Lo scorso anno erano partite in via sperimentale 170 scuole di cui cinque in regione. Adesso si va a regime. Al via le adesioni al modello con ciclo breve
Se la prima grande rivoluzione «smonta stereotipi» in ordine di tempo ha riguardato gli istituti tecnici per liberarli del «marchio» delle scuole di «seconda mano», la seconda è (in parte si può già dire è stata perché i primi risultati sono evidenti) senza dubbio quella degli ITS. Gli istituti tecnologici superiori (Fondazioni ITS Academy) sono infatti diventati a tutti gli effetti dei percorsi alternativi rispetto a quelli universitari che cercano di intercettare tutti quegli studenti che, in caso contrario, si sarebbero fermati al diploma. Fino al punto che anche le università venete li hanno riconosciuti e sono stati firmatarie di accordi per il riconoscimento dei crediti conseguiti negli ITS in alcuni percorsi universitari «standard». Ma cosa sono gli ITS Academy? Scuole ad alta specializzazione tecnologica che offrono una risposta alle competenze richieste dal mondo del lavoro e dal tessuto produttivo imprenditoriale del territorio e che sono proprio nate in risposta ad una richiesta attiva del tessuto industriale una decina di anni fa.
Il percorso di studi
Le imprese lamentavano (e lamentano tuttora) un problema di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e una grossa incongruenza tra i percorsi di formazione che abbiamo tutti imparato a conoscere: un percorso di studi troppo lungo rispetto a quello europeo, a fronte di una specializzazione parziale. Da lì la nascita di un modello diverso, che oggi è pronto a fare da sponda al nuovo sistema, quello del 4+2 lanciato dalla riforma Valditara. Le scuole che vorranno attivare ex novo il modello «4+2» (in cui il +2 è proprio nelle ITS Academy e il «4» sta invece nell’istruzione tecnica alle superiori) si dovranno candidare da martedì, 14 gennaio. Chi ha già l’autorizzazione, invece, potrà continuare il percorso già cominciato. Lo scorso anno erano partite in modo sperimentale 170 scuole di cui 5 in Veneto. Adesso si va a regime.
I numeri
Gli ITS in sé hanno ormai 14 anni di storia. I dati veneti sono a dir poco rilevanti. Gli iscritti in questo momento (biennio 2023/2025) sono 3827, gli iscritti al primo biennio di entrata in funzione – ovvero il 2011/2013 – furono 123. Numeri di crescita rilevante, che tuttavia potrebbero essere molto più alti, visto che il bacino di utenza potenziale è assai più ampio. «Gli istituti tecnici Superiori del Veneto rappresentano una straordinaria eccellenza formativa, un modello di integrazione tra scuola e mondo del lavoro che dà risposte concrete alle esigenze del territorio e delle imprese – dice il direttore generale dell’ufficio scolastico per il Veneto, Marco Bussetti – attualmente si sono raddoppiati i corsi attivi e questa opportunità formativa conferma il suo ruolo strategico nel preparare i giovani ad affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione, garantendo tassi di occupazione tra i più alti a livello nazionale, in particolare in Veneto dove le aziende hanno un forte contenuto di innovazione tecnico-scientifica. L’introduzione della filiera 4+2 tende a coinvolgere questi percorsi, rafforzandone ulteriormente l’efficacia e l’attrattività, in un contesto di formazione integrale, o come mi piace dire, nel contesto di un nuovo umanesimo europeo».
I corsi
Attualmente i percorsi formativi proposti in Veneto sono più di 90. Dall’ultimo monitoraggio nazionale Indire (percorsi terminati nel 2022), in Veneto sono stati realizzati 51 corsi per 1215 iscritti, di cui 1009 diplomati e di questi 907 si sono occupati in breve tempo, di cui il 92,2% ha una occupazione coerente con il percorso formativo ITS. I percorsi formativi ITS si sviluppano principalmente in un biennio, per 1800/2000 ore ripartite in attività formativa in aula, tirocini formativi in azienda (almeno il 35% delle pre complessive) e laboratorio. Le Fondazioni ITS Academy in Veneto sono otto e operano in diverse delle 10 aree tecnologiche previste dall’energia (ITS Red Academy) alla mobilità sostenibile (ITS Academy LAST, Fondazione ITSMarco Polo), passando per il sistema agroalimentare (ITS Academy Agroalimentare Veneto), per il Meccatronico (ITS Academy Meccatronico Veneto), per il sistema moda (ITS Cosmo Fashion Academy) per le tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo (ITS Academy Turismo Veneto) e per le tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei dati (ITS Digital Academy Mario Volpato). L’occhio all’occupabilità, in ogni caso rimane come sottofondo nelle scelte e parte dalle superiori. «I dati di chi ci chiede informazioni sugli ITS sono molto buoni – dice Marco Zorzi, vicepreside del Pacinotti (istituto tecnico) di Venezia – spero che le famiglie abbiano colto le opportunità che il mondo del lavoro offre a chi si iscrive a questo tipo di scuola, tanto più se il percorso può continuare con una specializzazione effettiva e approfondita sulla base delle richieste del mondo del lavoro».
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