Nel ricordo delle vittime del terremoto del 1693, la richiesta di protezione ai co-patroni di Ragusa. VIDEO

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La città di Ragusa si stringe intorno ai suoi compatroni, San Giovanni Battista e San Giorgio martire, in una tre giorni di celebrazioni che fondono fede, tradizione e memoria storica. Gli eventi, che ricordano le vittime del devastante terremoto del 1693, sono un’occasione per invocare la protezione dei santi patroni e rafforzare l’unità tra Ragusa Superiore e Ragusa Ibla.

Il 10 gennaio: l’ingresso al Duomo di San Giorgio

La sera del 10 gennaio ha segnato l’inizio delle celebrazioni con l’emozionante arrivo del simulacro di San Giovanni Battista al duomo di San Giorgio, a Ragusa Ibla. La processione, partita dalla cattedrale di Ragusa Superiore, ha attraversato le vie della città, culminando nel simbolico incontro dei due compatroni. I simulacri, posti l’uno di fronte all’altro dinanzi all’altare maggiore, hanno raccolto l’acclamazione dei fedeli, in un’atmosfera di grande devozione e partecipazione collettiva.

L’11 gennaio: l’ingresso solenne in cattedrale

Ieri sera, 11 gennaio, il momento più atteso è stato l’ingresso congiunto dei due simulacri nella cattedrale di San Giovanni Battista, a Ragusa Superiore. La cerimonia, accompagnata da preghiere e canti, ha sottolineato l’importanza dell’unione tra le due comunità della città. A seguire, il vescovo Giuseppe La Placa ha presieduto il solenne pontificale, invitando i fedeli a riflettere sull’importanza della solidarietà e della fede come strumenti per affrontare le sfide del presente.

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12 gennaio: il ritorno di San Giorgio al Duomo

Le celebrazioni si concludono oggi, 12 gennaio, con un programma ricco di appuntamenti, che culminerà in serata con il ritorno del simulacro di San Giorgio al duomo di Ragusa Ibla.

  • Ore 17:00: Celebrazione eucaristica nella cattedrale, presieduta da don Giuseppe Antoci, parroco del duomo.
  • Ore 18:00: Partenza della processione con il simulacro di San Giorgio, accompagnato dal corpo bandistico San Giorgio – Città di Ragusa.

Il percorso della processione finale

La processione attraverserà il cuore di Ragusa Ibla, seguendo il tradizionale itinerario: corso Italia, via XXIV maggio, corso Mazzini, piazza Repubblica, via del Mercato, largo Camerina, via Orfanatrofio, via delle Suore, via Ten. La Rocca, via Giardino, piazza G.B. Odierna, corso XXV aprile, piazza Pola, corso XXV aprile, fino a piazza Duomo, dove il simulacro farà rientro nel duomo di San Giorgio.

Un segno di fede e memoria condivisa

Le celebrazioni, nel ricordo del 332° anniversario del terremoto del 1693, rappresentano un’occasione per onorare la memoria delle vittime e rinnovare la devozione ai compatroni di Ragusa. San Giovanni Battista e San Giorgio martire, simboli di protezione e guida spirituale, sono stati al centro di una partecipazione corale che ha coinvolto l’intera comunità ragusana, rafforzando il legame tra Ragusa Superiore e Ragusa Ibla in nome della fede e della tradizione.

I fedeli che desiderano partecipare alla processione possono ritirare i ceri votivi presso le sacrestie della cattedrale e del duomo, contribuendo a rendere ancora più luminosa questa tradizione secolare.

DOPO LE FOTO TROVATE IN BASSO IN QUESTO ARTICOLO I VIDEO DELLA DIRETTA REALIZZATA SULLA PAGINA FACEBOOK DI RAGUSAOGGI. A CURA DI SALVO BRACCHITTA

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