Cancelliere, andai a Kiel, per assistere al convegno dell’Npd. Incontrai per farmi aiutare il corrispondente locale della Bild Zeitung. Mi offrì birra calda, riscaldata con una resistenza elettrica, e rafforzata con un bicchierino di acquavite, ma ad agosto fa caldo anche sul Baltico. Assistetti per ore agli scontri tra neonazisti, dimostranti di sinistra e poliziotti dalle finestre del municipio sotto assedio.

L’Npd giunse al 4,9 per cento, sfiorando il minimo per entrare al Bundestag (il 5), l’Europa si sarebbe allarmata per la solita Germania tentata dal passato. Per paradosso il successo della destra portò alla vittoria di Brandt, togliendo voti alla destra democratica. Ricordare il passato è sempre utile, ma i paragoni sono a volte fuorvianti.

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Ero giovane, e la guerra mi sembrava lontana, erano trascorsi solo 24 anni, milioni di profughi cacciati dall’Armata Rossa dai territori speravano sempre di tornare a casa, per loro Brandt era un traditore (un anno dopo, il 67 per cento dei tedeschi non gradì che Willy si fosse inginocchiato innanzi al monumento nel ghetto di Varsavia). La Germania era divisa dalla Cortina di ferro, un terzo del paese era occupato dall’Urss. Stava per nascere il terrorismo, i giovani della Baader-Meinhof volevano denunciare i padri seguaci di Hitler, ma scelsero la violenza. Oggi l’Npd è scomparso, gli attentati vengono compiuti dagli islamici. A Capodanno a Berlino, giovani arabi hanno sparato i razzi ad alzo zero contro gli agenti.

Nei sondaggi la destra Alternative für Deutschland sale, e scende la Cdu

Nel week end, il congresso dell’Afd si è svolto all’est, a Riesa, 35mila abitanti, in Sassonia, a pochi chilometri da confine con la Polonia e con la Repubblica Céca. Ho visto nel brevi reportage della Tv, gli scontri tra polizia e i dimostranti contro la destra, circa 10mila giunti da tutta la Germania. Nel Land, il primo settembre nel voto regionale, l’Afd ha ottenuto il 30,6, la Cdu con il 31,9 per formare un governo di minoranza ha dovuto formare una coalizione con tutti gli altri, verdi, Spd, e Sahra Wagenknecht. Un muro d’emergenza.

Dopo le proteste, e le cronache che condannano quanti votano a destra, l’Afd nel sondaggio di lunedì è salito al 22 per cento. La Cdu scende al 31, i verdi al 13, l’Spd al 15. Sahra Wagenkencht è al 6,5, sotto il minimo Linke e liberali. Alice Weidel, che rappresenta l’ala moderata del partito, è stata scelta come candidata ufficiale alla Cancelleria, ovviamente non ha alcuna chance, ma nel sondaggio sulle preferenze personali, in una elezione all’americana supererebbe Olaf Scholz per 15 a 14. Serve a poco, ma è un risultato umiliante per il Cancelliere. Al congresso dell’Spd, la base dei socialdemocratici ha accusato quanti votano a destra di essere dumm, stupidi. Gli insulti sono controproducenti.

I commentatori definiscono ridicolo l’incontro della Weidel con Elon Musk. Forse sarebbe più conveniente favorire una scissione dell’Afd diviso tra estremisti e moderati come Frau Alice, che appare possibile. Anche la Merkel dichiarò a suo tempo che sarebbe stato meglio parlare con chi vota a destra per tentare di convincerlo che sbaglia, invece di insultarlo. Poi non lo fece, perché occupata con altri problemi. Frau Angela è accusata di tutti i problemi, ma ha la colpa di essere rimasta al potere 16 anni, senza lasciare eredi. Se non si fosse ritirata per stanchezza, oggi voterebbero ancora per lei.

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